martedì 30 marzo 2021

Ma i correttori di bozze esistono ancora?

 

E' stato da poco dedicato un video alla stazione della Transalpina. Che ha suscitato in me un'onda d'ira funesta, peggio di quella di Achille.


di Martina Luciani


A parte gli errori storici di cui è infarcito il testo, incomprensibili sempre, ma imperdonabili se commessi da goriziani a proposito delle vicende della propria città; a parte, ancora, un imprinting di fondo che un po' mi puzza di muffe nazionalistiche: ciò che mi devasta ed esaurisce ogni tolleranza, è l'immagine scelta per suggellare il discorso. Quella qui sopra.

Mentre tremiamo per il concreto timore che l'ecomostro vincitore del concorso di architettura per il rifacimento della piazza passi alla fase esecutiva; mentre lottiamo per salvare il mondo da inquinamento, veleni, cambiamento climatico; mentre discutiamo per rendere le città più sane, più respirabili, più verdi; mentre a Gorizia cerchiamo di non sperperare malamente il patrimonio urbano e di valorizzare la fisionomia architettonica e il paesaggio caratteristico della città...ecco che il video incastra il bell'edificio novecentesco della Transalpina in un contesto distopico, opprimente e sicuramente insostenibile per l'ambiente e per gli esseri umani.
Un po' alla Fritz Lang e un po' alla George Lucas, un po' cyberpunk e un po' dark futurista, con una punta di razionalismo socialista ministerial-burocratico del più cupo.
Non ci sono esseri umani, un volo d'uccelli, una bici parcheggiata, solo un paio di droni e un Millennium Falcon parcheggiato a destra; probabilmente i viventi stanno nel sottosuolo, l'atmosfera deve essere satura di radiazioni o calda in maniera insostenibile.
A sinistra in basso due sfere, che potrebbero essere installazioni militari, vista la somiglianza con certi bunker della Linea Maginot.
Il tutto riferito al 2050, cioè venticinque anni soltanto dopo l'evento europeo che celebrerà la cultura condivisa di oggi e fisserà le basi e la responsabilità per lo sviluppo culturale condiviso e congiunto tra Nova Gorica e Gorizia.
Ahinoi, che fosco presagio, che angosciante prospettiva. Così gratis, senza neanche aver pagato il biglietto del cinema.


Allora, io sarò morta ben prima del 2050 ma non mi sento di augurare a nessuno di vedere una cosa del genere, nè a Gorizia nè altrove.
Tra l'altro, ricordo che secondo la narrazione di famosi film di fantascienza, ma anche di giochi digitali ormai entrati nella letteratura di genere, in questo tipo di configurazione urbana si esprime la più drammatica condizione di disuguaglianza sociale, l'appiattimento e l'oppressione degli individui, privati di ogni diritto, esclusi dal potere detenuto da elite ( che forse abitano nella torre cilindrica sullo sfondo a destra) o dagli alieni che sfruttano e schiavizzano ogni creatura.
Gli umani, insomma, in quelle città del futuro si ritrovano zittiti, umiliati e forse persino rimbecilliti, finchè qualcuno fra loro non susciti la resistenza e la ribellione e promuova la rivolta e il sacrificio per riconquistare parola, libertà e umanità. A fatica e con sacrificio, perchè è davvero falsa l'affermazione contenuta nella narrazione del video, e cioè che la democrazia prevale sempre contro ogni dittatura: un'ottusa credenza in cui ci culliamo o la retorica con cui veniamo rassicurati, così nessuno rompe le balle.
Ecco, tutto ciò potevamo anche risparmiarcelo. Un peccato, perchè nel video sono state ben impiegate alcune rilevanti risorse tecniche. Però ci vuole il pensiero e il cuore, anche. No, mettiamoci pure qualche libro di storia, cultura è una cosa impegnativa, non è che si compra con due soldi al mercato.

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