lunedì 8 settembre 2014

Tim e Vodafone a caccia di allocchi!



Va disdetto immediatamente il servizio “chiama ora” di Tim (o di Vodafone) perché da luglio è a pagamento


di Marilisa Bombi

Ho deciso di dedicarmi all’allevamento di piccioni viaggiatori, non solo perché mi sto accorgendo che siamo tutti un po’ drogati da un uso eccessivo del cellulare, ma anche perché mi disturba terribilmente il fatto di dover costantemente controllare il credito residuo, al fine di verificare che non mi siano stati addebitati costi per servizi non richiesti. Ieri l’amara scoperta. Veniamo al dunque: chi legge i messaggi promozionali che TIM o Telecom (ma ovviamente si può fare di tutta un’erba un fascio) inviano via sms? Praticamente nessuno …. O quasi. E su questo fatto le compagnie di telefonia ci sguazzano. Perché moltiplicare 1.90 euro per tutti i possessori di scheda TIM viene fuori un bel gruzzoletto.
A giugno i clienti TIM ma anche Vodafone dovrebbero aver ricevuto un sms di questo tipo: “Tim rinnova i servizi LoSai e ChiamaOra, di avviso chiamate perse e disponibilità dei contatti, a soli 1,90 ogni 4 mesi. Disattivazione gratis 40920”. Ed è quello che prontamente ho fatto nel cellulare e nel tablet ed ho fatto fare ai miei amici. “Gli operatori – spiegava Repubblica già il 21 luglio scorso - stanno avvisando gli utenti di queste modifiche - come di norma - ma alcune associazioni dei consumatori sono comunque decise a dare battaglia. Codacons ha denunciato i due operatori all'Agcom. "È assurdo che due società decidano in contemporanea di trasformare a pagamento servizi fino ad ora gratuiti", commenta il Presidente Codacons, Carlo Rienzi. "Non vorremmo che i gestori telefonici, con questa mossa, intendano recuperare i minori costi del roaming a carico degli utenti italiani, dimezzati a partire dall'1 luglio. Presenteremo oggi stesso un esposto all'Autorità per le comunicazioni, affinché faccia chiarezza su tale vicenda". Battagliera anche Federconsumatori: " i due gestori se la stanno prendendo molto comoda nell'informare i propri clienti della prossima novità. E coloro che hanno attivato  questi servizi sulla propria linea corrono il rischio di ritrovarsi addebitati dei costi che non sospettavano di dover sostenere".

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