martedì 24 luglio 2018

Legge iniziativa popolare per la libertà di scelta sulle vaccinazioni in età evolutiva: si può firmare anche in Comune a Gorizia.


Sulla Gazzetta Ufficiale n. 147 del 27 giugno 2018 è stata pubblicata la LIP per la sospensione dell'obbligo vaccinale nell'età evolutiva. Si firma ancora per qualche giorno, all'Ufficio elettorale del Comune di Gorizia.



La legge di iniziativa popolare ripropone aggiornandoli e integrandoli i contenuti della legge regionale veneta n. 7 del 23 marzo 2007 (entrata in vigore il primo gennaio 2008). La proposta lascia intatte le vaccinazioni previste dal Piano Nazionale Vaccini come livello essenziale di assistenza, perchè chiedere libertà di scelta non significa essere contro i vaccini, ma significa invece riconoscere le esigenze di precauzione, informazione, farmacovigilanza, controllo delle reazioni avverse.
La raccolta di firme mira a portare nuovamente in Parlamento (e ad attivare un percorso legislativo ordinario, che non è quello utilizzato per la legge 119/2917, che ha invece adottato il decreto legge Lorenzin) il dibattito sulla questione vaccinazioni, spostando ( e abrogando) l'obbligo dei vaccini e introducendo la raccomandazione ad effettuarli , quest'ultima supportata adeguatamente con coerenti campagne informative che inducano le famiglie e compiere per i propri figli scelte consapevoli e responsabili.  I contenuti della LIP sono qui:

Chi fosse interessato, può recarsi all'Ufficio elettorale con documento di identità,
dal lunedì al venerdì dalle 9.30 alle 12.00 e nei pomeriggi di lunedì e

mercoledì anche dalle 16.00 alle 17.00.
La data ultima a disposizione per sottoscrivere l’iniziativa è stata fissata dal Comitato Promotore nel
giorno di venerdì 2 agosto 2018.
La raccolta firma è in corso anche nei Comuni di Monfalcone, Ronchi dei Legionari, San Canzian d’Isonzo, Sagrado e
Turriacco.





sabato 21 luglio 2018

Gorizia, 1858 - 2018, 19 luglio: ricordando Julius Kugy, con la sezione goriziana del CAI.

In occasione del 160° anniversario della nascita di Julius Kugy, il 19 luglio la sezione del Cai di Gorizia ha organizzato una commemorazione nel parco Coronini, dinnanzi alla targa che sulla parete di una casa ricorda il poeta delle Giulie, il cantore di una civiltà alpina e di un mondo culturale compositi e plurilingui. Per l'occasione,  Carlo Tavagnutti e Carlo Sclauzero hanno realizzato la bellissima cartolina nell'immagine.

L'introduzione dell'incontro. 






di Marko Mosetti


"Sono nato il 19 luglio 1858 nella Villa Grafenberg del Conte Coronini a Gorizia, quando a Trieste infieriva un'epidemia di colera. Chi sa se la mia predilezione per l'Isonzo, per le Alpi Giulie dalle quali discende, per le acque giuliane che convoglia al mare, in genere per le villeggiature estive, non derivi da ciò? Il battesimo lo ricevetti a Trieste."
Così Julius Kugy in  La mia vita. Nel lavoro, per la musica, sui monti.
Dopo la laurea in giurisprudenza a Vienna si dedicò a proseguire l'attività commerciale del padre a Trieste. Fin da giovanissimo si appassionò di botanica. Fu proprio questa passione a portarlo a contatto con il mondo alpino, con le Alpi Giulie, allora poco o affatto esplorate e conosciute.
"Infiniti aneliti verso le vette mi vennero dal romanticismo di Baumbach (l'autore del poema Zlatorog) che mi infuse nell'anima aperta tutto il romanticismo del suo ricco cuore di poeta e gli aurei tesori della sua poesia": scrive in Dalla vita di un alpinista.
E ancora " Credo davvero di potermi considerare in senso lato un alunno di Baumbach. Basti pensare all'importanza che dovette avere per il mio giovane cuore lo Zlatorog, dove fin dall'inizio il venerando duomo del Triglav sorge come un immenso altare di ogni pia nostalgia e devozione montana."

Come era allora uso comune, si accompagnò nelle sue salite ed esplorazioni con le guide valligiane sia slovene che friulane, senza distinzione di nazionalità. Parlando correntemente il tedesco, lo sloveno e l'italiano, anche grazie al padre carinziano e alla madre, figlia del poeta sloveno Johann Vessel, può certamente essere ascritto come l'archetipo del moderno uomo europeo che, pur fedele alla Patria, è altresì dimentico di confini, divisioni, nazionalismi.
D'altra parte come in maniera illuminata ebbe a scrivere Celso Macor "le nostre montagne erano naturalmente così, per legge di natura, per tradizione, nel sentimento delle genti che le abitano. Le Alpi Giulie non avevano confini, erano di tutti i popoli, erano entrate nella simbologia della gente alpina, erano unione e amore, erano poesia e incontro".

venerdì 20 luglio 2018

A Gorizia il 25 luglio si mangia la pastasciutta antifascista.

In attesa del permesso per realizzare la tavolata in via Rastello, che il Comune graziosamente tarda a concedere, l'organizzazione dell'iniziativa è avviata, in contemporanea agli analoghi eventi che il popolo italiano sente ancora, suo malgrado, la necessità di creare un po' dovunque, per celebrare la caduta del fascismo e l'avvento della democrazia, pensando alla Storia tragica del 900 italiano e alla Costituzione repubblicana e antifascista.




25 luglio 2018: per la prima volta
“la pastasciutta antifascista”
anche a Gorizia

Le diverse realtà antifasciste di Gorizia aderiscono alla “Rete delle pastasciutte”, attiva in tutta Italia, e promuovono l’iniziativa per mercoledì 25 luglio, alle 20, in via Rastello.
Un’occasione per ricordare, per testimoniare le proprie convinzioni e gli ideali democratici sanciti nella Costituzione repubblicana  ma anche per incontrarci, in un momento particolarmente difficile per  questo nostro Paese, dove è indispensabile con la presenza fisica esprimere la preoccupazione civile, il dissenso politico ed etico. L'abbiamo fatto il 7 luglio, in occasione dell’iniziativa “Una maglietta rossa per fermare l’emorragia di umanità”, lo faremo il 25 luglio, e poi ogni volta che si manifesterà l'urgenza di dimostrare l'esistenza di un Italia che ha una voglia immensa di autentica democrazia. 

La partecipazione, che prevede un contributo di 5 euro a copertura delle spese, va comunicata per ragioni organizzative entro lunedì 23 luglio via sms o whatsapp al numero 335 8217990, specificando nome e numero dei partecipanti.
In caso di diniego all’uso del suolo pubblico da parte del Comune di Gorizia, o di maltempo, l’iniziativa avrà luogo presso la Casa del popolo di via delle Monache.



“La pastasciutta antifascista” a Gorizia è promossa da:
Anpi
aps agorè
blog Piazza Traunik
Casa del popolo
Dovere Democratico
Forum gorizia
g.c. Gorizia c’è
g.c. Gorizia è tua
g.c. Gorizie
g.c. Percorsi Goriziani
Kulturni Dom
Partito Comunista Italiano
Partito della Rifondazione Comunista
Partito Democratico – Demokratska Stranka

Aderiscono inoltre:
Ronchi dei Partigiani
e molti altri singoli, liberi cittadini

La storia

Il 25 luglio 1943 Mussolini viene arrestato, creando la temporanea illusione della fine del regime e della guerra. Seguiranno i mesi delle peggiori sofferenze per il popolo italiano, ma in quelle ore si festeggiò in tutta Italia la destituzione del Duce. Dalla Casa di Alcide Cervi, nella campagna reggiana presso Gattatico, partì uno degli eventi spontanei più originali, con una grande pastasciutta offerta a tutto il paese, distribuita in piazza a Campegine dalla famiglia, per festeggiare, come disse Papà Cervi, il “più bel funerale del fascismo”. Da più di vent’anni questa festa antifascista, popolare e genuina, rivive nell’aia del Museo Cervi, mantenendo intatto lo spirito di quei giorni.

L’idea di ‘esportare’ la festa della pastasciutta nasce quasi spontaneamente, a partire dalle tante realtà associative che sono in contatto con il Cervi da tutta Italia. L’ideale della pastasciutta del 25 luglio ha conquistato così, e continua a conquistare, molti altri territori e comunità, che vogliono riproporre gli stessi ingredienti della serata di Casa Cervi: la festa per la caduta del fascismo, la pastasciutta, la rievocazione storica. In alcune contrade è già tradizione, ma molti altri hanno continuato a rispondere all’appello di Casa Cervi per collegare regioni e città in questo avvenimento diffuso, dal nord al sud: nel 2017 la rete si è estesa ad oltre 120 manifestazioni in tutta Italia, idealmente collegate con Casa Cervi, grazie all’impegno e alla partecipazione di migliaia di cittadini di tutte le età, uniti in un comune sentimento di libertà.