Continua la presentazione degli artisti che partecipano alla rassegna "Ritratti e bestialità di corte" aperta fino a Natale a Borgo Colmello di Farra d'Isonzo
di Marilisa Bombi
Impresa non facile trarre il profilo di un artista quando è schivo,
com’è Fulvio Dot. Del resto potrebbe ben dire, e su questo concorderei in
pieno, che le sue opere parlano più di quanto un intero libro potrebbe fare.
La creatività opera in modi misteriosi è vero. E l'ispirazione
e le idee spesso nascono apparentemente dal nulla. Mi sono chiesta se questi
principi affermati dalla scienza sono veri anche per questo artista/architetto
che, conosciuto da poco, è stato per me che amo Venezia, una vera e propria
rivelazione. L’ho conosciuto, infatti, mentre esponeva a Gradisca, nella
galleria La Fortezza, i palazzi veneziani, riveduti e corretti come soltanto un
creativo avrebbe potuto fare.
Insomma, non artista e basta. Ma un artista “creativo” che
da materiali comuni riesce a trarre emozioni.
La peculiarità del suo lavoro, ci ha spiegato, è quello di non
accontentarsi di una semplice tela – per realizzare un’opera - ma di incollarne
una sull'altra e poi strapparle. Insomma, un semplice modo per complicarsi la
vita, sottolinea sorridendo. O, in alternativa alle tele strappate, Fulvio usa
dei teli militari con i ganci e le cuciture a sporgere, catrame, sacco carta e altro
materiale e poi ci dipinge sopra.
Nel lavoro fatto per la mostra “Ritratti e bestialità di
corte” ha usato del cartone da imballo prima "destrutturato" e poi
intelaiato. Ed ha scelto la "Faraona reale" – racconta - perchè il
disegno delle sue piume gli ricordava il lavoro di Klimt (Un vecchio grande
amore) e questo si nota soprattutto nella parte alta del quadro.
Dot, ama molto i contrasti, e questo è evidente dall’animale
ritratto: non è bella la faraona in se, eppure la natura gli ha dato in dote un
piumaggio degno della "secessione", ci dice lui stesso e come non
condividere questa scelta, se il risultato che ne deriva è questa armonica plasticità?
Fulvio Dot è nato a Monfalcone nel 1956.
Diplomato all’Istituto Statale d’Arte di Gorizia e
successivamente laureato in architettura presso l’università di Venezia.
Tra le sue innumerevoli mostre segnaliamo gli
allestimenti in importanti città
italiane come Avellino,Barletta,Bolzano,Genova,Parma, Fiesole (Fi) e Milano. E’
stato presente negli “Artexpo” di Bologna,Padova,Reggio Emilia e Pordenone.
Per una azienda di Verona ha creato una linea di design per
complementi d’arredo denominata “Easy by Fulvio Dot” e presentata alle fiere
specialistiche di Francoforte, Valencia,Parigi e Milano.
Negli ultimi anni ha esposto in personale o in collettiva
2013
“Tutte le stelle sono fiorite” 4 artisti alla galleria
“Zerouno” Barletta-collettiva-
“In precario equilibrio” Sala espositiva del caffè-casinò
città di Arco. Arco (Tn)-personale-
“Venezia 2.0” sala espositiva “La serenissima” Gradisca
d'Isonzo (G0)-personale-
“Asia contemporary art show” con “Art flame Gallery” Hong
Kong -Art fair-collettiva-
2014
“Eurantica” con Galerie “Vent des cimes” Bruxelles (Belgio)-collettiva-
“Affordable Art Fair” con
“Art Flame Gallery” Shangai -collettiva-
2015
“Techinique mixte” Gallerie “Vent des Cimes” Grenoble
(Francia) -personale-
“Antibes art fair” con Gallerie V.D.C. Antibes (Francia)-art
fair-collettiva-
“Reloaded” Galleria “Rettori Tribbio” Trieste-personale-
“Salon de l'Art Contemporain Dijon” con Gallerie “V.D.C.”
Dijon (Francia)-collettiva-
“Reloaded” Saletta d'Arte di “Villa Romana” Grado
(Go)-personale-
Gallerie “Lacroix” Quebec (Canada) -Collettiva-
“Arte Padova” con Galleria “Viola Arte”-Art Fair-collettiva-
2016
“Arte Genova” Con Galleria “Viola Arte”- Art fair-
collettiva
“Art Up “ Lille (Francia) Galleria “Vent des Cimes”- art
fair-collettiva
“La storia di domani” Galleria “La Fortezza” Gradisca
d'Isonzo (Go)- personale-
“BA.HO. 2016” Salone d'Arte Contemporanea Barcellona
(Spagna)