Il MoVimento 5 Stelle ha presentato in Consiglio regionale la proposta di legge diretta a realizzare una filiera
della canapa industriale nel Friuli Venezia Giulia. Il comunicato stampa.
La
foto è tratta dal sito www.canapaindustriale.it, in particolare dalla
notizia del convegno " Dalla tradizione all'innovazione:la canapa", il prossimo 25 marzo, a Monza, nel corso del quale
saranno presentati gli studi del CNR: due progetti scientifici, uno sui
diversi prodotti che si possono ottenere dalla pianta, l'altro sulla
valenza della canapa nella biodiversità ambientale.
«A differenza della “indica”, canapa considerata sostanza stupefacente e riconosciuta a livello internazionale per i suoi effetti terapeutici, la “sativa”, con un contenuto molto basso di Thc, viene utilizzata in diversi settori e la sua coltivazione non è proibita - spiega Ilaria Dal Zovo, prima firmataria della proposta.
"Oggi ogni parte della pianta di canapa Sativa può essere usata in vari settori:
nell’agroalimentare, nell’edilizio e industriale (mattoni, pannelli isolanti
termo/acustici, intonaci, malte) e nel manifatturiero (tessile, carta). Un
mondo di applicazioni che sta rendendo la coltivazione della canapa allettante
per un nuovo mercato che si sta allargando sempre più anche grazie ad
un’economia “green”, che prevede l’uso di materie biologiche ed ecosostenibili
per alimentare le nuove tecnologie industriali».
«In passato la coltivazione di canapa era estesa proprio per
la sua versatilità. Essa fornisce, infatti, da millenni un’ottima fibra
tessile. Ricordiamo che importanti paesi produttori sono Cina, Corea del Nord,
Ungheria, ex Jugoslavia, Romania, Polonia, Francia e Italia – sottolinea la
consigliera regionale pentastellata -. Per centinaia di anni, fino alla seconda
metà del Novecento è stata, inoltre, utilizzata anche per la produzione di
carta».
«La canapa “sativa” può essere utilizzata anche per
bonificare terreni inquinati: queste piante fungono infatti da pompe di calore,
assorbono dal terreno metalli pesanti e li stoccano nella foglia e nel fusto.
Potrebbe essere questo un modo per riutilizzare i terreni inquinati. Anche in
questo caso la pianta non andrebbe buttata ma riutilizzata nell’edilizia o
nella produzione di olio industriale. Si potrebbero quindi – prosegue Dal Zovo
- bonificare i terreni inquinati e allo stesso tempo produrre fonti di materie
prime alternative».
«In altre regioni italiane tutto questo è già realizzabile.
Rendiamo anche il Fvg una regione sostenibile e apriamo a questo tipo di
filiera che può rappresentare un’alternativa valida alle colture tradizionali e
un rilancio per una parte dell’agricoltura. Per questo il nostro motto è
"piantiamola". Ora - conclude la portavoce M5S – chiediamo ai cittadini di
contribuire direttamente alla stesura della nostra proposta di legge».
Il testo resterà disponibile sul blog di Beppe Grillo per 60 giorni per consentire a tutti di intervenire con eventuali modifiche.
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