domenica 26 giugno 2016

Merletto a Gorizia, in mostra e in concorso, fino a mercoledì prossimo





Marina Legovini al lavoro

Anche Gorizia è nella rosa delle eccellenze italiane per il merletto


di Marilisa Bombi

"Gorizia fa parte del progetto di candidatura del merletto italiano a patrimonio immateriale dell' Umanità dell'UNESCO che comprende: Venezia, Bologna, Cantù, Varallo Sesia, Gorizia, Forlì, Meldola, Chiavari, Rapallo, Santa Margherita Ligure, Bosa, L'Aquila, Latronico, Chioggia, Burano, Bolsena, Orvieto, Sansepolcro. In sostanza, sono diciotto le città italiane unite dal medesimo obiettivo." Ce lo ha detto Maria Vittoria Ovidi, coordinatrice del progetto e critica nei confronti della Regione Lombardia che sta investendo una forza a tre con Novedrate, Spagna e Portogallo che hanno molto poco in comune.

mercoledì 22 giugno 2016

Consumo di suolo: due sindaci a confronto



Mentre la campagna isontina si tinge di giallo per le coltivazioni di girasoli, due sindaci si pongono a confronto rispetto alle politiche dell'ambiente  e all'utilizzo del territorio.


di Marilisa Bombi

Non è frequente che questo Blog si occupi di questioni provinciali o meglio che riguardino il territorio della provincia, ma quando si tratta di vicende che interessano complessivamente economia ed ambiente, qualche considerazione necessariamente va fatta. Di punto in punto, in queste ultime settimane sono balzate agli onori della cronaca due notizie che, sotto un certo punto di vista, possono essere considerate contrapposte.

giovedì 16 giugno 2016

Sanzioni per oltre 14 milioni ad acea, edison, eni, enel energia e servizio elettrico per pratiche aggressive nella fatturazione dei consumi



Bolletta troppo cara e consumi irreali? Non sono fantasie nè piagnistei. Eni, e come lei le più grosse società italiane che operano nel settore dell’energia e gas, è stata condannata dall’Autorità antitrust al pagamento di 3 milioni e 600 mila euro.


Con sanzioni per complessivi 14 milioni e 530.000 euro, l’Antitrust ha concluso quattro procedimenti - avviati a luglio 2015 sulla base di numerose segnalazioni di singoli consumatori e diverse associazioni di consumatori – nei confronti di cinque big dell’energia: Acea, Edison, Eni, Enel Energia ed Enel Servizio Elettrico. I provvedimenti riguardano i meccanismi di fatturazione e le ripetute richieste di pagamento per bollette non corrispondenti a consumi effettivi, nonché gli ostacoli frapposti alla restituzione dei rimborsi.

mercoledì 15 giugno 2016

Al referendum di ottobre voterò NO!

Votare si o no al referendum costituzionale di ottobre è una decisione che non può essere lasciata alla simpatia più o meno palese nei confronti degli schieramenti politici e partitici che ne sostengono un certo risultato. Ma è necessario porsi degli interrogativi a partire da quello, non irrilevante, sull'opportunità che una modifica alla Costituzione sia votata da un Parlamento eletto in base ad una legge, in parte dichiarata incostituzionale.


di Marilisa Bombi




Dopo il referendum sul divorzio dei primi anni '70, quello che ci aspetta, ad ottobre, è un altro referendum che sta dividendo l'Italia.  "Tocca ai sostenitori del no cambiare scenario e imporre un’altra narrazione, diversa da quella renziana. Tocca a loro, adesso, mostrare che la riforma costituzionale non cambia proprio nulla. Semmai fotografa, congelandoli per almeno vent’anni, gli attuali rapporti di potere.”
Con queste parole, il mio mentore, Mauro Barberis, dalle pagine dei suoi Blog del Fatto quotidiano e di Micromega spezza una lancia a favore del NO al referendum del prossimo ottobre.
E allora eccomi qua, doverosamente, a dire anche la mia su di una questione che sta spaccando non solo l’Italia, ma anche un certo mondo accademico. Da una parte, infatti, ex giudici di Corte costituzionale e docenti univeritari, dall’altra, una schiera molto più numerosa di cui fa parte anche Roberto Bin, docente di diritto costituzionale e componente della Commissione paritetica del Friuli Venezia Giulia.

martedì 14 giugno 2016

Conferenza su: Renato Fornasari, protagonista della storia dell’architettura nell’Isontino degli anni cinquanta



L'architettura degli anni Sessanta, presenta degli episodi che senz'altro vanno conservati. Non tutto si può gettare al macero. Molte delle opere realizzate dall'ingegnere Renato Fornasari, vanno incluse tra quelle da conservare. In molte di queste ci abbiamo vissuto o studiato...



A Gorizia, nella sala del Consiglio Provinciale in Corso Italia, 55, mercoledì 15 giugno 2016, con inizio alle 16, si svolgerà una conferenza sulla figura, importante, del progettista goriziano.
L’incontro si propone di illustrare la figura dell’ingegner Renato Fornasari (1912-1981), fondamentale nel panorama della Storia dell’Architettura dell’Isontino degli anni ’50, ’60 e ’70, per le tante opere realizzate, sia private che pubbliche, tra le quali le sale del Consiglio provinciale e quello comunale di Gorizia, e le migliori scuole della Provincia: a Gorizia gli Istituti superiori Commerciale (Fermi), Industriale (ITI) e la scuola d’Arte, a Cormòns e Gradisca le scuole elementari, edifici che hanno visto lo scorrere di una parte importante della vita di gran parte dei cittadini della provincia, che all’interno di questi immobili hanno trascorso gli anni più belli, quelli dell’istruzione.

Relazioni ed interventi di:
Maddalena Malni Pascoletti, Presidente di Italia Nostra Onlus - Sezione di Gorizia.
Corrado Azzollini, Soprintendente Belle Arti e Paesaggio del Friuli Venezia Giulia, Direttore ad interim del Segretariato Regionale del Ministero dei Beni e delle Attività Culturali e del Turismo per il Friuli Venezia Giulia.
Sergio Pratali Maffei, Presidente di Do.Co.Mo.Mo. Italia Onlus – sezione regionale Friuli Venezia Giulia, Professore associato di restauro presso il Dipartimento di Ingegneria e Architettura dell’Università degli Studi di Trieste, Polo di Gorizia.
Diego Kuzmin, Alessandra Mabellini, autori del volume.

 


giovedì 9 giugno 2016

Le ceramiche di Mrakic in mostra da Prologo



Inaugurazione sabato 11 giugno, alle 18, nella sede dell'associazione Prologo, la mostra delle ceramiche di Claudio Mrakic


L'artista è un ponte tra il mondo manifesto e l'immanifesto, il sovrasensibile che ci circonda ma a cui noi comuni mortali non abbiamo accesso. Ma anche su questo mondo che tocchiamo quotidianamente e che pare privo di fascino, i filosofi si sono posti infinite domande, arrivando a capire che tutto ciò che ci circonda è costituito da quattro principi elementari che interagiscono tra loro: acqua, fuoco, terra, aria.  Su un piano più elevato, quello in cui le stelle di Van Googh diventavano vortici di luce che lo portarono alla pazzia per  non poterli rendere opportunamente, troviamo i quattro cherubini di cui parla Ezechiele e magistralmente dipinti da Raffaello.

mercoledì 8 giugno 2016

Forse stavolta è la volta buona per il completamento del collegamento ferroviario tra rete ferroviaria italia e slovena.



La commissione Lavori Pubblici del Senato ha svolto un'audizione sul nodo ferroviario di Gorizia, Nova Gorica e Sempeter Vrtojba,
per il perdurare della mancata previsione nei piani strategici italiani e sloveni degli interventi per completare le infrastrutture intermodali, tra cui le ormai famose 'lunette'.
Lo rende noto questa sera la senatrice del Pd Laura Fasiolo.



Stiamo parlando dei due raccordi ferroviari, le cosiddettedette "lunette", destinati a completare il collegamento tra la rete ferroviaria italiana e quella slovena : in territorio italiano, lunetta in uscita dalla linea Gorizia/Nova Gorica con direzione Monfalcone; in territorio sloveno,lunetta in uscita dalla linea Gorizia-Nova Gorica con direzione Sežana. Situazione che, peraltro, l’unione Europea ha già da tempo riconosciuto essere tra i 15 snodi ferroviari mancanti nell’assetto complessivo dei collegamenti europei.

Pamuk, l'immaginazione diventa letteratura, il museo letterario diventa un museo reale, ed ora il museo diventa un film.

Tra ieri e oggi, in tutta Italia, sugli schermi cinematografici passa il film documentario «Istanbul e il Museo dell’Innocenza di Pamuk», ultimo atto stagionale della rassegna «La grande arte al cinema».

Oggi pomeriggio ( 17.45)  e stasera ( 20.15) anche al Kinemax di Gorizia e Monfalcone.


di Martina Luciani

Orhan Pamuk, anche se non avesse preso il Nobel nel 2006 e una caterva di premi internazionali, a casa mia è uno dei prediletti tra gli scrittori contemporanei, fin da quando restai folgorata da Il mio nome è rosso; fin da quando si espose contro il negazionismo del genocidio degli Armeni in Turchia ed ha preso posizione sul massacro dei Curdi; fin da quando  è stato riconosciuto tra le "Figure Metz Yeghern" nella Foresta dei Giusti; fin da quando ha scritto il meraviglioso che Istambul, uno di quei libri in cui sono entrata e stavo per non volerne uscire più; fin da quando è stato inequivocabile che Pamuk fa parte del gruppo di scrittori e giornalisti ai quali vengono dedicate dalle istituzioni governative specialissime attenzioni, nel tentativo di soffocare le loro idee e la loro voce, spezzare le penne e bruciare i libri, metterli in galera o peggio.

lunedì 6 giugno 2016

Farra d'Isonzo: 20 artisti uniti nel progetto di ridare vita all’aia.




C’era una volta la corte, ovvero nostalgie agresti



E’ questo il senso della rassegna “Ritratti e bestialità di corte” voluta da un gruppo di pittori e promossa quindi dall’associazione Assculta, dal Blog piazzaTraunik e patrocinata dal Comune di Farra d’Isonzo. La mostra si svilupperà, idealmente, sia negli spazi museali di Borgo Colmello sia nella locanda dove Renato Tedesco da anni ripropone la cucina tipica del territorio.

Dibattito pubblico sul NO alla riforma costituzionale. 7 giugno, alle 18, davanti al Teatro Verdi

Il Forum per Gorizia organizza martedì 7 giugno alle ore 18, nello spazio antistante il Teatro Verdi in via Garibaldi un incontro pubblico sul tema “Le ragioni del no alla riforma costituzionale”.


La relazione sarà tenuta dal prof. Fabio Sesti, da anni impegnato anche sui temi delle riforme elettorali e della trasparenza amministrativa. Il dibattito sarà introdotto, per il Forum, da Andrea Picco. Sarà presente il Comitato per il No per la raccolta di firme.
Nel frattempo continua la raccolta delle firme per la radicale revisione della legge elettorale Italicum con i capilista bloccati e il suo premio di maggioranza, che consente al partito che vince, anche con una percentuale bassa, di governare tutto il paese, riducendo la rappresentanza, mentre continua la raccolta di firme contro gli articoli peggiori della cosiddetta Buona Scuola, che di fatto diminuirà la libertà di insegnamento, dando il potere di scelta degli insegnanti ai presidi, sentiamo la necessità che i cittadini siano informati di quello che si sta preparando per restringere ancora di più gli spazi democratici. Con un'informazione schierata per il sì alla riforma - si legge in una nota del Forum - presentata come un referendum pro o contro il governo, è necessario ritornare nel merito dei contenuti di quello che andremo a votare.

venerdì 3 giugno 2016

Negozi sempre aperti e consumismo: dove vuole andare la Regione?

Non so chi sia peggio in Regione: se la classe politica o la classe dirigente. Non si può certamente pretendere che tutti i consiglieri regionali abbiano competenze specifiche in materia giuridica ( in molti sono concordi sulla necessità di una scuola di formazione per amministratori). Ma la struttura burocratica della Regione avrebbe dovuto indicare all'esecutivo la strada da percorrere per raggiungere l'obiettivo delle sacrosante chiusure domenicali e festive. E cioè che per evitare la scure della Consulta era necessario modificare lo statuto (approvato con legge costituzionale) così come sta facendo il Trentino Alto Adige.


di Marilisa Bombi



Lavoriamo così tanto che dobbiamo impiegare il nostro tempo libero per consumare (finalmente!) il denaro che abbiamo guadagnato. Poveri noi: non contenti di lavorare da mattina a sera, ci siamo giocati pure la domenica e le feste. Con queste parole, Andrea Selva, trentino, dal suo Blog, commentava l'apertura di tanti negozi il lunedì di Pasqua. Ma è molto probabile, nonostante i tempi biblici della politica, che le cose il prossimo anno in quella regione vadano diversamente. Ciò in quanto come del resto si è precisato recentemente, il Trentino Alto Adige, proprio al fine di poter decidere autonomamente senza il rischio di dover passare sotto la scure della Corte costituzionale, ha inserito la competenza in materia di orari e di urbanistica commerciale all’interno del disegno di legge costituzionale a modifica del proprio statuto (S.2220 presentato il 28 gennaio scorso). E così, lo Stato potrà pur avere competenza esclusiva in materia di tutela della concorrenza, ma se lo Statuto (che viene approvato e modificato con legge costituzionale) assegna alla regione la competenza in materia di orari dei negozi, ci può essere autonomia normativa nel settore, senza con ciò violare il diritto comunitario che, sulla questione degli orari nulla dice. 

mercoledì 1 giugno 2016

Chiusure domenicali e festive dei negozi in FVG: il Governo non ci sta



Le demagogie hanno la gambe corte. L'esito era scontato ma l'argomento ha tenuto piazza per settimane. Della serie: tanto per parlare d'altro.


di Marilisa Bombi

La Presidenza del Consiglio dei Ministri, nella seduta di ieri, 31 maggio 2016, ha deciso di impugnare davanti alla Corte costituzionale (e ciò era del tutto scontato come più volte abbiamo avuto modo di sostenere) alcune delle disposizioni contenute nella legge regionale n. 4/2016. In particolare (diverse sono state le norme impugnate) sono stati oggetto di critica gli articoli 1 e 3. Nella specifico, così come risulta dalla motivazione pubblicata on-line , "l'art. 1 modifica l'art. 29 della L.R. n. 29/2005 e regola l'attività di commercio al dettaglio in sede fissa imponendo l’ obbligo di chiusura nelle seguenti giornate: 1 gennaio, Pasqua, Lunedi dell'Angelo, 25 aprile, 1 maggio, 2 giugno, 15 agosto, 1 novembre, 25 e 26 dicembre.