martedì 30 settembre 2014

Zaino a scuola e regole violate

Un peso eccessivo causa non pochi malanni presenti e futuri.


Stefano Cosolo, dell'Associazione Essere cittadini, si è fatto parte attiva per sollevare e cercare quindi di rimuovere il problema, proponendo l'invio di una nota al dirigente scolastico, e segnalando la costante violazione della direttiva MUIR.

Questa la traccia:


Al Dirigente scolastico
prof.______________________
Istituto comprensivo Gorizia n. ___
Via _____________
34170 GORIZIA

Oggetto:  Peso dello zainetto scolastico. Alunna/o frequentante  ____________________.

Egregio Signor Preside,

Il sottoscritto (nome e cognome), residente a (città, via, n. civico), in qualità di genitore di (nome del figlio/a) frequentante la classe (indicare la classe e la relativa sezione) della scuola secondaria di 1° grado ________________________________ la informo che, a partire dal giorno 25 settembre  mia figlia/o, in ottemperanza alle direttive impartite dagli insegnanti sul materiale didattico da portare giornalmente, si reca a scuola ogni giorno con lo zainetto del peso medio di 10 kg..
Personalmente, nonostante sia una persona adulta, nell’aiutare mia figlia a trasportalo,  provo una certa difficoltà nel portare sulle spalle lo zainetto e dopo alcuni metri anche delle algie.

Un tanto in premessa, rappresentandole  che mia figlia pesa all’incirca ** kg,  e che pertanto, nel richiamare integralmente, allegandola alla presente, la nota Prot. n. 0005922 del 30 novembre 2009 del M.I.U.R., lo zainetto non dovrebbe superare il peso di kg ** ( peso  calcolato sulla  percentuale massima, il 15 %, del range indicato nella nota ministeriale - 10-15 % - e che, comunque, va commisurato secondo le caratteristiche fisiche della singola persona, il tempo e lo spazio  di percorrenza con il carico dello zaino sulle spalle).

Richiamando le indicazioni del M.I.U.R. si ricorda  che evitare il superamento dei limiti “consigliati” è buona norma per una proficua prevenzione delle rachialgie in età preadolescenziale e adolescenziale:  in buona sostanza un’adeguata  e corretta gestione del peso dello zaino evita un possibile disagio fisico, che influisce sulla postura, sull’equilibrio e sulla deambulazione, fino a rappresentare una potenziale causa di deformità vertebrali.

Con la presente sono infine a chiederLe cortesemente di intervenire subito affinchè sia ridotto il peso dello zainetto nei limiti indicati dal M.I.U.R.  nei modi che verrà ritenuto più opportuno dalla Signoria Vostra e dal Collegio docenti, anche perseguendo la necessaria educazione all’essenzialità organizzativa del corredo scolastico da parte dei docenti.

Certo di un suo cortese e sollecito interessamento alla presente, Le rappresento che nel caso l’inconveniente dell’eccesso di peso dello zainetto dovesse perdurare, sarà mia cura, in ordine ai doveri genitoriali di tutela e rappresentanza nei confronti della figlia minore, interessare l’Ufficio Scolastico regionale e i dipartimenti competenti del M.I.U.R. oltre che a richiedere l’intervento dell’unità operativa di prevenzione infortuni e malattie sul lavoro dell’A.S.S. n. 2 Isontina per le verifiche e gli accertamenti del caso.

In attesa di un riscontro alla presente invio distinti saluti.

Luogo e data, ……..
(firma)

Consigliere comunale e fumatore





Quando il rispetto non e’un optional

di Sonia Kucler

Difficile dire se prima vengano i buoni cittadini o prima i buoni amministratori e i buoni politici, di sicuro uno influenza l’altro, uno crea l’altro. E’ palese che  quando un politico viene eletto, poniamo  in un consiglio comunale,  diventa di per sé un esempio vivente, anche suo malgrado, del buon governo espresso dalla carta costituzionale. La cosa mi è parsa nitida più che mai ieri sera, lunedì 29 settembre, mentre entravo nel comune di Gorizia per ascoltare la seduta del consiglio: nella sala antistante, quella che incontriamo provenendo dall’interno del palazzo, c’era una cortina fumogena prodotta da alcuni consiglieri (tra cui uno ecologista) che fumavano accanitamente a finestre chiuse.

Io sono: Emiliano Grusovin.

Mi presento.
Emiliano Grusovin.
Sono nato a Gorizia, nel 1970,  e qui vivo e lavoro.
Mi definisco artista multimediale, che si diletta con diversi mezzi espressivi, fotografia e arti visive, musica e pittura.

Sono fortemente attratto da ogni tipo di sperimentazione, attraverso il linguaggio della fotografia e l’uso della tecnica delle doppie esposizioni, fondo scenari a volte molto distanti tra loro in un unica foto, rielaborando con la mia immaginazione e la mia fantasia la realtà, trasformando la fisicità delle situazioni in irrealtà, l’ordinario in straordinario.
Ecco alcune mie foto, scattate in occasione di Salotto Vienna a Palazzo Lantieri,  ottenute con la tecnica delle doppie esposizioni in camera (non fotoritocco). Un mio album fotografico è su https://www.flickr.com/photos/emiliano-iko/



Carambola in via Manzoni: la giovane alla guida senza gravi conseguenze. Nella zona il traffico è sempre troppo veloce.

Incredibile carambola stamattina, poco dopo le 7.30, in via Manzoni.
La giovane alla guida della macchina completamente rovesciatasi dopo l'urto con un'altra vettura in sosta, sembra essere in condizioni fortunatamente buone. Spaventatissima è strisciata da sola fuori dalla vettura, e insieme ad alcuni passanti ed a noi delle case vicine è rimasta in attesa perfettamente cosciente degli operatori e dei mezzi del 118, che l'hanno subito trasportata all'ospedale. Immediato intervento dei Vigili del Fuoco, che hanno rimosso la vettura di traverso sulla via,  e della Polizia, che oltre a ricostruire l'incidente ha ovviamente bloccato il traffico per una mezz'ora.


Non abbiamo alcun elemento per ritenere che causa dell'incidente sia stata la velocità.
Tuttavia inevitabilmente si ripropone per l'ennesima volta la pericolosità del percorso,che pare irresistibilmente invitare gli automobilisti ad affrontare la salita da e verso l'incrocio con via Diacono e via Fatebenefratelli a velocità sostenutissime, a tutte le ore del giorno e della notte.
Ne sappiamo qualcosa noi abitanti della zona, che ci rimettiamo periodicamente gli specchietti retrovisori delle macchine in sosta e che assistiamo  ad attraversamenti sulle strisce pedonali in corrispondenza con la scalinata Olivi da parte di persone che rischiano veramente grosso. Da parte dei residenti è stato richiesto da tempo immemorabile, inutilmente, l'installazione di un moderatore di velocità. Forse stavolta è abbastanza eclatante l'incidente - avvenuto praticamente in mezzo ai  ragazzini (stavolta spaventatissimi) che vanno a scuola e che si riuniscono in piccoli gruppi proprio nella zona del giardino tra via Manzoni e via Diacono - per valutarne finalmente la necessità.

Quando migliaia di albanesi fuggirono in Italia: docufilm "Anja - La nave". Al Kinemax di Gorizia, giovedì sera.

Nell'ambito di Cinemigrante, la rassegna di cinema e dialoghi interculturali, la serata di giovedì 2 ottobre è dedicata all'Albania.
Un film documentario, vincitore del David di Donatello 2013 come miglior documentario della categoria dei lungometraggi, sarà proiettato giovedì sera al Kinemax di Gorizia, alle 20.30, nell'ambito di Cinemigrante.
Si intitola "Anja - La nave", con la regia di Roland Sejko, e racconta, a partire dal 1991, dopo il crollo dell'URSS e del regime comunista albanese, dell'esilio affrontato da persone private dei loro diritti civili, che si imbarcarono verso l'Italia. Fu il primo esodo di massa dall'Albania ( il secondo avvenne nel 1997 in concomitanza con la violenta crisi che travolse economia e governo albanesi) e il nostro Paese si mostrò assolutamente impreparato ad accogliere i 27 mila profughi giunti sulle nostre coste.
Prima della proiezione, alle 18, nella sala della Mediateca Casiraghi, si svolgerà un incontro con la mediatrice culturale di origine albanese Mirela Heba. Seguirà un aperitivo offerto dalla Bottega Equomondo.

La rassegna Cinemigrante , ad ingresso libero, prosegue il 9 ottobre, con un programma dedicato alla Romania. E' organizzata dal Centro Volontari Cooperazione allo sviluppo, dalla Mediateca Ugo Casiraghi e dal Kinemax, con il contributo della Provincia di Gorizia.

lunedì 29 settembre 2014

Pd: soluzioni concrete per problema dei profughi a Gorizia

Per impegnare l'Amministrazione in una serie di concrete iniziative tese a risolvere il problema, il Pd propone alcuni emendamenti alla mozione in discussione nel Consiglio comunale. Venerdì prossimo una delegazione dei capigruppo del centro sinistra a colloquio con il Prefetto.


di Giuseppe Cingolani
con la foto di Pierluigi Bumbaca




Innanzitutto chiediamo che, come previsto dall'accordo siglato tra Stato, Regioni ed enti locali nel luglio scorso,  si attivi immediatamente in Friuli Venezia Giulia un tavolo, presieduto dal Prefetto del capoluogo di Regione, per coordinare i diversi soggetti da coinvolgere in un'accoglienza diffusa dei richiedenti asilo. Inoltre la Regione, sul modello di quanto è stato fatto in altre Regioni d'Italia, dovrebbe promuovere un Piano per l'accoglienza e l'integrazione dei richiedenti asilo, da approvare ogni anno in base alle previsioni dei flussi di profughi, in modo da uscire dalla continua emergenza che richiede soluzioni improvvisate.
Il Comune di Gorizia, poi, dovrebbe promuovere l'apertura permanente di un tavolo provinciale, presieduto dal Prefetto di Gorizia, per creare un sistema di accoglienza diffusa, evitare eccessive concentrazioni, e realizzare l'immediato smantellamento della tendopoli di via Brass. A tal fine il Comune deve attivare un progetto all'interno del Sistema di Protezione per Richiedenti Asilo e Rifugiati, oppure stipulare una Convenzione con la Prefettura, per farsi carico di non più di 30 richiedenti asilo. In questo modo il capoluogo avrà la credibilità e l'autorevolezza necessarie per chiedere che anche gli altri Comuni della provincia facciano altrettanto, per distribuire l'accoglienza dei profughi in gruppi non troppo numerosi all'interno della provincia. Infine l'Amministrazione comunale deve mantenersi in costante contatto con i parlamentari dell'Isontino, con il Prefetto e con la Regione, affinché si vigili non solo sulla conversione in Legge del Decreto 119 del 22 agosto 2014, da realizzare entro una ventina di giorni per evitare che decada, ma anche perché sia finalmente attuato ciò che il decreto già prevede, in particolare l'aumento del numero delle Commissioni territoriali che esaminano le domande di asilo, affinché Gorizia non sia più l'unica Commissione del Nordest.
Una delegazione del centrosinistra di Gorizia, in cui saranno presenti i capigruppo in Consiglio comunale, incontrerà il Prefetto nel pomeriggio di venerdì 3 ottobre, per affrontare il tema delle iniziative utili a risolvere il problema della presenza dei profughi in città.

Giuseppe Cingolani è capogruppo del Pd di Gorizia


Tam Tam Ho e Bali gong: le armonie dei suoni che ci offrono benessere spirituale e fisico.


Nel proliferare di  iniziative che collegano il benessere interiore e fisico a pratiche  meditative con il supporto di strumenti sonori, pubblichiamo un  articolo che richiama la nostra attenzione sull’effettiva qualità  delle proposte in circolazione e propone una particolare esperienza sonora fondata sull’utilizzo del Tam Tam Ho e Bali gong. Quelli veri.

di Marco Vittori


 Molto spesso mi giungono gli echi strampalati e “neuegisti” (New Age) di esperienze, a cui anch'io, per capire  di cosa si trattasse, ho voluto essere partecipe, come ricevitore e ascoltatore, almeno una volta. Mi sono trovato davanti a persone che, investite tramite un corso di uno, forse due, fine settimana , proponevano dei “lavacri” sonori con strumenti che dovevano essere armonici nell'intento di chi li aveva acquistati e li proponeva nell'uso terapeutico-spirituale.
In realtà nel sonno che mi prese,  e che prese la maggior parte delle persone vicine a me,  si perse rapidamente il rumore di lamiere ondulate. Ma il risveglio avvenne con davanti il sorriso beota di un essere umano vestito di bianco che, soddisfatto di aver “lavato” nelle nostre anime dai nostri peccati,  era convinto alcuni di noi avessero sperimentato il divino.
A  questi suonatori, che sicuramente si credono sciamani (aggiungerei del venerdì sera), mi permetto di suggerire un viaggio nella Natura dell'Amazzonia,  presso dei “veri” sciamani , che spesso mantengono astinenze di varia natura per anni, prima di  di condurre Cerimonie in cui cantano e seguono persone venute a ricevere aiuto o a chiedere semplicemente di poter “entrare” dentro se stessi.
Fatta questa premessa, mi permetto di dire che è possibile giungere ad un altro approccio con il Suono tramite strumenti, non assemblati da qualche ditta nordamericana per l'ennesimo business, ma usciti dalla abile  e sapiente mano di qualche artigiano, forse ormai tra gli ultimi, che conosce il suo mestiere per esperienza tramandata da secoli, se non millenni.

domenica 28 settembre 2014

Una tenda per casa, il fiume per lavarsi: ci risiamo. Nessuno può fare qualcosa? Pare di no.

Un gruppetto di giovani han tirato su una tendina e bivaccano sull'asfalto, in zona quartiere fieristico.

di Martina Luciani

La Polizia è passata alcune volte, dicendo loro devono andar via di là. Alla Caritas? Ma trabocca...Il Campo Francesco? Sta smobilitando, emergenza finita, non si entra.
Al Cara? Bel guaio, è proprio dal Cara di Gradisca d'Isonzo che i giovani arrivano. Sospesa l'accoglienza. Si sono comportati male.  Revocato il provvedimento di accoglienza. E adesso?
Chiediamo spiegazioni.

sabato 27 settembre 2014

La notizia del sospetto abuso di minore a danno di un giovanissimo del campo "in the jungle": che brutto esempio di giornalismo!

Attorno alle comunità di richiedenti asilo si concentrano facilmente,  e di fatto senza prevenzione o tutela, attenzioni sessuali di vario genere, si perpetrano abusi , si diffonde e si sfrutta  la prostituzione.


di Martina Luciani

Come non comprendere se l'assessore Ilaria Cecot (SEL) e il segretario dell'Associazione radicale Trasparenza è Partecipazione Michele Migliori hanno ritenuto di  uscire sulla stampa con la notizia della denuncia per sospetto abuso sessuale ai danni di un ragazzo richiedente asilo,  indotto a prostituirsi da un non meglio identificato anziano?
Forse non era il momento più opportuno, ma si tratta di ragioni che tutti noi condividiamo e che ci avrebbero spinti a fare altrettanto:  rendere noti ai Carabinieri una serie di sospetti e testimonianze relative  ad una presunta terribile esperienza subita da un giovanissimo dell'accampamento " in the jungle".
Ma qualcosa nel meccanismo non ha funzionato.
Innanzitutto perché la notizia è stata titolata nella maniera più scorretta possibile, usando cioè l'indicativo, che è il tempo della realtà e della certezza.
Scrivere "Abuso sessuale su un profugo pakistano minorenne" , con l'ulteriore "Anziano abusa ..." letto sulla versione on line della notizia,  rappresenta una illegittima alterazione della realtà dei fatti. Un adattamento improprio il cui fine esula dagli scopi del giornalismo di denuncia.

venerdì 26 settembre 2014

Salotto Vienna a Palazzo Lantieri. Edizione speciale. Noi crediamo nella bellezza!

Da Trieste,  dove ha fatto risuonare  nuove  vibrazioni d'arte e cultura  lungo tutta l'estate, Salotto Vienna si trasferisce  fino a domenica a Gorizia,  che vanta anch'essa secolari legami  con la capitale austriaca.


di Martina Luciani

A rimarcarli è la sede prestigiosa: Palazzo Lantieri, in tedesco chiamato “Schoenhaus”, le cui facciate ci sono così familiari nel centro storico della nostra città, in Piazza Sant'Antonio.Il curatore del Salotto Vienna, Jürgens Weishäupl, non ha esitato dopo aver ammirato la residenza ,  inusuale e perfetto contesto per importanti eventi d’arte contemporanea  di livello internazionale  organizzati negli ultimi anni.

Contro immigrati, tendopoli, Provincia, PD...La manifestazione di oggi: un flop, secondo Enrico Gherghetta

Foto dalla pagina FB di La Voce dei Goriziani

Dichiarazione di Enrico Gherghetta, presidente della Provincia, e commenti di Stefano Cosma, consigliere provinciale, stasera, al termine dell'iniziativa per manifestare contro la tendopoli di profughi ed extracomunitari allestita in centro città  e contro le scelte delle amministrazioni provinciale e regionale di centro sinistra.

di Martina Luciani

Oggi pomeriggio, davanti alla Provincia, in Corso Italia, sindaco, assessori e consiglieri comunali, consiglieri regionali, deputata, centro destra, destra, italiani veri che non hanno fratelli mussulmani....la stampa domani renderà conto accuratamente.
" La manifestazione è stato un flop - ci dice il presidente Enrico Gherghetta durante una pausa del consiglio provinciale - minacciavano folle oceaniche, erano in realtà una ventina di persone."
E conclude: " Sono convinto che Gorizia, assente alla manifestazione contro la tendopoli di via Brass, sia molto più matura di quel che si creda."
Stefano Cosma: " La vicenda è piombata addosso al Comune? Il sindaco Romoli aveva ed ha tutto il potere e gli strumenti possibili per intervenire nella situazione di emergenza determinata dall'accampamento sul fiume. Sa che esistono le ordinanze? O gli servono solo per gli schiamazzi invece che per l'incolumità pubblica, la salute pubblica, la sicurezza? L'assessore Del Sordi, sottoufficiale della Guardia Forestale - e quindi con tutta probabilità informato di quanto avveniva lungo l'Isonzo -  non ha forse la delega alla Protezione Civile?"
 " Ora Romoli scende in piazza  dimenticandosi che non solo è il sindaco della città ma anche presidente del Consiglio delle autonomie locali. Che credibilità può avere di fronte ai suoi interlocutori regionali  dopo questa sua uscita, che corrisponde ad un'azione politica ma è inidonea al ruolo istituzionale che ricopre. Queste cose andavano bene negli anni 60 quando era consigliere comunale del MSI!
Prosegue Cosma: " Alcuni mesi fa il sindaco Romoli, che gestisce il Comune come una società per azioni,  si era persino dichiarato disponibile ad accogliere i richiedenti asilo alla casa di riposo Culot, incassando 35 euro al giorno dallo Stato per ognuno. Poi la sua maggioranza non ha assecondato il suo progetto. Ma evidentemente allora quell'introito era accattivante persino per lui. E la grande preoccupazione per i poveri ed i diseredati di Gorizia cosa produce? "

Gorizia, questione profughi. Topografia e qualità dell'umorismo locale.




Non c'è bisogno di commentare queste vignette, relative alla topografia non ufficiale di Gusti di Frontiera, che stanno andando alla deriva sulle onde di FB. La prima  si intitola Borgo Afghanistan: lo vedete in alto, il più di frontiera dei borghi nella mappa. Ricorda vagamente la nascita delle innumerevoli Little Italy nel mondo.
La seconda, che costituisce la salace risposta alla prima,  annuncia il nuovo borgo in Piazza del Municipio, Facciounkazzistan.
Più sotto l'ultima perla, prezioso lavoro di montaggio fotografico e colta assonanza linguistica.  Ma se fossero stati profughi africani, come se la sarebbero cavata?
























giovedì 25 settembre 2014

Tendopoli richiedenti asilo sotto tiro, mentre la città inneggia alle diversità gastronomiche dei popoli.

Non ce la facciamo proprio ad avere  una visione complessa articolata sui fatti e non sui preconcetti?
La tendopoli di via Brass è uno dei peggiori esercizi di strumentalizzazione ideologica visti a Gorizia. Venerdì e sabato proteste annunciate,  mentre la città festeggia, mangiando e bevendo, la sua personalissima idea di frontiere.

di Martina Luciani

Ormai sulla questione Campo Francesco le posizioni sono manichee e basta,  si intersecano esclusivamente sulla base di reciproche accuse e con l'utilizzo di strumenti dialettici talmente abusati che non riesco nemmeno a capirli più.

Posto che in uno Stato di diritto tanto le azioni quanto le omissioni hanno conseguenze soppesabili, non ci resta che mettere in fila gli attori, le rispettive azioni e le omissioni ed etichettarle rispetto le specifiche norme di riferimento.
Fuori dalle azioni tecniche e di stretta logica amministrativa e giuridica, e mentre tra domani, venerdì 26, e sabato 27, sono annunciate manifestazioni e sit in di Forza Italia, Fratelli d'Italia, Lega Nord, Fiamma Tricolore con Forza Nuova e Movimento popolare degli italiani, penso che si debba rispondere a due quesiti fondamentali, tanto per spostare questa canea su un piano di civile e umana dialettica.
Molte persone all'interno delle Istituzioni sapevano del bivacco sulle rive del fiume Isonzo.

Marcia per il clima: noi c'eravamo!

Il cuore verde ha pulsato anche a Gorizia/Nova Gorica

Se anche una goccia serve a riempire un vaso, è grande l'emozione che trasmettono le immagini dell'immensa partecipazione di domenica all'evento organizzato da Avaaz internazione alla quale anche noi, gente di confine, abbiamo partecipato. Immagini che sono sulle prime pagine dei media di tutto il mondo e che hanno rappresentato un chiaro messaggio ai leader globali, proprio mentre arrivavano al vertice d'emergenza sul clima dell'ONU. Il messaggio è arrivato forte e chiaro, ed è stato ribadito. Quasi tutti i relatori e i capi di stato presenti al summit, dal Segretario generale dell'ONU Ban Ki-Moon, al presidente USA Barack Obama e al presidente brasiliano Dilma Roussef, hanno parlato delle nostre marce come della spinta che li sprona ad agire. 
Guarda le immagini dell'evento!

Nora Gregor: stasera, una mostra e una piece teatrale al Teatro di Nova Gorica.

 

Stasera, alle 19, nel foyer  del Teatro Slovensko narodno gledališče di Nova Gorica, inaugurazione della mostra itinerante intitolata "Nora, du bist ein Engel!", curata da Igor Devetak ( autore- coordinatore del volume L'imperfezione della bellezza ) e collegata allo spettacolo "Nora Gregor - skriti kontinent spomina - il continente nascosto della memoria - ein verborgener Kontinent der Erinnerung" , coproduzione teatrale tra Italia, Slovenia e Austria con la regia di Neda R. Bric.

di Martina Luciani

Il progetto di ricerca attorno alla figura di Nora Gregor sta consolidandosi su proporzioni culturali che vanno bel al di là della semplice fascinazione espressa da questo personaggio femminile: dimenticata per decenni è ora ormai resuscitata virtualmente,  trasportata grazie ad un minuzioso lavoro di ricerca e con le ali di una affettuosa analisi critica nell'Olimpo delle figure simboliche dello spaesamento che intrise la civiltà europea  smembrata dalla Prima guerra mondiale e poi precipitata verso il nazismo.

mercoledì 24 settembre 2014

Perchè no il comodato per le sedi delle associazioni di quartiere nei locali del Comune?

Lo chiede il capogruppo del PD in consiglio comunale, Giuseppe Cingolani, dopo che Palazzo de Grazia è stato concesso in comodato all'associazione che ne gestirà le attività: la stessa cosa dovrebbe valere per le associazioni di quartiere relativamente ai locali dove avevano sede le soppresse Circoscrizioni.
Questo il testo della nota.

Assegnazione dei locali comunali: no a due pesi e due misure
Comodato gratuito anche per le Associazioni di Quartiere,come per l'Accademia Musicale.

di Giuseppe Cingolani


Sull'affidamento dei locali comunali alle associazioni non si possono usare due pesi e due misure: se il Comune ha trovato il modo per concedere Palazzo de Grazia in comodato gratuito all'associazione che porterà avanti l'attività della Scuola di Musica, lo stesso dovrebbe valere anche per altre realtà, in primis per le Associazioni di Quartiere, affinché possano utilizzare le sedi delle ex Circoscrizioni senza dover pagare un salasso.
Dopo la scomparsa delle Circoscrizioni, la costituzione delle Associazioni, per garantire un punto di riferimento agli abitanti dei quartieri, rientra tra le priorità che il Comune si è posto, impegnandosi ad elaborare le linee guida e il prototipo di Statuto che le Associazioni dovranno adottare per ottenere il riconoscimento formale. 
Ma nel dicembre 2013 la Giunta ha deliberato le linee d'indirizzo per l'assegnazione dei locali del Comune, stabilendo che le associazioni devono pagare, seppure con agevolazioni dal 30% al 50% sul canone di mercato. In questo modo, però, i costi per le Associazioni di Quartiere sarebbero insostenibili. Ad esempio per i locali di Piuma-San Mauro-Oslavia la nuova associazione di quartiere dovrebbe sborsare ben 15.397,50 € annui, pur beneficiando dell'abbattimento del 50% del canone.

martedì 23 settembre 2014

Rigassificatore di Monfalcone : il Movimento 5 Stelle dice no al progetto Smart Gas


 
In un documento pubblicato stasera, 23 settembre, su FB, il Movimento 5 Stelle Monfalcone - Biasiacheria in MoVimento esprime "ferma contrarietà al progetto Smart Gas, ma evidenziando ancora una volta che la poca lungimiranza della classe politica nazionale, regionale e comunale siano le cause principali per le quali ci troviamo a distanza di 20 anni a dibattere ancora il tema rigassificatore si rigassificatore no. Un investimento economico vent’anni fa nelle rinnovabili anziché nelle fonti fossili, quando la disponibilità di denaro pubblico per altro era maggiore di adesso, avrebbe garantito indipendenza energetica sia per i privati che per le industrie.
Ci troviamo invece nel 2014 in una sorta di dejavù tutto monfalconese, come se il tempo si fosse fermato nel 1996."
Nelle motivazioni si legge, tra l'altro: Abbiamo osservato molto spesso nelle ultime settimane alla reiterazione del concetto che le industrie del FVG per migliorare la loro salute economica avessero bisogno di gas a minor costo. La realtà è invece che le industrie del FVG con un fabbisogno energetico imponente, abbiano bisogno di reperire sul mercato energia a minor costo, non gas."Tutto il testo su questa pagina.
 

 

Arriva o no il decreto di revoca della Via sul progetto del rigassificatore di Zaule?


Lo chiede il parlamentare Aris Prodani (M5S)  ai ministri dell’Ambiente e dello Sviluppo economico, visto che ufficialmente questa struttura non risulta ancora cancellata.  E vuole  sapere anche quale località del Nord Adriatico,  solo genericamente indicata nei documenti comunitari, sarà interessata dal progetto di realizzazione di un rigassificatore.
Prodani nella sua interrogazione ripercorre le ultime tappe della vicenda  dell’impianto di rigassificazione di GNL e approfondisce la questione : nella proposta di regolamento per le reti transeuropee di infrastrutture energetiche è attualmente presente solo il riferimento a una infrastruttura non meglio localizzata nell’Alto Adriatico;  nel sito della GIE (Gas Infrastructure Europe) risulta che l’impianto progettato dalla società Gas Natural per la località Zaule (TS), viene ora indicato da realizzare genericamente nel Nord Adriatico, con inizio della produzione previsto nel 2019;  nel frattempo il 23 luglio 2014 è stata presentata una istanza Via per un nuovo progetto relativo a un terminale di stoccaggio, rigassificazione e distribuzione del GNL nel Golfo di Trieste, a Monfalcone.
Il testo del comunicato stampa e dell’interrogazione parlamentare sul blog di Aris Prodani


M5S sull'accoglienza richiedenti asilo: di fatto è una spesa militare collaterale.

Sulle pagine web del Movimento 5 Stelle di Gradisca d'Isonzo,  attacco al prefetto di Gorizia sulla questione dei richiedenti asilo, critiche  rispetto alla gestione dell'intero territorio che rispetto le sue possibilità di accoglienza è "saturo", il Comune di Gorizia non è presente e il presidente Gherghetta ne occupa il posto lasciato vuoto.
Questo l'incipit delle dichiarazioni di Michele Freschi, Ilaria Del Zovo e Manuela Botteghi. Le trovate per intero qui.


«Recentemente il prefetto di Gorizia Vittorio Zappalorto ha definito l’Isontino inospitale. Quasi allo stesso tempo in Galles, durante il summit della Nato, il governo Renzi – senza attendere l’avvallo del Parlamento – si è impegnato solennemente ad aumentare la spesa militare italiana. L’esecutivo, inoltre, ha assicurato che saranno mantenute le forze militari in Afghanistan e che l’Italia farà parte dei “donatori” che forniranno alla casta dominante a Kabul un sostegno economico di ben 4 miliardi di dollari annui. Nessuno considera però che l’accoglienza dei profughi rappresenta a tutti gli effetti una “spesa militare collaterale”. E su questo fronte deve impegnarsi il governo Renzi anche attraverso il suo prefetto, senza permettersi di giudicare i cittadini dell’Isontino che, anzi, si sono sempre dimostrati rispettosi e comprensivi verso questo tema e questi profughi di guerra».

Residenti in zona Gusti di frontiera: non usate le vostre macchine!

Ma se proprio proprio c'è un'emergenza, telefonate allo 0481 383206, il numero della Polizia urbana, che sull'elenco telefonico non c'è. 

 
 
Comunicato stampa. Sono scattate stamani le operazioni di allestimento dei 349 stand che da giovedì sera animeranno Gusti di Frontiera, la kermesse enogastronomica in programma fino a domenica a Gorizia. Durante le operazioni di allestimento i frontisti potranno regolarmente muovere, con la dovuta cautela, i propri automezzi: la Polizia locale invita viceversa i residenti nelle aree coinvolte dalla festa a non utilizzare gli autoveicoli nelle giornate della manifestazione. In caso di fondate emergenze, i residenti sono invitati a mettersi in contatto con la centrale operativa della Polizia locale, allo 0481-383206.
«L’attività si sta svolgendo regolarmente, come da copione – sottolinea il sindaco e assessore ai Lavori pubblici, Ettore Romoli - secondo il piano organizzativo puntualmente approntato nelle scorse settimane dagli uffici comunali. So che qualcuno tra i residenti ha manifestato il proprio malumore per la chiusura di alcune strade, ma chiedo ai cittadini e in particolare a chi abita all’interno del perimetro della manifestazione di portare pazienza e sopportare qualche piccolo disagio. Gusti di Frontiera ha saputo diventare nel corso degli anni un’iniziativa di riferimento per il Nordest, come ci stanno confermando le migliaia di richieste di informazioni provenienti da fuori regione: è una manifestazione che dà dunque lustro alla nostra città e che, per dimensioni e caratteristiche, necessita di accorgimenti tecnici e logistici,che comportano disagi fino a questo momento peraltro contenutissimi».

lunedì 22 settembre 2014

Se non ci invadono gli alieni, ci invadono i motori...120 mila automezzi in arrivo per Gusti di frontiera

Vertice sulla sicurezza al Lenassi: tutto sotto controllo. Anche  i tassi alcoolemici dei visitatori in partenza dalla capitale del gusto?


di Martina Luciani

Dopo aver  promosso attraverso questo blog  la realizzazione a Gorizia di un collegamento con l'internazionale People's Climate March, non possiamo non far notare, quale esempio pratico di attività umana invasiva dell'ambiente,  il peso  in CO2 dell'annuncio del Comune di Gorizia: 30 mila automezzi al giorno, per quattro giorni.  Oggi pomeriggio vertice sulla sicurezza: tutto sotto controllo, niente ricerca selvaggia di parcheggi in ogni dove, ci sono le aree di sosta con le navette dell'Apt all'opera per i collegamenti. Non una parola sull'opportunità di invitare tutti a tenere bassi i tassi alcoolemici del sangue: ne tengano conto le forze dell'ordine preposte a sottoporre gli automobilisti alla prova del palloncino. Superlavoro in vista. O non è charmant pensare di far cassa anche così? Però ci piacerebbe avere un rendiconto di questo tipo di controlli a fine manifestazione. Riprendiamo dal comunicato:

Che bello, facciamo anche a Gorizia... Meno tasse se lavoro per il Comune!

http://www.cittadinanzattiva.umbria.it/home/?p=10902

Una interessante novità contenuta nel decreto legge "Cantieri" appena approvato dal Governo

di Marilisa Bombi



Sarà veramente la volta buona perché ci si costringa a leggere la Costituzione per scoprire che la sussidiarietà verticale è un principio al quale gli enti locali, Comune in primis, si devono attenere?

La novità viene dall’articolo 24 del decreto legge “Cantieri” licenziato dal Governo lo scorso 12 settembre 2014, n. 133, ed inviato alle camere per la prescritta conversione. Tradotto dal burocratichese, l’articolo in questione, dal titolo esaustivo: “Misure di agevolazione della partecipazione delle comunità locali in materia di tutela e valorizzazione del territorio”. si ispira ad esperienze già presenti in altri ordinamenti (ad esempio Stati Uniti d'America), ove l'ente locale provvede ad assicurare alcuni servizi non delegabili (come il servizio di anagrafe), mentre i cittadini possono provvedere alla cura di altri servizi quali la manutenzione delle strade, la pulizia delle stesse eccetera, in cambio di un minore gravame fiscale sugli stessi soggetti, realizzando in tal modo un risparmio per i cittadini stessi e una correlativa minore spesa pubblica. Si tratta, in sostanza, di una esplicitazione pratica del principio di sussidiarietà orizzontale, che non vuole ribaltare la dinamica delle competenze ma rafforzare le sinergie (spiega l’illustrazione al disegno di legge) e, se del caso, rimediare ad inadempienze contingenti prevenendo contenziosi quali quelli di cui ha recentemente parlato anche la stampa. In particolare, la disposizione in esame prevede che i comuni possano definire, in relazione ad un determinato ambito del proprio territorio, criteri e condizioni per la realizzazione da parte di cittadini, singoli o associati, di interventi di valorizzazione del territorio urbano od extraurbano. A tal fine, l'ente locale può deliberare la concessione di una riduzione ovvero di un'esenzione di tributi locali inerenti alle attività poste in essere dai predetti soggetti. L'esenzione in ogni caso è concessa per un periodo di tempo limitato, per specifici tributi e per attività individuate dai comuni.