Domani, alle 11, nella sala conferenze dei Musei Provinciali in Borgo Castello, appuntamento di Crocevie - La sottile linea d'ombra: il giallo di Giacomo Pellizzari e la grande musica classica con il trio Battini-Pitis- Rühr.
di Martina Luciani
Leandro Arcani è un andragogo e socio linguista. Il suo
vicino di casa, a Strassoldo, l’ottantenne Attilio, lo chiama a bell’apposta Oleandro, e lui
ricambia la provocazione appellandolo Attila.
Marianna Griotti è una scienziata. Scienziata ecologista.
Anticonsumistica. Marianna è amica di Leandro da moltissimi anni: non c’è una
relazione tra loro, ma un affetto grande e una reciproca fiducia totale. Lui adora di
lei energia, vitalità, effervescenza. E come un cavaliere d'altri tempi l’affiancherà nelle dinamiche, spesso ansiogene, del romanzo di Giuliano Pellizzari. Un libro che quando
lo cominci, non lo molli più, tra un'inquietudine e l'altra, tra un trabocchetto e una mistificazione, nel fluire di un'ottima, mai banale, scrittura in italiano, punteggiata, come un prato colorato di fiori, da espressioni friulane, slovene, tedesche. Un giallo cui dedicare sicuramente una seconda lettura, e così cogliere le plurime prospettive narrative che si intersecano nella struttura principale.
Poi ci sono Corba, Lupineri, il questore Mocilnik e tanti altri che non sto a dirvi, che si muovono interagendo in un pentagramma tra Udine, Strassoldo, Palmanova, Valbruna e Villacco. Fuori dal pentagramma c’è Costracco, il borgo dove vive l’ispettore Corba, e più lontano ancora c’è una baita sperduta tra le pinete del Tarvisiano; al centro del pentagramma c’è un docente universitario morto sulla pista da pattinaggio in centro a Udine. Antipatico, presupponente: ma è solo questo, Elpidio Lavari?
Ne parleremo domani mattina, 25 giugno, nella sala conferenze dei Musei Provinciali in Borgo Castello, esplorando il romanzo giallo La scatola del tè, edito da Corvino, con il suo autore, Giuliano Pellizzari.
Incaricata di tessere un dialogo che lasci molte tracce e non sveli nulla di essenziale sono io, Martina Luciani, una che ama recensire i gialli, in particolare quando hanno la vocazione manifesta ad essere buona letteratura. Poi, a stringere tutti quanti nel cerchio magico della grande musica, ci sarà il Trio composto dai giovani musicisti Sofia Battini, Eleonora Pitis e Matteo Rühr, con tre raffinatissime proposte per questa matinée: Telemann, Ibert e Doppler.
L’appuntamento fa parte del programma Una sottile linea d’ombra - Crocevie, realizzato dall’associazione Examina con il supporto di Regione Friuli Venezia Giulia, Fondazione Cassa di Risparmio di Gorizia, Comune di Gorizia ed Erpac FVG.