sabato 11 luglio 2015

Rifiuti: tassa patrimoniale cammuffata. Introdurre anche a Gorizia il sistema della tariffa puntuale.



Pubblichiamo l'intervento di Giuseppe Cingolani (PD) sulla questione della tariffa rifiuti, nota dolente dei bilanci familiari e in senso generale una delle peggiori esperienze italiane. Nel passaggio da tassa a tariffa, il problema di correlare, utente per utente, la quantità di rifiuto prodotta al corrispettivo richiesto per il servizio, appare sostanzialmente irrisolto: metri quadrati e persone, sono questi gli elementi della determinazione della tariffa, rapportati ad una media teorica di rifiuti prodotti. A quando l'applicazione del principio "Chi inquina paga" anche a Gorizia, unico effettivo incentivo alla riduzione delle quantità di rifiuti non riciclabili e alla differenziata?




Pagare una tariffa in base alla quantità di rifiuti effettivamente prodotti: è il sistema della “tariffa puntuale”, il migliore che esista, per la sua equità e perché sollecita a ridurre la produzione dei rifiuti, abbattendo i costi per i cittadini e i danni ambientali. È un metodo già utilizzato in molti Comuni italiani, e anche a Gorizia si possono fare dei passi concreti.

Già due Comuni isontini si sono mossi in questo senso: a Mariano da dicembre, e a Turriaco da giugno, è in atto una sperimentazione per cui agli utenti viene distribuito un sacco o un bidoncino con un codice a barre per il rifiuto secco residuo, cioè quello indifferenziato che finisce all'inceneritore. Il codice viene registrato con un lettore ottico al momento della raccolta da parte degli operatori, e così oggi è possibile quantificare i volumi di rifiuti non riciclabili prodotti da ciascuna utenza.
Conoscendo questo dato, sarà possibile in futuro introdurre la tariffa puntuale: più rifiuti indifferenziati produci, più paghi. Non si è giunti ancora ad applicare questo tipo di tariffazione, ma la sperimentazione ha già raggiunto un eccellente risultato: negli ultimi sei mesi la quantità di secco residuo prodotto a Mariano è diminuita del 30%, semplicemente perché i cittadini fanno più attenzione a differenziare i rifiuti riciclabili, sapendo che il secco residuo viene misurato. Dunque già nel 2015 i cittadini di Mariano risparmieranno molto, dato che bruciare il secco residuo all'inceneritore di Trieste costa ben 124 euro a tonnellata, oltre ad essere altamente inquinante. Molto meno oneroso è il recupero dei materiali riciclabili.
La nostra proposta è di avviare anche a Gorizia la sperimentazione in atto a Mariano e Turriaco, iniziando da qualche quartiere maggiormente circoscrivibile, con due obiettivi: accelerare il processo che porterà all'introduzione della tariffa puntuale, e diminuire la quantità di rifiuti non riciclabili prodotti, con beneficio immediato per le tasche dei goriziani. Ricordiamo che a Gorizia il rifiuto urbano indifferenziato raccolto nel 2014 è stato di circa 5.870 tonnellate, con un costo solo di incenerimento che si aggira sui 730mila euro.
 È importante sottolineare che il passaggio dalla tassa alla tariffa sui rifiuti mirava proprio a far pagare agli utenti esattamente per quanto usufruiscono del servizio. Solo il metodo della tariffa puntuale realizza in pieno questo criterio, mentre il sistema in atto anche a Gorizia, per cui la tariffa dipende dall'ampiezza della superficie occupata (e dai componenti della famiglia per le utenze domestiche) assomiglia ancora troppo ad una tassa patrimoniale.

Giuseppe Cingolani, capogruppo del Pd di Gorizia


1 commento:

Anonimo ha detto...

per i condomini con bottino in comune non funziona..la gente butterà di tutto, come già succede e fregandosene del sacco