Grande incontro a Cormons, nell'ambito del progetto sostenuto da Coop Alleanza 3.0, dedicato ad una delle principali risorse dell'ambiente e alla fondamentale responsabilità di preservarne qualità, funzioni e valore: l'acqua che sgorga e scorre e, indipendentemente dai confini nazionali e amministrativi, definisce un territorio e un patrimonio comune.
Prossimo appuntamento, a Gorizia, il 22 novembre,alle 17.30,in sala Dora Bassi, per parlare di servizi ecosistemici e gestione transfrontalera dell'Isonzo.
di Martina Luciani
L’acqua è un soggetto insostituibile nell’assetto delle comunità e dei luoghi, è un interlocutrice che nutre, parla, conserva memorie, troppo spesso subisce ingiurie a volte irrimediabili, lavora e produce, determina la qualità della vita presente ed è parte insostituibile in qualsiasi progettualità degli esseri umani; succede anche, come in questi giorni, che travolga e distrugga, ma anche nelle circostanze drammatiche ci dice cose importantissime, evidenzia i nostri errori e ci mostra cose che non avevamo osservato e giudicato a sufficienza (non ultimo il fatto che nei disastri imputati all’acqua sono identificabili complici appartenenti al genere umano).
Per amplificare questi concetti e rendere le persone più consapevoli della necessità di sostenere e pretendere la tutela dei corsi d’acqua del territorio, si sta svolgendo un ciclo di quattro incontri dedicati all’ecosistema fluviale del Collio – Brda, dell’Isonzo/Soca, e dello Judrio: Gli ecosistemi e le acque dell’Isontino.
Una iniziativa che riunisce Legambiente di Gorizia e Monfalcone, Irisacqua , Consorzio di Bonifica Pianura Isontina , Associazione Ambientalista Eugenio Rosmann , Associazione Judrio , Università degli Studi di Udine; Coop Alleanza 3.0 ha accolto il progetto, che comprende anche ulteriori articolazioni sul territorio e nelle scuole, e l’ha sostenuto finanziariamente, attraverso la campagna Io sì, grazie al supporto dei soci nei punti vendita di Cormons, Ronchi dei Legionari, Villesse, Monfalcone e Gorizia.
Ieri pomeriggio, a Cormons, si è svolto "JUDRIO, JUDRI, YDRIJA. Natura, storia e cultura": mi pare che le due principali articolazioni tra le quali si sono dipanati gli interventi dei relatori sono “amorevole attenzione” (in filigrana sempre presente nei temi ricerca e monitoraggio scientifico, tutela ambientale e relativi investimenti, gestione amministrativa, responsabilità degli enti locali, dissesto idrogeologico e prevenzione dei danni causati dal cambiamento climatico, valorizzazione culturale, sociale, turistica)e “patrimonio di memoria condivisa”.
Ascoltando abbiamo visto comporsi una forma, un triangolo equilatero, i cui lati si chiamano Judrio, Judri e Ydrija, che racchiude acqua, luoghi, persone, Storia e storie, strumenti normativi che si intersecano, potenzialità, criticità, impegno delle associazioni e passione dei singoli.
In breve ( con l'impegno di riferire meglio in altri post) ecco i partecipanti e i contributi.
Il sindaco di Stregna, Luca Postregna, che ha spiegato le applicazioni del piano paesaggistico nel suo Comune per il recupero, la rivitalizzazione e la valorizzazione dei luoghi in chiave ecosostenibile e resiliente; il ricercatore sloveno Zoran Jerončič , che ha anticipato i contenuti del suo libro, di imminente uscita, dedicato alla presenza nell’Alta Valle dello Judrio, di 90 mila soldati italiani durante la prima guerra mondiale, a partire dal 24 maggio 1915 quando le truppe valicarono il fiume; la biologa di ARPA FVG Raffaella Zorza, che illustrando l’attività di controllo sullo stato ecologico dei corpi idrici, ha ricordato che lo Judrio nel suo primo tratto è considerato sito di riferimento, a livello regionale, nazionale ed europeo; il direttore di Promoturismo FVG Bruno Bertero, che ha insistito sull’importanza della salvaguardia ambientale e della valorizzazione culturale per lo sviluppo del turismo responsabile e sostenibile per il territorio e per la popolazione residente; la storica Roberta Corbellini, che ci ha parlato di sua madre, Dora Bassi, e di quanto le acque dello Judrio rifluissero nella sua pittura quale simbolo della semplice purezza ed energia dell’adolescenza, un filtro luminoso attraverso cui noi possiamo cogliere immedesimarci nello sguardo della pittrice, rileggere assieme a lei il messaggio artistico e l’intreccio di memorie e legami con i luoghi conservato nel suo cuore.
Prossimo appuntamento, venerdì 22 novembre, a Gorizia, in sala Dora Bassi, con inizio alle 17.30: si parlerà del fiume Isonzo-Soča, con la presentazione di due tesi di laurea, LA VALUTAZIONE DEI SERVIZI ECOSISTEMICI NELL’AREA DEL FIUME ISONZO-SOCA, di Alessio Frezza, e
GESTIONE E PROTEZIONE DEI FIUMI TRANSFRONTALIERI NEL DIRITTO INTERNAZIONALE di Jessica Scodro
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