L’artista austriaco sarà presente nella sala espositiva di Gorizia, sede dell’Associazione, via G.I. Ascoli, 8/1, da sabato sedici al 23 aprile 2016. L’inaugurazione è alle 18 di sabato 16 aprile.
La rassegna, che fa parte del ciclo “Al fine lo spirito fa
quello che vuole” è realizzata con il contributo della Fondazione Cassa di
Risparmio di Gorizia ed è stata ideata e
realizzata da Prologo, associazione culturale per la promozione delle arti
contemporanee. Sabato prossimo, quindi, sarà la volta dell’artista Walter
Melcher che presenta alcune sue opere dal significato pungente, come lui stesso
le descrive nel catalogo edito da Prologo che sarà messo a disposizione del
pubblico.
L’ occidente ha giocato per tanti secoli con il fuoco e
incendiato gran parte del mondo, ci dice l’artista, sterminando intere culture.
E questo fatto è l’altro lato della medaglia rispetto all’utopia di un occidente
che, con la sua cultura, avrebbe potuto essere fonte d’ispirazione per
un’Arcadia eventuale. C’è però una parte, più scintillante, che non ha perso la
sua attrazione per migliaia di persone: la promessa di una vita meno faticosa e
ingiusta, in armonia con se stessi e la natura. Possiamo costruire anche i
recinti per la nostra utopia, ci dice Melcher, ma al fine, come dice il nome
stesso di questa interessante rassegna, i cui curatori sono Franco Spanò,
Silvia Klainscek, Damjan Komel e Stefano Ornella, il loro spirito farà quello
che vuole.
Nella serie d`incontri, siamo al sesto appuntamento, gli
artisti, oltre a presentare i propri lavori cercano di raccontare la propria
ricerca poetica ed espressiva, le suggestioni e le ispirazioni, le tecniche
utilizzate, descrivendo il percorso fino ad ora seguito, creando un dialogo con
il pubblico
presente all’evento. Un’occasione, pertanto, da non perdere.
Walter Melcher, pittore e incisore, è nato a Klagenfurt nel
1962.
Ha compiuto gli studi all’Accademia di Belle Arti di
Venezia, diplomandosi nel 1989 nel corso di Pittura con Emilio Vedova e Umberto
Borella.
Vive e lavora a Wolfsberg in Austria.
Maggiori info sulla sua complessiva opera, sono disponibili
nel sito www.stallwerck.com
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