"Il consigliere regionale Rodolfo Ziberna afferma che aver denunciato all’autorità competente una serie di circostanze, avvenute nell’accampamento dei richiedenti asilo sull’Isonzo, sulle quali si fonda il sospetto sia stato perpetrato il reato di abuso sessuale su minore, vada letto come il tentativo di far applicare l’art. 18 bis del d.lgs. 286/1998 per far ottenere tout court un permesso di soggiorno senza la trafila prevista per le richieste di asilo.
L’esigenza di tutelare i diritti di un minorenne ha un valore giuridico che si fonda sulla Costituzione Italiana, sulle norme del nostro ordinamento, e sulla Convenzione internazionale per i diritti dell’infanzia, ratificata dall’Italia e quindi introdotta nel nostro ordinamento. Incluso quell’art.34 che impone di proteggere il minorenne dalla violenza e sfruttamento sessuale. Che sia afgano, pakistano o italiano, il minore ha uguali diritti e tutela.
Ricordo a Ziberna che la stessa Chiesa cattolica è stata chiamata a rispondere sulle accuse di abusi sessuali verso minori. Non c’è nessuna ragione perché analoghe accuse non debbano essere oggetto di verifica da parte della magistratura italiana. Si rivelassero infondate, si agirà di conseguenza. E strumentalizzare questa richiesta di tutela di diritti mi pare sinceramente l’ultima spiaggia di un dibattito politico serio sulla questione dell’immigrazione."
Ilaria Cecot
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