Figure e paesaggi di Marina Legovini in mostra grazie all’attivismo della Associazione culturale Prologo di Gorizia che, in collaborazione con Woland Art Club, ha realizzato l’evento in seno a Summer Art 2016.
Insomma, un accattivante invito a passeggiare nelle vie di
Portopiccolo nella baia di Sistiana alla scoperta dei nuovi spazi espositivi e dove
– fino al 15 settembre – è possibile ammirare le opere dell’artista goriziana, Marina
Legovini..
“Essere pittore significa principalmente essere pittura” con
la consapevolezza di trasformare un
pezzo di tela o una carta in un’opera che non smetterà mai d’interrogarci, non
semplicemente da fuori, ma semplicemente da dentro. Per questa rassegna Marina
espone corpi che sembrano fluttuare in un magma uterino, pacificamente avvolti
in un sordo abisso che li culla. Un grembo materno rassicurante, acquatico e
quieto.
Eppoi c’è il i paesaggio. Un paesaggio liquido, evanescente,
dal chiarore diffuso, pervaso di luce. Nessun riferimento riconoscibile, totale
libertà espressiva, forma azzerata, scrive di lei Cristina Feresin. Le
colature, le velature, le sbavature, i colori polverosi, sembrano muoversi sul
supporto, scivolare lungo la tela, preparata con molto attenzione e a più
riprese, tanto da permettere una casualità controllata di gesto e segno.
La serie dei paesaggi che è possibile ammirare a
Portopiccolo, nasce da un contatto profondo e sentito con la natura. L’artista
ha avvertito l’urgenza di realizzare qualcosa di nuovo generato da
quell’energia che solo l’immersione totale in determinati ambienti può dare, un
modo per liberarsi di tutto il superfluo, sia nel pensiero che nell’azione,
fare tabula rasa del pregresso ed essere pronta ad accogliere nuovo positivo.
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