Pubblichiamo l'intervento di Giuseppe Cingolani (PD) sulla questione della tariffa rifiuti, nota dolente dei bilanci familiari e in senso generale una delle peggiori esperienze italiane. Nel passaggio da tassa a tariffa, il problema di correlare, utente per utente, la quantità di rifiuto prodotta al corrispettivo richiesto per il servizio, appare sostanzialmente irrisolto: metri quadrati e persone, sono questi gli elementi della determinazione della tariffa, rapportati ad una media teorica di rifiuti prodotti. A quando l'applicazione del principio "Chi inquina paga" anche a Gorizia, unico effettivo incentivo alla riduzione delle quantità di rifiuti non riciclabili e alla differenziata?
Pagare una tariffa in base alla quantità di rifiuti effettivamente prodotti: è il sistema della “tariffa puntuale”, il migliore che esista, per la sua equità e perché sollecita a ridurre la produzione dei rifiuti, abbattendo i costi per i cittadini e i danni ambientali. È un metodo già utilizzato in molti Comuni italiani, e anche a Gorizia si possono fare dei passi concreti.
Già due Comuni isontini si sono mossi in questo senso: a Mariano da dicembre, e a Turriaco da giugno, è in atto una sperimentazione per cui agli utenti viene distribuito un sacco o un bidoncino con un codice a barre per il rifiuto secco residuo, cioè quello indifferenziato che finisce all'inceneritore. Il codice viene registrato con un lettore ottico al momento della raccolta da parte degli operatori, e così oggi è possibile quantificare i volumi di rifiuti non riciclabili prodotti da ciascuna utenza.
La nostra proposta è di avviare anche a Gorizia la
sperimentazione in atto a Mariano e Turriaco, iniziando da qualche quartiere
maggiormente circoscrivibile, con due obiettivi: accelerare il processo che
porterà all'introduzione della tariffa puntuale, e diminuire la quantità di
rifiuti non riciclabili prodotti, con beneficio immediato per le tasche dei
goriziani. Ricordiamo che a Gorizia il rifiuto urbano indifferenziato raccolto
nel 2014 è stato di circa 5.870 tonnellate, con un costo solo di incenerimento
che si aggira sui 730mila euro.
È importante sottolineare che il passaggio dalla tassa alla
tariffa sui rifiuti mirava proprio a far pagare agli utenti esattamente per
quanto usufruiscono del servizio. Solo il metodo della tariffa puntuale
realizza in pieno questo criterio, mentre il sistema in atto anche a Gorizia,
per cui la tariffa dipende dall'ampiezza della superficie occupata (e dai
componenti della famiglia per le utenze domestiche) assomiglia ancora troppo ad
una tassa patrimoniale.
Giuseppe Cingolani, capogruppo del Pd di Gorizia
1 commento:
per i condomini con bottino in comune non funziona..la gente butterà di tutto, come già succede e fregandosene del sacco
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