Attenzione! Preso atto che la lealtà della dialettica democratica non è iscritta all’anagrafe di Gorizia, dobbiamo precisare che la mobilitazione dei cittadini annunciata per il giorno 7 maggio, alle 17, in occasione della seduta del consiglio comunale in cui è prevista la discussione delle due mozioni relative alle petizioni popolari su industrie insalubri e Piano di zonizzazione acustica, ha una allerta arancione nella serata del 6 maggio.
Il sindaco di Gorizia e la Giunta hanno provato in tutti i modi ad evitare il dibattito sulle questioni sollevate dalle petizioni nella sede di effettiva competenza, cioè il consiglio comunale. Perché potrebbe essere un momento politicamente spiacevole. Quindi dobbiamo prevedere che il prestigiatore tenti altri trucchi, e che anche il 6 maggio un folto pubblico di cittadini possa avere l’occasione di essere testimone di nuove e appassionanti strategie dirette a mantenere in formalina le oltre 3000 firme presentate a supporto delle petizioni popolari.
Ad esempio che le mozioni siano classificate INNAMMISSIBILI, perché gli argomenti sono stati già assunti nell’empireo della Giunta e sottratti al dibattito democratico e al voto consiliare.
Ancora: diffusa la notizia della mobilitazione annunciata per il 7 maggio, con mossa repentina, detta anche più correttamente mozione d’ordine, venga votato di anticiparne la discussione il 6, rendendo vana la mobilitazione stessa ed evitando ai consiglieri di avere il fiato sul collo di cittadini che non si perdono una parola degli interventi.
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