giovedì 13 agosto 2020

Inaugurazione il 21 agosto 2020, a Turriaco, della mostra " 22 maggio '44. La battaglia di Peternel ". Fino al 26 settembre.

Una iniziativa del Comune di Turriaco, dell'ANPI provinciale di Gorizia, di COOP Alleanza 3.0 e dell'Associazione Dialoghi Europei.





Peternel è un villaggio del Brda, a pochi chilometri dal confine italo sloveno di Vencò.
A maggio del 1944, in quell'area, oggi ameno territorio di colline e vigneti esteso tra Slovenia e Collio, ebbe luogo una cruenta battaglia e una serie di tragiche efferatezze contro la popolazione civile.
 Le formazioni partigiane slovene del “Briski Beneski Odred”  e italiane della “Garibaldi” sostennero l’attacco di ingentissime forze naziste,
infliggendo loro gravissime perdite prima di ritirarsi; successivamente partirono i rastrellamenti tedeschi della popolazione locale.
Gli abitanti di Peternel, tra cui bambini, donne e anziani, furono imprigionati nell’osteria del villaggio, venne appiccato il fuoco e 22 persone morirono arse vive. A Cerovo furono fucilati 10 civili, vennero incendiati i villaggi di Slavče e molte case di Hruševlje, Neblo, Hlevnik, Krnice, Brusnice e Breg. 
Quando le persone non erano assassinate sul posto, venivano imprigionate e deportate: decine e decine di italiani e sloveni non fecero più ritorno.

Di questi fatti, e delle persone che ne furono protagonisti, parla la mostra organizzata nella sede del Comune di Turriaco, intitolata “22 maggio ’44. La battaglia di Peternel. Quando il Collio s’infiammò di ciliegie e di sangue”, che sarà proposta successivamente anche in altre sedi.
I testi della mostra sono dello storico Luciano Patat e la realizzazione dell’architetto Bruno Cucit. Le traduzioni in sloveno sono di Patrik Zulian. All’interno saranno presentate anche delle riproduzioni del dipinto di Sergio Altieri che narra la battaglia partigiana, le atrocità commesse e il rogo di Peternel.

L’iniziativa nasce - come si legge in una nota di ANPI provinciale di Gorizia e del Consiglio di Zona di Coop Alleanza 3.0, CDZ Isontino -  come un’autentica necessità: e cioè, “nel contesto attuale di denigrazione della Resistenza e di impostazioni aprioristicamente anti-jugoslave”, con l’intento di approfondire un “episodio della Resistenza troppo poco conosciuto, indicatore anche dei reali rapporti fra le varie componenti nazionali dei movimenti di Liberazione”.

Scrive il sindaco di Turriaco Enrico Bullian: “L’uso della Storia da parte degli esponenti della destra nazionalista è inqualificabile. Ridotta a slogan per denigrare la Sinistra italiana di oggi e infangare la Resistenza, appare inconsapevole o ignorante rispetto alla complessità della “questione jugoslava” e “del confine orientale”, oltre che delle dinamiche, delle collaborazioni e dei rapporti che esistevano fra il Movimento di Liberazione jugoslavo e quello italiano, gli Alleati e in particolare il resto dell’Occidente.”

La mostra sarà inaugurata il 21 agosto, nell’atrio del Municipio di Turriaco, in piazza della Libertà, alle 18.30. Resterà aperta fino a fine settembre, tutti i giorni dalle 9 alle 13 e dalle 15.30 alle 18.30; il sabato dalle 9.30 alle 12.30.


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