Si è attivato il Comune di Gorizia al fine di richiedere il finanziamento stanziato dal Ministero dell'ambiente per la rimozione dell'amianto dagli edifici pubblici?
Per chi ha avuto modo,
lunedì sera, di vedere in diretta il programma Fuori Roma condotto da Concita
De Gregorio, l’ineluttabile realtà dovrebbe essere evidente agli occhi di
tutti: il Comune deve farsi carico della salute dei propri cittadini. E viene
punito, pertanto, attraverso il voto, colui il quale con le proprie azioni non
riesce a dimostrare di averlo fatto bene e fino in fondo. (1)
Deve aver pensato senz'altro anche a
questo il consigliere comunale Emanuele Traini, capogruppo
della Federazione della Sinistra, che proprio oggi ha inviato – a proposito
del problema amianto - una interrogazione scritta al Sindaco e all’assessore
all’ambiente Francesco del Sordi, in relazione al finanziamento previsto dal
Ministero dell’ambiente per gli interventi di rimozione dell’amianto su edifici
di proprietà pubblica, ed il cui termine per la presentazione delle relative
domande è stato rinviato da fine marzo al 30 aprile. Questo il testo dell'interrogazione:
Premesso che:
Con decreto direttoriale
del 21 marzo 2017, n. 110/STA, la Direzione Generale per la salvaguardia del
territorio e delle acque del Ministero dell’Ambiente e della Tutela del
Territorio e del Mare ha disposto - con una modifica all’art. 3, comma 1, del
decreto direttoriale del 10 gennaio 2017, n. 1/STA - la proroga dal 30 marzo al
30 aprile 2017 del termine per la presentazione delle domande di ammissione al
fondo per la progettazione preliminare e definitiva degli interventi di
bonifica mediante rimozione e smaltimento dell'amianto e dei manufatti in
cemento-amianto su edifici e strutture pubbliche relativo all’annualità 2016;
Il bando prevede il
finanziamento di progetti per la bonifica di edifici pubblici contaminati da
amianto, situati nelle vicinanze di asili, scuole, parchi gioco, strutture di
accoglienza, ospedali e impianti sportive ed è
prevista una dotazione finanziaria di 5,536 milioni di euro per l'anno
2016 e di 6,018 milioni di euro per ciascuno degli anni 2017 e 2018;
Che ogni ente può
presentare una sola domanda di partecipazione in ragione d’anno, anche se la
domanda può essere riferita anche ad interventi in uno o più edifici o unità
locali.
Dato atto che sono
ammessi al finanziamento i costi di progettazione preliminare e definitiva
degli interventi fino al limite massimo di 15.000 euro a domanda per singola
pubblica amministrazione, anche se riferita a interventi relativi a più edifici
o unità locali e che le domande devono essere conformi ai
criteri indicati dal bando approvato con il citato decreto direttoriale n.
1/STA del 10 gennaio 2017, si chiede, con la presente interrogazione, se intende l'amministrazione comunale procedere nel senso di attivarsi
sollecitamente al fine di poter accedere ai contributi previsti, ovvero nel
caso in cui vi abbia già adempiuto, sia messo a conoscenza il consiglio
comunale dell'elenco degli interventi per i quali è stata presentata istanza.
(1) Nella
puntata di “FuoriRoma” di lunedì 17 aprile, su Rai3, si è raccontato della
politica al confine più orientale dell’Italia: Monfalcone, Friuli Venezia
Giulia, a 6 km dalla Slovenia. Concita De Gregorio ha intervistato il sindaco
della Lega Nord, Anna Maria Cisint, che – come tutti ricorderanno - ha battuto
al ballottaggio, l’estate scorsa, il sindaco uscente del Partito democratico,
Silvia Altran. La città, ha ricordato De Gregorio nel servizio che dura circa
45 minuti e che personalmente consiglio a tutti di vedere perché presenta una
realtà della quale facciamo anche noi goriziani parte - è nata all’ombra dei
grandi cantieri navali impiantati dalla famiglia Cosulich e oggi proprietà di
Fincantieri. Gli operai nel secolo scorso sono venuti dal sud, dalla Puglia,
negli ultimi anni arrivano soprattutto dal Bangladesh o dall’est europeo. Il
trend nei cantieri si è invertito, pochi sono i lavoratori italiani e molti
quelli stranieri, circa 5.000, legati a un complesso sistema di subappalti, che
subappalta anche i diritti. Una azienda madre e matrigna, come per Porto
Marghera e come per l’Ilva. Ci sono stati circa 2000 morti negli ultimi 20 anni
per patologie causate dall’amianto, impiegato nella costruzione delle navi,
proprio in quelle stesse famiglie che nel cantiere si guadagnavano da vivere.
Diritto
al lavoro e diritto alla salute in conflitto. Le vedove dei “cantierini” hanno
fatto le prime denunce. Quattro processi già celebrati contro Italcantieri. La
giunta di centro sinistra della Altran ha concluso una transazione con
Fincantieri ottenendo un indennizzo di 140.000 euro e rinunciando a costituire
il Comune di Monfalcone parte civile nei processi. Per la città è stato un
tradimento, pagato anche in termini elettorali.
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