mercoledì 5 febbraio 2020

Riduzione numero parlamentari: il 29 marzo prossimo si vota al referendum costituzionale


Il referendum confirmativo per le leggi costituzionali è previsto dall'art.138 della Costituzione. La riforma approvata dal Parlamento - che ha ridotto a 600 il totale di 945 tra deputati e senatori - verrà sottoposta il 29 marzo 2020 al giudizio dei cittadini perchè i voti favorevoli espressi dal Senato non hanno superato la soglia dei due terzi dell'Assemblea e perchè, successivamente, un quinto dei componenti del Senato ( anzi, 71 senatori, ne bastavano 64) hanno richiesto il referendum.



E' stato pubblicato nella Gazzetta Ufficiale n.23 del 29 gennaio il D.P.R. 28 gennaio 2020 di indizione del referendum ex art.138 della Costituzione per l’approvazione del testo della legge costituzionale concernente “Modifiche agli articoli 56, 57 e 59 della Costituzione in materia di riduzione del numero dei parlamentari”, approvato dal Parlamento e pubblicato nella Gazzetta Ufficiale n.240 del 12 ottobre 2019.

Le operazioni di voto si svolgeranno domenica 29 marzo 2020, dalle ore 07:00 alle ore 23:00, ai sensi dell’art.1, comma 399, primo periodo, della legge 27 dicembre 2013, n.147 (legge di stabilità 2014) e le operazioni di scrutinio avranno inizio subito dopo la chiusura della votazione e l’accertamento del numero dei votanti.

Scrive Domenico Gallo( https://www.articolo21.org/2020/01/29-marzo-referendum-sulla-riduzione-del-numero-dei-parlamentari/): La riforma comporta la riduzione del 36,5% del corpo dei rappresentanti del popolo italiano. Gli effetti negativi sulla capacità degli eletti di rappresentare le domande politiche, le aspirazioni e le culture presenti nel popolo italiano si sentiranno soprattutto al Senato dove rimane in vigore il principio che i senatori sono eletti su base regionale. Basti pensare che 9 regioni (escludendo Molise e Valle d’Aosta) eleggono fra i 3 e 5 senatori. Ciò significa che ci sarà una soglia implicità di sbarramento altissima, qualunque sia la legge elettorale e che milioni di cittadini perderanno la possibilità di avere dei rappresentanti in cui riconoscersi. Come ha osservato la costituzionalista Alessandra Algostino (Perché ridurre il numero dei parlamentari è contro la democrazia): “riducendo il rapporto fra cittadini e parlamentari, si incide sulla rappresentanza, sia da un punto di vista quantitativo sia da un punto di vista qualitativo. Quantitativamente aumenta la distanza fra rappresentato e rappresentante. Il riverbero sulla qualità della rappresentanza è evidente, con una diminuzione della possibilità per il cittadino di veder eleggere un “proprio” rappresentante, abbassando il grado di potenziale identificazione del rappresentato con il rappresentante.
E nella nostra Regione? Il totale dei seggi attribuibili ai cittadini del Fvg passa da 20 a 12. La nuova legge elettorale prevederà 8 deputati al posto di 13 e 4 senatori invece di 7. Il Friuli Venezia Giulia risulta infatti tra le regioni che, percentualmente, avranno meno persone a Roma. https://friulisera.it/taglio-dei-parlamentari-il-friuli-venezia-giulia-tra-le-regioni-che-avranno-meno-rappresentanza-a-roma/


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