martedì 30 giugno 2015

Richiedere asilo a Gorizia. In televisione e dietro le telecamere. Quanto in basso riusciremo ancora a cadere?

Certo, Gorizia è un caso, lo dice anche Retequattro, dimenticando un po' di pagine di storia: la vanità pluridecennale di città ponte tra est e ovest, la vocazione di snodo tra economie e sistemi politici diversi, l'essere per attitudine geografica il mercato dove si mescolano le merci e le genti, la confluenza e l'osmosi di civiltà e tradizioni, il laboratorio dove culture diverse producono tolleranza e rispetto reciproco.
Oggi nulla di tutto questo traspare nelle modalità con cui viene descritta la situazione dell'immigrazione.


di Martina Luciani


Oggi veniamo a sapere ( oltre alle delizie televisive di volti rancorosi che nulla esprimono in termini di appartenenza culturale oltre le meschine e trite invocazioni ad essere salvati dal diverso che li minaccia) che alcuni uomini si sono recati al Parco della Rimembranza e con la scusa vilissima di lavare le coperte ai profughi gliele hanno sottratte e mai più restituite. Così altri indispensabili strumenti della lussuosa accoglienza profughi, insieme a quelli già mandati al macero qualche tempo fa, non ci sono più.
In aggiunta, accade che giovinastri ( eh, ma son ragazzi, ovvio) nottetempo intimoriscono i richiedenti asilo al bivacco, strappando coperte e sparpagliando le loro cose. Che una goriziana evidentemente non del tutto consapevole si aggira minacciosa in zona Espomego per riportare ordine e disciplina, dopo che già è stata pizzicata sere fa dalla polizia ad inseguire dei richiedenti asilo armata di un coltello. Che qualcuno chiede ai ragazzi che ricaricano i cellulari ad una presa di corrente in stazione un pagamento per questo "servizio".

Parallelamente ci si preoccupa, dall'alto del pulpito mediatico, di quant'è pericoloso attraversare l’Isonzo per  allontanarsi il più possibile da una civiltà che ti respinge in ogni modo possibile: ma diamo forse ai richiedenti asilo una qualche altra opportunità per non incorrere nella violazione dell’ordinanza antibivacco?

lunedì 29 giugno 2015

Sant'Anna, parco Marvin: antenna su!


 

 

 

 

Nonostante tutto (istanze,conferenze stampa, petizioni, 800 firme raccolte, richieste di confronto) l'antenna contestata dai cittadini di Sant'Anna è stata innalzata questa mattina, nel parco Marvin, accanto ai giochi dei ragazzi e nel cuore del quartiere.



Il referente di #campieelettromagnetici-gorizia# ha immediatamente segnalato a forze dell'ordine, Ispettorato del lavoro e Asl che il cantiere stava operando fuori norma, in mezzo alla gente, senza adeguate protezioni a garanzia di sicurezza.
I controlli sul cantiere sono attualmente  in corso.
Il Comitato, inoltre, ha interpellato il sindaco Romoli, che ha fissato un incontro con i cittadini per domani, 30 giugno, alle 17.


sabato 20 giugno 2015

Giornata mondiale del Rifugiato, sul confine di Ventimiglia

Pubblichiamo un intervento di Alessandro Metz, cooperatore sociale: "Ci vediamo sabato a Ventimiglia. Ci vado perché le persone “fermate” a Ventimiglia non possono che continuare a provarci e alla fine è quello che tocca a ognuno di noi, continuare ancora e ancora"


di Alessandro Metz



 



Ventimiglia, quel confine lo conosco, anche se non sono mai riuscito ad attraversarlo.
Tutte le volte che tentavamo di attraversarlo, Schengen veniva sospeso, marce, cariche e botte, blocchi ferroviari e stradali, ma l'europa doveva proteggersi da chi la voleva diversa, migliore.
Oggi quella frontiera è di nuovo chiusa, questa volta l'europa deve difendersi dagli esuberi di questo mondo, poche migliaia di vite bastano a mettere in ginocchio la cultura, la dignità e i diritti dell'europa, solamente chiedendo accoglienza. Il problema è che sono soli, molto più soli di quello che eravamo noi, senza i nostri diritti, senza alternative se non quella di essere obbligati a provarci, a riprovarci e provarci ancora.
Sabato 20 giugno è la giornata mondiale dei profughi, indetta dalle Nazioni Unite per commemorare l'approvazione nel 1951 della Convenzione sui profughi da parte dell'Assemblea generale delle Nazioni Unite. In quasi tutte le città verranno organizzate manifestazioni, eventi e celebrazioni; a Roma una manifestazione nazionale.

venerdì 19 giugno 2015

A Gorizia Jose Oubrerie, il più stretto collaboratore del grande architetto Le Corbusier





Terrà una Lectio Magistralis presso la sede di Architettura al Polo Universitario di via Alviano



Un evento di grande rilevanza è previsto per martedì 23 giugno a Gorizia: è stato infatti invitato Jose Oubrerie, professore emerito alla Ohio State University e uno dei migliori allievi del grande architetto Le Corbusier, scomparso proprio 50 anni fa, a tenere una Lectio Magistralis aperta a tutti nell’Aula Magna del Polo Universitario di Via Alviano 18, alle ore 10.00. L’evento è organizzato dal Corso di Laurea magistrale a ciclo unico in Architettura ed è reso possibile grazie al contributo della Fondazione Cassa di Risparmio di Gorizia. La lezione, intitolata “La saga di Firminy. Architettura con e senza Le Corbusier” descriverà il lavoro svolto per la progettazione e costruzione della Chiesa di Firminy e parlerà dell’attività con il Maestro. Introdurranno l’ospite il delegato del Rettore, prof. Giovanni Fraziano e il coordinatore del Corso di Studi in Architettura, prof. Alberto Sdegno.
Nel pomeriggio dello stesso giorno i disegni di Oubrerie saranno esposti alla mostra “Le Corbusier Reloaded. Disegni, modelli, video” presso la Fondazione Cassa di Risparmio di Gorizia, in via Carducci 2, dove ci saranno anche elaborazioni, installazioni interattive e ricostruzioni 3D di progetti di Le Corbusier, con plastici realizzati con tecniche avanzate di stampa 3D. La mostra sarà aperta fino al 19 luglio (informazioni sul sito www.lc50.it). Gli organizzatori hanno previsto un gadget 3D di un’opera di Le Corbusier in omaggio ad ogni partecipante presente all’inaugurazione prevista per le ore 16.00.

Movimento 5 Stelle: sulla questione centrale a biomasse i partiti sono al capolinea della credibilità.



"Il teleriscaldamento è la foglia di fico sulla nudità di iniziative che nulla portano di buono alle comunità che le ospitano." Pubblichiamo la nota di Manuela Botteghi, M5S di Gorizia.


 
Questa è bella! La Giunta Provinciale approva il progetto della centrale a biomasse in città e la colpa è del Comune di Gorizia, il cui Consiglio si è espresso negativamente, per quanto di sua competenza, sulla variante urbanistica!
Capiamo che SEL abbia problemi di identità visto che governa in Provincia e in Regione con il PD, il nuovo partito del cemento, ma qui siamo al paradosso.
L’Assessora Cecot cita il Consiglio Comunale , vaneggiando, di unico “luogo deputato a discutere sul piano politico” e il coordinatore provinciale Negrari accusa il Comune di “non aver esercitato il suo ruolo”.
Ma la ciliegina sulla torta è la Cecot che dichiara di aver “rimesso il mandato nelle mani del coordinatore provinciale Matteo Negrari” , alla faccia della correttezza politica e istituzionale!

Immigrazione: dal Parco della Cinque Terre un segnale di civiltà. La protezione del mare non riguarda solo l'ambiente ma anche le persone.

La presidenza del Parco nazionale delle Cinque Terre annuncia di non voler partecipare alla Conferenza della Rete delle Aree Marine Protette del Mediterraneo che si terrà a Marsiglia: "dovremmo attraversare quel confine di Ventimiglia dove sono fermati le centinaia di cittadini africani abbandonati alla disperazione sugli scogli."

 di Martina Luciani

E' una presa di posizione, quella che giunge dal Parco ligure, che dimostra come sulla questione dei diritti umani dei richiedenti asilo e dei profughi si possa esprimere una testimonianza che rende misurabile e leggibile il coinvolgimento di tutta la società civile, inclusi i portatori degli interessi e delle problematiche dell'ambiente, nella questione dei flussi migratori e della crisi epocale in cui gli Stati si stanno ficcando pervicamente. Dov'è finito il Mediterraneo che ha consentito per millenni l'osmosi di civilà e culture?
Il presidente del Parco nazionale delle Cinque Terre ha comunicato che il suo ente non parteciperà al Medpan del 23 e 24 giugno, a Marsiglia. " La nostra strada per il Convegno - ha scritto Vittorio Alessandro - attraverserebbe Ventimiglia, dove cittadini africani che vorrebbero raggiungere la Francia o altri Paesi del nord (uomini, donne e bambini che giungono proprio da quel Mediterraneo di cui discuterà la Conferenza), fermati al confine in territorio italiano, sono ora costretti a grandissimi disagi.

giovedì 18 giugno 2015

#noBiomasseGo risponde a Gherghetta: non siamo stati ascoltati in Conferenza dei servizi perchè non è previsto dalle norme vigenti!



Il Coordinamento #noBiomasseGo non e’ intervenuto in conferenza dei servizi semplicemente perche’ non e’ previsto dalla legge: risponde pertanto al presidente della Provincia Gherghetta che sulla stampa ha dichiarato "Ai cittadini che contestano dico che avevano tutto il diritto di partecipare alla Conferenza dei servizi ma non ne hanno mai fatto richiesta."


Rinviando la confutazione giuridica relativa alle affermazioni del Presidente Gherghetta, a proposito della complessa vicenda dell’iniziativa imprenditoriale per il riciclo dell’alluminio che si avvarrà dell’impianto a biomasse, nelle sedi opportune, sono necessarie, comunque, alcune immediate precisazioni alla luce dell’articolo pubblicato ieri a proposito della mancata richiesta, da parte del Coordinamento, di partecipare alla Conferenza dei servizi indetta dalla provincia, propedeutica alla decisione della Giunta.
Il Coordinamento non è intervenuto in quella sede semplicemente perché non è previsto dalle norme vigenti!
Il responsabile del procedimento ha l’obbligo previsto dalla legge, art. 8 legge 241/1990, di comunicare ai controinteressati (soggetti portatori di interessi diffusi in primis) ogni elemento utile relativo alla domanda in modo che gli stessi possano fornire suggerimenti ed indicazioni da utilizzare nella ponderazione degli interessi contrapposti.

A Monfalcone, domani, primo seminario del progetto #Mediattorinformazione: "Nella Pelle dell'Altro"



“Nella pelle dell’Altro: competenza interculturale e percezioni collettive sullo Straniero.”

Questo il tema del primo di quattro incontri del seminario formativo sui temi dell’immigrazione organizzato dalla cooperativa Aracon, in collaborazione con il SSC 2.2 Basso Isontino, nell’ambito del progetto #Mediattorinformazione.


L’incontro si svolgerà domani, 19 giugno, a Monfalcone , nella Sala conferenze della Biblioteca Comunale , via Ceriani 10, 1° piano, dalle 17 alle 20. Relatrice Antonella Pocecco , docente di Comunicazione e mediazione interculturale all’Università di Udine; tra i temi sviluppati nel seminario, il pregiudizio (normalità e patologia; insorgenza e superamento), le percezioni collettive, la rappresentazione sociale dello Straniero (problema della visibilità e della rappresentazione mediatica), il razzismo e creazione del consenso, l’islamofobia.
Successivo incontro, nella stessa sede, venerdì 26 giugno, dalle 17.30 alle 19.30, con  la dott.ssa Francesca Del Giudice  che proporrà una lezione laboratoriale dal titolo “In-comprensioni interculturali” finalizzata ad analizzare, anche in chiave socio-linguistica alcuni fraintendimenti “interculturali”.

mercoledì 17 giugno 2015

#noBiomasseGO. Giunta provinciale. Cinque voti favorevoli all'autorizzazione della centrale a biomasse. Voto contrario:Donatella Gironcoli.

Enrico Gherghetta (PD), Mara Cernic (PD), Ilaria Cecot (SEL), Federico Portelli (PD), Vesna Tomsic (PD) hanno votato a favore dell'autorizzazione
della centrale a biomasse Nord. 

Contraria Donatella Gironcoli (IDV).
Pubblichiamo la dichiarazione di voto dell'assessore Gironcoli, che si conclude con queste parole: " voglio scegliere la soluzione che tutela il volere dei miei concittadini, rispettando le loro decisioni".


"Il mio voto alla delibera di oggi non può che essere negativo.
Ci ho pensato molto e ho approfondito l'argomento anche tecnicamente ma rimane, a mio parere, prioritario il ruolo politico che rivesto e che, da tale prospettiva, mi induce a prendere questa decisione.
Ringrazio a tale proposito gli Uffici dell'Ambiente della Provincia di Gorizia che si sono messi a disposizione anche fuori orario per illustrare alla giunta il progetto della centrale a biomasse Nord Rail Services.
Ma allo stesso tempo rivendico quella discrezionalità che dà il senso del mandato che ricopro. E che mi offre a possibilità di considerare le tematiche proposte a 360 gradi.
Vorrei citare i tanti argomenti che mi hanno portato a tale decisione, per esempio la visione d'insieme del progetto “Three Shades of Green, presentato dal proponente al Patto per lo sviluppo della Provincia di Gorizia: tre  impianti complessivamente. Quello per il riciclo dell’alluminio e una delle due centrali a biomasse previste sono già stati autorizzati, mentre è in corso di svolgimento la procedura autorizzativa del terzo impianto, appunto la centrale Nord.
Ed ancora la collocazione dell’opera, effettivamente molto vicina a nuclei abitativi, caserme, asilo e scuola.
Oppure le ipotesi compensative, che sicuramente verranno realizzate, ma che, al momento, pur supportate da tre progetti, sono assicurate solo da lettere d'impegno. Peraltro con una premessa in cui si contesta la legittimità del dovere di compensazione.
Ma tutto ciò è assolutamente secondario rispetto all'unica vera motivazione che mi fa votare oggi no alla delibera.
Il parere contrario del Comune di Gorizia all'impianto di via Duca d’Aosta 236.
Con un' opposizione netta e assolutamente trasversale il Consiglio comunale di Gorizia ha negato la compatibilità urbanistica all'impianto (ventuno i voti contrari,sette gli astenuti fra cui lo stesso Sindaco, e soltanto cinque i favorevoli ) che, di conseguenza, al momento ne è privo. Ma con questa  delibera saremo noi ad attivare l’iter per il rilascio del decreto autorizzativo, che comporterà la variante urbanistica.
Sempre la Provincia di Gorizia ha rispettato il parere della comunità, anche quando farlo è costato molto.
Penso alla chiusura della discarica di Pecol dei Lupi che ci ha visti al centro di un contenzioso con Isa Ambiente.
O, più modestamente, ed uscendo dal merito ambientale più pertinente, penso al parere negativo espresso dai comuni di Staranzano, Grado e San Canzian ai progetti di osservatori nella conferenza dei servizi sulla pista ciclabile del litorale. Che ci ha visti rinunciare ad uno degli elementi forse più originali dell'intera progettazione, nel rispetto del volere della cittadinanza.
Che poi la delibera del Comune di Gorizia sia attinente o meno nelle argomentazioni non sta a me né alla giunta dibatterlo.
Però il Consiglio comunale della città in cui dovrebbe sorgere la centrale a biomasse è stato convintamente contrario ed ha ribadito più volte il suo voto negativo. Lo stesso Comune non si è presentato alla Conferenza dei Servizi dello scorso 28/5/2015 inoltrando solo il suo parere negativo.
So di essere in minoranza e che la mia posizione dispiace al resto della giunta.
So anche di non votare in questo momento la soluzione che mi tutela di più, ma voglio scegliere quella che tutele il volere dei miei concittadini, rispettando le loro decisioni"
Donatella Gironcoli - assessore provinciale a viabilità, infrastrutture stradali, patrimonio, edilizia pubblica, scolastica e attrezzature, servizi tecnici, trasporti e mobilità, uffici periferici dello Stato, Motorizzazione civile

Centrale a biomasse Nord e Giunta provinciale: autorizza, autorizza con prescrizioni, non autorizza?



Quanto vale nel percorso
autorizzativo la rappresentazione
degli interessi diffusi
dei cittadini? Quanto vale la carta "teleriscaldamento" nella considerazione dell'impatto ambientale e nell'immaginario collettivo?


di Martina Luciani


Questione centrale a biomasse: a che punto siamo, visto che dichiarazioni e atteggiamento del presidente della provincia di Gorizia fanno presumere che la pronuncia favorevole della Conferenza dei servizi costituisca il punto dirimente della questione e induca ( nuovo termine di diritto amministrativo coniato apposta per questa vicenda) la Giunta ad esprimere l’Autorizzazione unica?  Nonostante  il no del Comune di Gorizia ( nessuna disposizione di legge prevede che il Comune debba esprimere una parere di compatibilità urbanistica mentre è evidente che gli compete una valutazione complessiva di rilevanza politica inequivocabile).
Le prospettive non sono mica molte, in effetti.

martedì 16 giugno 2015

I diritti umani sono un valore imprescindibile anche a Gorizia




Si avvicina la Giornata Mondiale del Rifugiato 2015, con iniziative che andranno sotto il nome di “Altri sguardi” e che si terranno dal 18 al 26 giugno, in Regione ed anche a Gorizia.  Amnesty International sottolinea l’estrema serietà dell’emergenza globale legata ai rifugiati politici



di Tomaso Forzi
Co-fondatore dell'Associazione Gorizia Giovane


È ormai da quasi un anno che leggo, sia sulla pagina facebook del gruppo “SEI DI GORIZIA SE…” che su quelle di altri gruppi relativi a Gorizia (anche loro su facebook), parole dai toni incivili, barbari ed inaccettabili a riguardo dei tanti profughi che approdano in Europa e nella nostra città e che vengono regolarmente e violentemente definiti "invasori", "clandestini", "parassiti", "terroristi" o persino (!) "furbetti minorenni impegnati a concupire pedofili goriziani". Sempre secondo molti concittadini tali profughi sono meritevoli solo della morte, nelle fredde acque del Mediterraneo o durante le estenuanti migliaia di chilometri coperti a piedi per cercare di arrivare in Europa, scappando da fame, guerra e persecuzione.

#noBiomasseGo: cittadini terroristi psicologici? E' idea del presidente della provincia Gherghetta.

La risposta di Stefano Cosolo, che con l'associazione Essere Cittadini partecipa del Coordinamento #noBiomasseGo, alle dichiarazioni del presidente della provincia Enrico Gherghetta, rese in consiglio provinciale: " sbalordisce il fatto che chi aveva il dovere di fare una campagna di informazione, e non l’ha fatta, si rivolga a noi cittadini in questi termini."
Alla richiesta diun monitoraggio sulla qualità dell'aria, il presidente ha risposto che l'iniziativa costituirebbe un dispendio di denaro pubblico ed un aggravio dell’iter autorizzatorio

Il comunicato stampa.

Rispondiamo al presidente Gherghetta sulle sue seguenti affermazioni espresse davanti al consiglio provinciale, così come riportate dalla stampa: “Sulla realizzazione delle due centrali a biomasse il coordinamento non ha promosso una campagna di informazione, ma fatto puro terrorismo psicologico”.
Innanzitutto sbalordisce il fatto che chi aveva il dovere di fare una campagna di informazione, e non l’ha fatta, si rivolga a noi cittadini in questi termini. Ricordiamo che non spetta a noi, abitanti di Gorizia e destinatari delle emissioni sonore e in atmosfera dei tre impianti,  fare una campagna di informazione ma   agli enti preposti alla cura della sanità pubblica, Azienda sanitaria e Sindaco,  al rilascio delle autorizzazioni a costruire impianti  che la legge definisce insalubri, cioè la Provincia, e alla Regione, per quanto di competenza relativamente ai piani e ai programmi sulla qualità dell’aria.

#noBiomasseGo. Teleriscaldamento: basta parlarne per rendere sostenibile per l'ambiente e la comunità il progetto centrale a biomasse?




La Conferenza dei servizi del 28 maggio scorso ha espresso parere favorevole al progetto della centrale a biomasse Nord, prendendo atto del parere negativo del Comune e prendendo atto anche il proponente ha presentato 3 progetti di teleriscaldamento, impegnandosi a realizzarne almeno 2. Alcune precisazioni su questi  fondamentali dettagli.

a cura del Coordinamento #noBiomasseGO


A Gorizia non si sta parlando in alcun modo serio di teleriscaldamento. Finora pare uno specchietto per allodole per far sorbire alla popolazione le emissioni atmosferiche ed acustiche del progetto della "Three Shades of Green". Si è cominciato a parlare di teleriscaldamento solo quando qualcuno ha cominciato ad opporsi, ad alzare la testa.
Informateci, mostrateci gli accordi con l'imprenditore che si impegnerebbe a predisporre (perchè da parte sua al limite si potrebbe chiedere una predisposizione al teleriscaldamento, non di certo un investimento maggiore) l'allaccio per il telersicaldamento, mostrateci l'impegno di spesa da parte del Comune o della Provincia per la realizzazione del suddetto impianto di teleriscaldamento (che non sarebbero quattro soldi), mostrateci un progetto ed un cronoprogramma dell'opera.
Non da ultimo dateci una garanzia che queste centrali non smetteranno di funzionare il prossimo anno o tra due o tre anni (vedi quelle già inattive in zona artigianale) perchè per l'imprenditore non sarà più conveniente proseguire con quell'attività.
Infine, l'esempio di Vienna e della sua centrale termica è assolutamente inopportuno.

domenica 14 giugno 2015

Moni Ovadia e Furio Honsell: la paura dell'immigrazione non ci offre nessuna soluzione possibile.



Honsell:"In Friuli Venezia Giulia abbiamo 100 km quadrati di aree militari dismesse, il doppio della superficie di Udine. E non sappiamo dove sistemare i profughi!"
 Ovadia: solidarietà e cultura, sole chance per l'umanità del futuro.


di Martina Luciani 

" In Friuli Venezia Giulia abbiamo 100 km quadrati di aree militari dismesse, il doppio della superficie di Udine. E non sappiamo dove sistemare i profughi!"
L'ha dichiarato il sindaco di Udine Furio Honsell, intervenuto ad Aquileia alla Festa regionale dell'ANPI, spiegando la situazione nel capoluogo friulano e la volontà della sua amministrazione di agire nei confronti dell'emergenza immigrazione con lucidità, rispetto delle leggi e umanità.
" L'invasione è un concetto in cui sguazzano i sindaci xenofobi, il sensazionalismo è la prassi preferita dai media. Il servizio pubblico RAI spaventa il pubblico. Tra i miei concittadini ci sono 8.500 ultra sessantacinquenni che quando accendono la televisione sono contagiati dall'ansia. Basta imprenditoria della paura".

venerdì 12 giugno 2015

Uniti si può! Stop ai comustibili fossili




Anche Gorizia c'era!

In tanti avevano detto che era impossibile, ma non ci si è arresi. E pochi giorni fa le 7 potenze mondiali del G7 si sono impegnate a dire basta, e per sempre, ai combustibili fossili!
Anche i più scettici hanno ammesso che è un risultato incredibile.
E non solo: è un grande passo verso una vittoria epocale al vertice sul clima di Parigi di dicembre, quando tutto il mondo potrebbe prendere questo stesso impegno. Sappiamo che è l’unico modo per impedire una catastrofe climatica.
Per questo da 2 anni Avaaz si è impegnata in ogni modo per far arrivare ovunque questa campagna. Ecco le tappe che sono state percorse.

  •     guidando l’enorme Marcia per il Clima da quasi 700mila persone, che ha messo il clima al centro del dibattito mondiale;
  •     raccogliendo 2 milioni e 700mila firme per la nostra petizione per il 100% di energia pulita, consegnandole poi ai principali leader mondiali;
  •     organizzando innumerevoli manifestazioni, incontri istituzionali, sondaggi e campagne di sensibilizzazione, tutti autofinanziati dalla nostra comunità;
  •     e infine, nelle ultime settimane, facendo una pressione costante sugli organizzatori del G7, soprattutto su Angela Merkel, per mettere il clima come priorità dell’incontro e arrivare all’obiettivo del 100% di energie pulite.

Eravamo, anche noi a Gorizia, in prima linea alla più grande marcia per il clima della storia, insieme a quasi 700 mila persone unite per il cambiamento.
Solo un anno fa, il cambiamento climatico sembrava una tragedia inevitabile, un mostro alimentato dalla nostra stessa stupidità e corruzione che rischiava di far estinguere interamente la nostra specie.
Ma con speranza e strategia - la formula segreta di Avaaz, - l’impegno di tanti leader come Angela Merkel e Papa Francesco, organizzazioni amiche come 350. org, i reportage del Guardian sui combustibili fossili, e la pressione ad alto livello di enti come il World Resources Institute, ora tantissimi esperti pensano che la situazione stia davvero cambiando: si stanno creando le giuste condizioni per arrivare a un accordo globale e definitivo sul clima a Parigi. Manca ancora tanto e non possiamo abbassare la guardia, ma oggi, anche noi da Gorizia possiamo festeggiare una battaglia vinta! Per saperne di più.

#noBiomasseGo: l'ASL annulli il parere favorevole alla centrale a biomasse Nord. Domenica informazione a Sant'Andrea.



 
Prosegue l’attività informativa del Coordinamento di associazioni e comitati. I cittadini scrivono all’ASL chiedendo l’annullamento del parere favorevole alla centrale a biomasse Nord.
 Il Ministero della Salute ha riconosciuto in un recente studio l’impatto negativo della combustione di biomasse legnose sulla qualità dell’aria e l’Accordo per il miglioramento della qualità dell’aria nel bacino padano mette la combustione delle biomasse al primo posto tra le emissioni inquinanti.




Il coordinamento #noBiomasseGO prosegue le proprie iniziative.
Annunciato per domenica un banchetto informativo a Sant’Andrea,  attivo nella piazza principale per tutto il giorno, i cittadini coinvolti nel Coordinamento o comunque personalmente interessati all’Autorizzazione unica  in capo alla Giunta provinciale , stanno scrivendo all’ l’ASL n.2 “ - S.O.C. Igiene e Sanità pubblica, Dipartimento di prevenzione Nucleo Igiene Urbana ed Ambientale. Ciò in quanto l’ASL ha rilasciato, secondo le notizie apprese dalla stampa,  parere favorevole relativamente alla realizzazione e gestione di un impianto di produzione di energia elettrica da gassificazione di biomasse solide da costruire nel comune di Gorizia in via Duca d’Aosta/via Trieste.

Immigrazione: dopo le quote migranti, altre novità a livello europeo. Emendamento M5S in Consiglio europeo. Caritas: migranti, attori di sviluppo.

La politica nazionale e internazionale si pronuncia  sul problema immigrazione: quote, costi, numeri, ripartizioni, qualcosa di utilmente propositivo sembra stia agglomerandosi .

Approvato in Consiglio d'Europa l'emendamento del Movimento5Stelle che introduce un  criterio sensato ed equo ( quote agganciate a risorse) per rivedere il Regolamento Dublino III.



Il commissario Ue all'Immigrazione, Dimitris Avramopoulos incontra il Ministro degli interni An gelino Alfano e dice: "L'Italia sopporta un'enorme responsabilità in una frontiera molto ampia ed esposta e lo sta facendo per tutta l'Europa e per questo deve essere lodata. L'Agenda per l'immigrazione è la dimostrazione che l'Europa è accanto all'Italia, la missione Frontex è stata estesa e tutti i Paesi stanno partecipando, sono stati messi a disposizione 60 milioni di euro, abbiamo messo a punto la proposta di riallocazione di 40mila migranti che necessitano di protezione e 43 tecnici europei, esperti di asilo, verranno a lavorare in Italia nelle prossime settimane”.
Tuttavia  la Commissione europea sta prendendo concretamente in mano la costituzione di un'Agenzia europea per l'immigrazione e il superamento dell'inefficace Regolamento Dublino III. 

mercoledì 10 giugno 2015

La Grande Pulizia: dal parco della Rimembranza fatte sparire, per ordine del Comune di Gorizia, le coperte e gli zaini dei richiedenti asilo.

Qual è il senso umano dell'operazione di pulizia del Parco della Rimembranza, voluta dal Comune di Gorizia, che ha prodotto l'eliminazione delle coperte di proprietà della Caritas diocesana, consegnate ai profughi dai volontari, lasciate durante il giorno nascoste nel folto dei cespugli e utilizzate dai  richiedenti asilo durante le loro notti all'addiaccio? Le notti sono calde e ci si può accovacciare come bestie sulla nuda terra? Don Paolo Zuttion, direttore della Caritas di Gorizia, si esprime sull'iniziativa del Comune.

di Martina Luciani


Asportati anche dei bagagli. Cosa c'era negli zainetti dei ragazzi che raccontano con gli occhi pieni di lacrime di aver perso tutte le quattro cose che fanno parte della loro vita di oggi e di molti giorni a venire? Pochi oggetti, quelli ritenuti indispensabili nel viaggio dai risvolti imprevedibili o necessari per non dimenticare chi è "io",  per conservare un cuore durante l'esperienza amara e umiliante dell'essere come un cane rognoso cacciato lungo tutta la notte, per attenuare la paura e l'ansia che insidiano la speranza di una vita libera, dignitosa e sicura.
A entrambe le domande è difficile rispondere. Ma oggi, durante l'incontro in Provincia della Rete territoriale per l'immigrazione, don Paolo Zuttion, direttore della Caritas diocesana, la risposta l'ha data: un gesto crudele. Oltre c'è solo la barbarie.


L'ordinanza antibivacco in vigore da quest'inverno è un'azione inumana: perché lo scopo di tenere ordinata questa povera città ( dove anche i cani del canile municipale se la passano piuttosto male) si fonda su una presunzione fantascientifica. E cioè che i profughi fatti sloggiare dall'aiuola si smaterializzino:il successo dell'ordinanza antibivacco è affidato  alla loro capacità di rendersi invisibili Non esistono alternative, perché un posto dove rifugiarsi non ce l'hanno, nessuno dei disgraziati campeggiatori stranieri che turbano così gravemente il senso estetico ed etico di Gorizia ce l'ha.
Ora, per soprammercato e quale gadget che può esser solo ideologico, anche la Grande Pulizia, il gesto che don Zuttion ha denunciato con parole amare, sulle quali riflettere.  
Buttate coperte che per la Caritas sono un bene prezioso, e uno strumento di sopravvivenza per i profughi. Ora anche gli zaini: buttate proprietà di esseri umani in una situazione estrema, privi di tutto, in condizioni igieniche vergognose. Dignità calpestata. Diritti morti. Solidarietà inesistente. Nemmeno la pietà di lasciar là, sotto quell'albero, il bagaglio dell'esilio.

martedì 9 giugno 2015

Niente Vele di Legambiente al Friuli Venezia Giulia, nè sul mare nè sui laghi.

Quando valutare l'offerta turistica coinvolge le buone pratiche di custodia del territorio, salvaguardia ambientale, tutela dei beni architettonici e culturali.
 


Il meglio dell’offerta turistica, della cura dei centri storici e dell’offerta enogastonomica; la custodia un paesaggio straordinario; l'essere anche laboratori di sviluppo, centri di innovazione tecnologica, che praticano esperienze virtuose in tema di rifiuti, energia rinnovabile, agricoltura biologica e valorizzazione corretta dei beni architettonici e culturali. 
Queste sono le motivazioni delle Vele di Legambiente, riconoscimenti consegnati all'Expo a 5 località turistiche balneari e cinque lacustri italiane. Il Friuli Venezia Giulia non c'è. Nè tra i primi classificati, nemmeno tra i secondi.
Le vele marine e lacustri fanno parte della Guida Blu 2015, realizzata da Legambiente e Touring Club. Tutte le novità, gli approfondimenti, gli appuntamenti saranno disponibili sulla pagina facebook: www.facebook.com/ilmarepiubello. Una  community che raccoglie le località che in questi anni si sono trovate al vertice classifica della Guida Blu con l’obiettivo di condividere buone pratiche e migliorare le proprie performance di sostenibilità ambientale.

lunedì 8 giugno 2015

Martedì e mercoledì, nuovamente #noBiomasseGo in piazza davanti alla Provincia di Gorizia.


Green economy non significa che qualsiasi iniziativa con il prefisso “bio” abbia una valenza positiva: il coordinamento #noBiomasseGO organizza due nuove manifestazioni di sensibilizzazione dei cittadini e dei decisori pubblici, davanti alla sede della Provincia di Gorizia, martedì 9 giugno dalle ore 10.00 alle ore 11.00, e mercoledì 10 giugno dalle ore 18.00 alle ore 19.00.




Il Coordinamento è intanto in attesa della risposta  alla lettera inviata alla Provincia di Gorizia e all'assessore per l'Ambiente e l'Energia, Sara Vito, con cui è stata richiesta, con urgenza, la costituzione di un Tavolo di confronto dove rappresentare le istanze dei cittadini, analisi dell'aria, valutazione sul possibile cumulo dei singoli impatti ambientali del progetto Three Shades of Green concernente le due centrali a biomassa e l'impianto di recupero dell'alluminio in via Trieste, nel mezzo dei quartieri di Sant'Andrea, Sant'Anna e Campagnuzza. Manca a Gorizia e, in particolare nelle zone dove ci sono già diverse centrali a biomassa funzionanti, un'analisi dell'aria e della diffusione delle polveri sottili: e questo giustifica  la sospensione immediata di ogni procedimento in corso diretto a rilasciare l'AUA (Autorizzazione Unica Ambientale) ad impianti che presentino elementi di pericolosità e nocività per la salute dei cittadini. Green economy non significa che qualsiasi iniziativa con il prefisso “bio” abbia una valenza positiva, ed una coerente coscienza ambientale deve saper discernere tra le mistificazioni del linguaggio ( che nel caso specifico corrispondono a significativi incentivi statali) e le operazioni che effettivamente generano sviluppo in maniera sostenibile per le persone e l’ambiente.

domenica 7 giugno 2015

Concerto e mostra in onore di villa Louise martedì prossimo



Villa Louise: patrimonio della città

Una giornata dedicata a Villa Louise, destinata a diventare nei piani della Regione un incubatore culturale internazionale. La Fondazione Palazzo Coronini Cronberg (proprietaria dell’immobile) e la Delegazione del Fondo Ambiente italiano di Gorizia hanno organizzato per martedì una serie di iniziative per sensibilizzare cittadini e turisti sulla valorizzazione e sul recupero della seicentesca dimora dei conti Coronini.
Così martedì alle 18 il salone principale di palazzo Coronini (accesso da via Coronini o da viale XX Settembre) ospiterà il concerto “Ensemble d’arpe per Villa Louise”, con le arpiste Doralice Klainscek e Carlotta Nanut. Alle 18.45 sarà invece possibile visitare gratuitamente palazzo Coronini e la mostra “Dalla penna d’oca alla macchina da scrivere. Guglielmo Coronini e la bella scrittura”, facendo un tuffo tra gli splendidi saloni della dimora, che fino a ottobre compongono parte del percorso dell’esposizione dedicata a calamai, pennini, documenti d’epoca e scrittoi. «E’ anche un modo - spiegano gli organizzatori - per ringraziare le migliaia di persone che hanno sostenuto la candidatura di Villa Louise come “Luogo del cuore Fai”».