lunedì 23 marzo 2015

Canapa industriale anche in Friuli Venezia Giulia: presentata una proposta di legge del M5S

Il MoVimento 5 Stelle ha presentato in Consiglio regionale  la proposta di legge diretta a realizzare una filiera della canapa industriale nel Friuli Venezia Giulia. Il comunicato stampa.
La foto è tratta dal sito www.canapaindustriale.it, in particolare dalla notizia del convegno " Dalla tradizione all'innovazione:la canapa", il prossimo 25 marzo, a Monza, nel corso del quale saranno presentati gli studi del CNR: due progetti scientifici, uno sui diversi prodotti che si possono ottenere dalla pianta, l'altro sulla valenza della canapa nella biodiversità ambientale.



«A differenza della “indica”, canapa considerata sostanza stupefacente e riconosciuta a livello internazionale per i suoi effetti terapeutici, la “sativa”, con un contenuto molto basso di Thc, viene utilizzata in diversi settori e la sua coltivazione non è proibita - spiega Ilaria Dal Zovo, prima firmataria della proposta.
"Oggi ogni parte della pianta di canapa Sativa può essere usata in vari settori: nell’agroalimentare, nell’edilizio e industriale (mattoni, pannelli isolanti termo/acustici, intonaci, malte) e nel manifatturiero (tessile, carta). Un mondo di applicazioni che sta rendendo la coltivazione della canapa allettante per un nuovo mercato che si sta allargando sempre più anche grazie ad un’economia “green”, che prevede l’uso di materie biologiche ed ecosostenibili per alimentare le nuove tecnologie industriali».


«In passato la coltivazione di canapa era estesa proprio per la sua versatilità. Essa fornisce, infatti, da millenni un’ottima fibra tessile. Ricordiamo che importanti paesi produttori sono Cina, Corea del Nord, Ungheria, ex Jugoslavia, Romania, Polonia, Francia e Italia – sottolinea la consigliera regionale pentastellata -. Per centinaia di anni, fino alla seconda metà del Novecento è stata, inoltre, utilizzata anche per la produzione di carta».
«La canapa “sativa” può essere utilizzata anche per bonificare terreni inquinati: queste piante fungono infatti da pompe di calore, assorbono dal terreno metalli pesanti e li stoccano nella foglia e nel fusto. Potrebbe essere questo un modo per riutilizzare i terreni inquinati. Anche in questo caso la pianta non andrebbe buttata ma riutilizzata nell’edilizia o nella produzione di olio industriale. Si potrebbero quindi – prosegue Dal Zovo - bonificare i terreni inquinati e allo stesso tempo produrre fonti di materie prime alternative».
«In altre regioni italiane tutto questo è già realizzabile. Rendiamo anche il Fvg una regione sostenibile e apriamo a questo tipo di filiera che può rappresentare un’alternativa valida alle colture tradizionali e un rilancio per una parte dell’agricoltura. Per questo il nostro motto è "piantiamola". Ora - conclude la portavoce M5S – chiediamo ai cittadini di contribuire direttamente alla stesura della nostra proposta di legge».
Il testo resterà disponibile sul blog di Beppe Grillo per 60 giorni per consentire a tutti di intervenire con eventuali modifiche.

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