C’era una volta la corte, ovvero nostalgie agresti
E’ questo il senso della rassegna “Ritratti e bestialità di
corte” voluta da un gruppo di pittori e promossa quindi dall’associazione Assculta,
dal Blog piazzaTraunik e patrocinata dal Comune di Farra d’Isonzo. La mostra si
svilupperà, idealmente, sia negli spazi museali di Borgo Colmello sia nella
locanda dove Renato Tedesco da anni ripropone la cucina tipica del territorio.
Le radici, le tradizioni, i ricordi e i modi di fare dei nostri avi costituiscono da sempre le fondamenta, la pietra miliare su cui edificare il futuro delle nuove generazioni. Indipendentemente dal contesto in cui si vive, e ancor più in una realtà come la nostra dalle chiare origini contadine, il progresso e lo sviluppo non possono prescindere dalla saggezza e dalle conoscenze dei nostri predecessori. Eppure, basta chiedere ad un ragazzino quali sono gli animali da cortile, per avere in risposta uno sguardo tra lo stupito e l’interrogativo. Perché questa generazione non ha alcuna memoria di quelle che sono state le nostre radici.
Le radici, le tradizioni, i ricordi e i modi di fare dei nostri avi costituiscono da sempre le fondamenta, la pietra miliare su cui edificare il futuro delle nuove generazioni. Indipendentemente dal contesto in cui si vive, e ancor più in una realtà come la nostra dalle chiare origini contadine, il progresso e lo sviluppo non possono prescindere dalla saggezza e dalle conoscenze dei nostri predecessori. Eppure, basta chiedere ad un ragazzino quali sono gli animali da cortile, per avere in risposta uno sguardo tra lo stupito e l’interrogativo. Perché questa generazione non ha alcuna memoria di quelle che sono state le nostre radici.
Il cambiamento è senza dubbio la caratteristica più saliente
della società contemporanea, dominata da inarrestabili processi di
trasformazione che si succedono con una velocità ritenuta fino a poco tempo fa
addirittura impensabile. La storia, insomma, sta subendo una progressiva
accelerazione, ma in tal modo rischiando di cancellare inesorabilmente lungo il
suo cammino comportamenti, rapporti e tradizioni, lentamente consolidatisi nel
corso del tempo. La complessità e l'incertezza che ne derivano, rinnovano
nell'uomo il desiderio di una ricerca e di un recupero di quelle radici che,
nel tempo, hanno contribuito a fondare la propria identità oggi messa
pericolosamente in crisi dal mutamento. Altieri, Boletig, Cantarutti, Chinese,
Cian, Crico, Dot, Comisso, Gerini, Marega, Legovini, Nardon, Paulin, Pope, Sarcina Ornella Valcovich Edino
e Sergio, Valvassori e Zian, i 20 artisti che hanno deciso, fin da subito di
aderire all’iniziativa, hanno deciso di interpretare, a loro modo, la vita dei
cortili rurali, facendo rivivere figurativamente gli animali che un tempo
abitavano le corti agricole.
La mostra sarà inaugurata venerdì prossimo 10 giugno, alle
19, nel Museo della tradizione contadina di Borgo Colmello, Farra d’Isonzo.
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