Indetta da Forum per Gorizia, SEL, Federazione della Sinistra e IDV una manifestazione pubblica, il 15 ottobre, sull'emergenza immigrati in città.
Pubblichiamo il comunicato stampa congiunto emesso oggi, 9 settembre 2014.
Soltanto grazie all’intervento del Presidente della
Provincia Gherghetta e dell’Assessore Cecot, la presenza di quasi cento persone
sulle sponde dell’Isonzo è divenuta oggetto di attenzione mediatica e politica.Le reazioni sono state sorprendenti: a parte l’appello alla
generosità di alcuni cittadini, la maggior parte dei responsabili delle
istituzioni ha dimostrato una sconcertante incompetenza e una preoccupante
inefficienza. A fronte delle segnalazioni della gente e addirittura di un ampio
servizio pubblicato sul quotidiano Primorski Dnevnik lo scorso 8 agosto,
nessuno sembra essersi minimamente interessato alla situazione fino
all’intervento dei rappresentanti della Provincia. Successivamente sono stati riconosciuti i pericoli che
minacciano degli esseri umani che vivono nelle tende sulle rive di un fiume
inquinato e soggetto a piene improvvise. Nonostante ciò, si è attesa
un’ulteriore settimana prima di assistere alla riunione convocata in
Prefettura, nel corso della quale i referenti degli enti locali hanno espresso
il loro disagio. In particolare il sindaco di Gorizia, sostenendo che la città
“ha già dato”, si è detto non disponibile a cercare soluzioni abitative per
l’emergenza.
Dopo aver candidamente sostenuto, nei giorni precedenti, la propria ignoranza in materia, confondendo clamorosamente lo status del richiedente asilo con quello del “clandestino” (virgolettato di Romoli), ha dimenticato la presenza in città della Commissione per la valutazione delle richieste d’asilo.Insomma, chi non sa, chi non vuole, addirittura chi versa benzina sul fuoco convocando sit-in razzisti sulle strade percorse dai poveri “ospiti” delle sponde isontine. Si può essere facili profeti prevedendo che quello di questi giorni è soltanto uno dei tanti momenti di emergenza collegati alla fuga dalle numerose guerre e persecuzioni che insanguinano il mondo attuale. Se la difficoltà odierna sembra quasi impossibile da affrontare, cosa accadrà quando ci si troverà di fronte agli inevitabili flussi successivi? Prima ancora di essere afghani o pakistani, gli abitanti della tendopoli sono persone, esseri umani soggetti di diritti garantiti dalla Costituzione Italiana. Il gioco dello scaricabarile deve immediatamente essere sospeso e tutti – in particolare il Comune di Gorizia – devono svolgere la propria parte. E’ in gioco la sicurezza di tutti, prima di tutto quella dei rifugiati e di conseguenza quella di tutti gli altri cittadini. Si trovino immediatamente alloggi e generi di prima necessità, in un’azione di sostegno e solidarietà che può essere coordinata dall’ente locale, con la fattiva collaborazione di tutti i settori del privato sociale.Convochiamo tutti i cittadini goriziani ad una manifestazione che si terrà LUNEDI’ 15 SETTEMBRE, alle ore 18 nel Corso Verdi pedonale, all’altezza della libreria Ubik. Sarà l’occasione giusta per informarsi su ciò che realmente sta accadendo e per chiedere con forza adeguate soluzioni, degne di un Paese civile e di una città di Gorizia che crediamo voglia ancora essere una città solidale. O è un’utopia?
Sinistra Ecologia e Libertà
Federazione della Sinistra
Italia dei Valori
Forum per Gorizia
Dopo aver candidamente sostenuto, nei giorni precedenti, la propria ignoranza in materia, confondendo clamorosamente lo status del richiedente asilo con quello del “clandestino” (virgolettato di Romoli), ha dimenticato la presenza in città della Commissione per la valutazione delle richieste d’asilo.Insomma, chi non sa, chi non vuole, addirittura chi versa benzina sul fuoco convocando sit-in razzisti sulle strade percorse dai poveri “ospiti” delle sponde isontine. Si può essere facili profeti prevedendo che quello di questi giorni è soltanto uno dei tanti momenti di emergenza collegati alla fuga dalle numerose guerre e persecuzioni che insanguinano il mondo attuale. Se la difficoltà odierna sembra quasi impossibile da affrontare, cosa accadrà quando ci si troverà di fronte agli inevitabili flussi successivi? Prima ancora di essere afghani o pakistani, gli abitanti della tendopoli sono persone, esseri umani soggetti di diritti garantiti dalla Costituzione Italiana. Il gioco dello scaricabarile deve immediatamente essere sospeso e tutti – in particolare il Comune di Gorizia – devono svolgere la propria parte. E’ in gioco la sicurezza di tutti, prima di tutto quella dei rifugiati e di conseguenza quella di tutti gli altri cittadini. Si trovino immediatamente alloggi e generi di prima necessità, in un’azione di sostegno e solidarietà che può essere coordinata dall’ente locale, con la fattiva collaborazione di tutti i settori del privato sociale.Convochiamo tutti i cittadini goriziani ad una manifestazione che si terrà LUNEDI’ 15 SETTEMBRE, alle ore 18 nel Corso Verdi pedonale, all’altezza della libreria Ubik. Sarà l’occasione giusta per informarsi su ciò che realmente sta accadendo e per chiedere con forza adeguate soluzioni, degne di un Paese civile e di una città di Gorizia che crediamo voglia ancora essere una città solidale. O è un’utopia?
Sinistra Ecologia e Libertà
Federazione della Sinistra
Italia dei Valori
Forum per Gorizia
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