Stasera, alle 19, nel foyer del Teatro Slovensko narodno gledališče di Nova Gorica, inaugurazione della mostra itinerante intitolata "Nora, du bist ein Engel!", curata da Igor Devetak ( autore- coordinatore del volume L'imperfezione della bellezza ) e collegata allo spettacolo "Nora Gregor - skriti kontinent spomina - il continente nascosto della memoria - ein verborgener Kontinent der Erinnerung" , coproduzione teatrale tra Italia, Slovenia e Austria con la regia di Neda R. Bric.
di Martina LucianiIl progetto di ricerca attorno alla figura di Nora Gregor sta consolidandosi su proporzioni culturali che vanno bel al di là della semplice fascinazione espressa da questo personaggio femminile: dimenticata per decenni è ora ormai resuscitata virtualmente, trasportata grazie ad un minuzioso lavoro di ricerca e con le ali di una affettuosa analisi critica nell'Olimpo delle figure simboliche dello spaesamento che intrise la civiltà europea smembrata dalla Prima guerra mondiale e poi precipitata verso il nazismo.
Bene, anzi benissimo; purchè si ragioni anche sul limite intrinseco dell'esperienza di Nora, che è un po' il limite di tutti coloro che hanno le caviglie impastoiate da problemi di autoriconoscimento in un luogo e in un contesto culturale: angeli, come sussurra, sul set di Jean Renoir in tedesco a Nora, ma che non possono più volare, parafrasando la canzone Una notte a Napoli di Pink Martini.
Igor Devetak sappiamo non è d'accordo con questa interpretazione: perché, dice, Nora Gregor volò, e volò alto, nei cieli luminosi del successo che il suo talento artistico meritava. Il materiale inedito della mostra che si inaugura stasera spiega questo punto di vista, ed è di fatto un prologo allo spettacolo teatrale: mostra e spettacolo che partiranno per Lubiana, Trieste, Graz e che ovviamente avremo modo di apprezzare a discutere anche a Gorizia.
Certamente è una signora intrigante, molto brava e molto bella e molto sfortunata: secondo me troppo simile nella sua vita vera a certi personaggi descritti, sul palcoscenico ripulito alla belle e meglio dalle macerie della Gaia Apocalisse austroungarica e illuminato dalle agghiaccianti luci della storia dell'epoca, dalla migliore letteratura mitteleuropea. Comunque sia, l'indagine introdotta fin dal 1999 dal Kinoatelje e da un gruppo di lavoro, e che riscatta i 60 anni di oblio e l'esilio che ancora permane visto che Nora è sepolta oltremare, appartiene alla migliore produzione culturale ed esprime in questo settore le enormi potenzialità delle collaborazioni transfrontaliere.
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