L'associazione di promozione sociale "Tutti insieme" ha organizzato una serie di "percorsi culturali", ogni martedì, alle 11, con partenza dal Municipio di Gorizia, con cui intende dare un significato a chi come Lavoratore (momentaneamente privo di reddito) si trova a dover utilizzare il tempo della giornata.La nostra Costituzione, fondata sul lavoro, ci invita al Dovere di sviluppare qualsiasi atto, democraticamente parlando, per raggiungere questa importante azione, giornaliera, propria dell’essere umano. Il presidente dell'associazione, Renato Elia, spiega i presupposti dell'iniziativa e del dibattito che essa intende suscitare.
di Renato Elia
Il problema non è l’immigrazione ma il Lavoro, che non c’è. È su questo punto che dovremmo avere il coraggio di confrontarci. Quali le ricette possibili perché le persone possano impegnare le loro giornate con attività sia produttive (cioè gratificanti) sia remunerative? L’automazione, la robotica avrebbero dovuto permetterci di riorganizzare il mondo del lavoro concedendo ai cittadini lavoratori il famoso “tempo libero”. In cambio delle nuove tecnologie avremmo lavorato tutti e tutti avremmo potuto godere di questo nuovo tempo… cioè quella parte di ore che i diversi sistemi automatizzati avrebbero operato per noi.
Invece non è così, l’ingordigia delle grandi multinazionali, delle grandi aziende e di molti governi, in cui vige l’unica regola del massimo profitto, hanno destrutturato il mercato del lavoro, ovvero dei lavoratori. Non contenti dei lauti profitti delle nuove tecniche e dalle nuove “tecnologie culturali” (marketing), sono andati a mietere anche sui lavoratori.
Il lavoro è uno dei principali bisogni dell’essere umano, è il gioco dell’adulto, è la vita nel suo divenire… Sfruttamento dell’occupazione sfruttamento dell’uomo sull’uomo e tutto questo oltre a degenerale nelle diverse guerre attuali, che affliggono milioni di persone e le spingono a emigrare… ha creato un conflitto ancora più subdolo ha messo il lavoratore contro se stesso. Siamo ai limiti del sistema della convivenza i diversi mal di pancia che la terra sta subendo, con molte nuove rigidità politiche, sono segnali precursori di una probabile catastrofe culturale. Tuttavia in questo tempo noi siamo intenzionati a ridare dignità alla nostra democrazia e impegnandoci perché tutti trovino il coraggio e la forza di rioccupare i solchi culturali del lavoro come base di coesione sociale e di produzione di sistemi vitali.
3 commenti:
Interessantissimo, ma non si capisce bene in che consiste il percorso.
http://tuttinsiemegorizia.it/2015-percorsi-lavoro.html
"Percorsi Culturali di riavvicinamento al primo articolo della Carta Costituzionale"
Ogni martedì alle ore 11.00 partendo dal Municipio di Gorizia sino alla Provincia
Art. 1 - L'Italia è una Repubblica democratica, fondata sul lavoro. La sovranità appartiene al popolo, che la esercita nelle forme e nei limiti della Costituzione.
Art. 2. - La Repubblica riconosce e garantisce i diritti inviolabili dell'uomo, sia come singolo sia nelle formazioni sociali ove si svolge la sua personalità, e richiede l'adempimento dei doveri inderogabili di solidarietà politica, economica e sociale
Con questi "percorsi culturali" intendiamo dare un significato a chi come Lavoratore (momentaneamente privo di reddito) si trova a dover utilizzare il tempo della giornata.
La nostra Costituzione fondata sul lavoro ci invita al Dovere di sviluppare qualsiasi atto, democraticamente parlando, per raggiungere questa importante azione, giornaliera, propria dell’essere umano. Noi abbiamo già cominciato... Vieni anche tu...
Posta un commento