di Marilisa Bombi
Ho incontrato Margitta Schuff Thoman in val Cavanata la
scorsa settimana. Quando la nebbia, fitta, lasciava soltanto intravedere, in
lontananza, le sagome eleganti dei fenicotteri. Lei era lì. Nel punto di
osservazione migliore; appostata in perfetta tenuta da fotografa naturalista.
Paziente. Perché non bisogna avere fretta per cogliere il momento giusto, come
lei stessa ama raccontare a proposito degli scatti superpremiati che tutti
possono ammirare nel suo sito.
Avevo visto le sue meravigliose foto un anno fa sul sitoon-line del quotidiano cittadino e ne ero rimasta affascinata. Dal soggetto, dalla
tecnica, dal personaggio.
Sono tanti gli austriaci che hanno preso casa a Grado, per
non tradire il passato glorioso di una località che, per quanto mi riguarda, ha
un fascino ineguagliabile. Niente a che vedere con località anche famose, mordi
e fuggi, da sballo. Niente a che vedere nemmeno con Miami costantemente alla
ricerca di un’anima: solo lunghe spiagge percorse da fuoristrada e l’art deco
discrict che è il nulla perchè, armonicamente, scompare davanti alla preziosità
del centro storico gradese.
A Grado Margitta Schuff Thoman vi ha piantato le tende e la
propria impresa. Non fa, infatti, la turista ma offre ospitalità di livello. E’
infatti proprietaria di un grazioso hotel che fa onore ai sapori della regione.
Non so se il Comune di Grado ha mai organizzato una mostra delle sue stupende
foto, ma il calendario che ritrae Grado
e la laguna negli scatti di Margitta pare che lo scorso anno sia andato a ruba.
Meritatamente.
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