mercoledì 22 ottobre 2014

Sblocca Italia. Serena Pellegrino: attenzione, ritorna il modello Bertolaso.



L' allarme lanciato dalla deputata Serena Pellegrino, capogruppo SEL in Commissione ambiente a Montecitorio, durante il suo intervento  in sede di discussione generale del decreto Sblocca Italia alla Camera: i meccanismi di deroghe, semplificazioni, commissariamenti ripropongono il temuto modello Bertolaso.


“Attraverso lo Sblocca Italia, esautorando gli Enti Locali e le Regioni, ricorrendo a piene mani allo strumento del commissariamento e delle deroghe, si torna al modello Bertolaso che ha prodotto i danni e la corruttela che abbiamo, purtroppo, imparato a conoscere.
Non è un caso che, in audizione alla Commissione Ambiente, in merito all’applicazione di questo Decreto Legge, il presidente dell'Autorità Anticorruzione, Raffaele Cantone, e la Banca d’Italia, hanno paventato ripercussioni negative sia sui tempi che sui i costi, e ne hanno denunciato la “vulnerabilità ai rischi di corruzione”.”
E’ questo uno dei moniti che la deputata Serena Pellegrino ( SEL) ha lanciato ieri  a Montecitorio, durante la discussione generale del disegno di legge di conversione del decreto Sblocca Italia.
“ Inoltre è sicuro – ha aggiunto Pellegrino -  che deroghe, eccezioni, commissariamenti, accentramento delle decisioni non porteranno ad alcun snellimento delle procedure, semmai determineranno un ennesimo groviglio normativo, un moltiplicarsi di ricorsi ed un allungamento dei tempi.”
“Tutto il decreto – conclude la parlamentare - è pervaso dalla preoccupazione di assicurare in ogni caso una piena e incondizionata “libertà d’azione delle imprese”, ignorando che le imprese non garantiscono affatto il perseguimento di interessi generali; punta ad una gestione centralista e autoritaria che calpesta i principi di democrazia, trasparenza e legalità che si è data l’Italia repubblicana e fa prevalere solo interessi di tipo economico sugli gli interessi pubblici; fa propria un’idea di sviluppo che condanna il Belpaese all’arretratezza di un’economia basata sul consumo intensivo di risorse non rinnovabili, concentrata in poche mani, quelle della speculazione, del petrolio, del cemento selvaggio.”

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