Un uomo ed un luogo che ricorda un evento
di Marilisa Bombi
Oggi, con un gruppo di
amici, andrò a visitare il Magazzino 18 in Porto vecchio a Trieste. Come negare
che l’interesse, o forse soltanto la curiosità, è riesplosa dopo lo spettacolo di
Simone Cristicchi, visto nei giorni scorsi alla tv?. Ho diversi parenti
acquisiti che vivono in Istria e tanti compagni di scuola che, ai tempi delle
elementari, vivevano, da esuli, alle Casermette: nel terzo millennio esiste
ancora una memoria collettiva di ciò che è stato. Ed io desidero vedere ciò
che, forse, è diventato un simbolo dell’evento. Un “luogo” triste e abbandonato
al quale Cristicchi, questo è il suo merito, ha dato dignità. Dieci anni fa
moriva a Gorizia Pasquale De Simone, esule da Pola, con il quale ho condiviso,
per alcuni anni, il piacere di scrivere sulla sua Arena di Pola. Settimanale pungente
attraverso il quale raccontava la città, ovvero i suoi pregi ed i suoi
difetti. Pasquale de Simone è stato sindaco di Gorizia negli anni 70, quando il
confine divideva ancora due mondi distanti e la sua azione, i suoi scritti,
sono stati determinanti nel processo di distensione nel momento in cui venivano
gettate le basi per la definizione dell'accordo di Osimo. La sua riservatezza,
la sua atipicità rispetto al carattere dei politici ai quali siamo abituati, ci
impone, oggi, di ricordarlo con discrezione ed ammirazione. I suoi compagni
d'esilio lo ricordarono come un vecchio leone istriano. A me piace ricordarlo
attraverso gli aforismi che pubblicava sull'Arena di Pola, anche se il
messaggio che di più tratteggia la sua personalità e l'amarezza per
l'incomprensione che, allora, accompagnò la sua uscita dalla scena politica fu
questo: «Vorrei andarmene lasciando un messaggio positivo, ma proprio non ne
trovo. Fa lo stesso due messaggi negativi?» Questo era Pasquale De Simone.
L'ironia anche nei momenti di tristezza. Oggi, nella mia visita al Magazzino 18,
attraverso la visione di oggetti e ricordi inanimati testimoni di quello che,
comunque, è stato un rilevante fatto storico, cercherò di fare buon uso del suo
insegnamento civile di sindaco che ha sempre cercato il dialogo. Ma allora la politica era tutt'altra cosa.
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