Il comitato #noBiomasseGO: il muro di silenzio del Comune è a
dir poco offensivo. Aperto un conto corrente alla CRA LUCINICO FARRA E CAPRIVA per raccogliere fondi e finanziare le future attività.
Il comunicato stampa.
"Il comitato #noBiomasseGO
fa sapere che il Comune di Gorizia sulla questione delle Centrali a
biomasse autorizzate dalla Provincia si nasconde dietro un muro di silenzio a
dir poco offensivo: questione che per noi cittadini si è appena aperta e che si
rivela, dallo studio degli atti richiesti, via via sempre più complessa
nell’intrecciarsi di elementi progettuali, pareri, dichiarazioni, date,
procedimenti amministrativi e delibere.
Tacciono intanto i
consiglieri comunali (dei quali però confidiamo un ripensamento) sulla nostra
richiesta di convocare un consiglio comunale straordinario per discutere e
votare il ricorso al TAR da parte del Comune la cui contrarietà alla centrale a
biomasse Nord è stata completamente disattesa dalla Provincia di Gorizia.
Tace il Sindaco che, ad un mese dalla richieste, non ha risposto né sull'istanza di monitoraggio dell'aria né sull'accesso agli atti relativi alla variante 36 del 2012: quella che, di fatto, ha aperto la strada ad impianti industriali in mezzo alle case dei quartieri Sant'Andrea, Sant'Anna e Campagnuzza, in spregio ai diritti fondamentali delle persone che vi abitano.
Tace il Sindaco che, ad un mese dalla richieste, non ha risposto né sull'istanza di monitoraggio dell'aria né sull'accesso agli atti relativi alla variante 36 del 2012: quella che, di fatto, ha aperto la strada ad impianti industriali in mezzo alle case dei quartieri Sant'Andrea, Sant'Anna e Campagnuzza, in spregio ai diritti fondamentali delle persone che vi abitano.
A proposito di questa
variante, ormai famosa ma avvolta nel mistero, il comitato di cittadini vuole andare
a fondo e conoscerne tutti gli aspetti formali e sostanziali che l'hanno
caratterizzata. Per quali ragioni “strategiche” è stato autorizzato il cambio
della destinazione urbanistica di quella zona di via Trieste? Perchè non sono
stati informati e coinvolti i cittadini, almeno i residenti dei quartieri
interessati?
Quali furono le
risultanze del lavoro della commissione edilizia su una questione così
importante?
Perchè tale variante
non fu assoggetta alla procedura della VAS (Valutazione Ambientale Strategica,
prevista nei casi in cui una variante comporti un certo impatto ambientale e
implicante valutazioni tecniche scientifiche più approfondite nonché il
coinvolgimento dei portatori di interesse)?
A questo punto se il
Comune continuerà a tacere, non potremo
far altro che rivolgerci all'autorità giudiziaria, chiamata, come sempre più
spesso accade in Italia, a sostituirsi alle funzioni degli enti locali che non sembrano avere molta cura dei cittadini,
della loro salute, della loro dignità di persone, dei loro legittimi interessi
.Attendiamo dunque
notizie dal Sindaco e dal Consiglio comunale nella speranza che si desti in
loro l'attenzione e la preoccupazione per noi cittadini - persone prima che
elettori ! - , anche se manca ancora un anno e mezzo alle prossime elezioni
comunali.
Intanto il comitato continua la sua attività
autofinanziandosi. A tal proposito informiamo, per chi volesse sostenerci, che
abbimao aperto un conto presso la CRA LUCINICO FARRA E CAPRIVA SC CC-CRA
LUCINICO FARRA E CAPRIVA le cui
coordinate IBAN sono IT 78 F 08622 64570 001001286520: ogni contributo per la
causa è preziosissimo!"
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