Il coordinamento locale di STOP TTIP ha inviato all'europarlamentare eletta in Friuli Venezia Giulia Isabella De Monte una lettera firmata dai cittadini che condividono la battaglia contro l'Accordo transatlantico Usa - UE di liberalizzazione degli scambi e degli investimenti. Il testo sottoscritto.
All’
europarlamentare
avv. Isabella De Monte
isabella.demonte@europarl.europa.eu
Gorizia, 17
ottobre 2015. COORDINAMENTO STOP TTIP GORIZIA. FACCIA LA COSA GIUSTA: FERMI IL TTIPavv. Isabella De Monte
isabella.demonte@europarl.europa.eu
Il Trattato
transatlantico Usa-Ue di liberalizzazione degli scambi e degli
investimenti è un accordo poco
trasparente, che alimenta troppe preoccupazioni circa un drastico e
irreversibile abbassamento degli standard di qualità della vita e del processo
democratico, in Europa e in Italia come negli Usa.
Il Coordinamento STOP TTIP Gorizia le trasmette l’appello di cittadini che rappresentano molteplici interessi : la tutela dell’ambiente, la salute, i diritti civili, l’agricoltura, i diritti dei consumatori e la tutela degli standard alimentari e agricoli, il benessere animale, gli standard sociali e del lavoro, i diritti dei lavoratori, i diritti dei migranti, la lotta alla disoccupazione, le istanze dei giovani e delle donne, lo sviluppo, l’accesso pubblico all’informazione e i diritti digitali, i servizi pubblici di base inclusa l’istruzione, l’etica dei sistemi finanziari.
Le chiediamo di agire affinchè il Parlamento Europeo respinga qualunque accordo commerciale o sugli investimenti che non sia al servizio dell’interesse pubblico e che minacci importanti diritti conquistati in un lungo processo di lotta democratica in UE, USA e nel resto del mondo.
La sollecitiamo a fare tutto ciò che è in suo potere per garantire:
TRASPARENZA , relativamente a tutti i documenti relativi ai negoziati TTIP, incluse le bozze dei testi consolidati, devono essere resi pubblici per permettere un dibattito pubblico aperto e un esame critico sul TTIP;
PROCESSO DEMOCRATICO , affinchè i testi negoziali e il relativo dibattito siano condivisi con il Parlamento Europeo e i parlamenti nazionali, con le organizzazioni della società civile, i sindacati e i gruppi portatori dei diversi interessi.
NO ALL’ISDS, perché qualunque disposizione che includa meccanismi di risoluzione di controversie investitore-stato (Investor State Dispute Settlement – ISDS) deve essere tenuta fuori per sempre dai negoziati né possano essere inclusi altri meccanismi (introdotti indirettamente attraverso accordi commerciali preesistenti o successivi) che garantiscano privilegi agli investitori esteri.
NO AD UN CONSIGLIO DI COOPERAZIONE NORMATIVA (regulatory cooperation council),
perchè tutti i meccanismi di regolamentazione devono essere interamente nelle
mani di organismi e processi controllati democraticamente.Il Coordinamento STOP TTIP Gorizia le trasmette l’appello di cittadini che rappresentano molteplici interessi : la tutela dell’ambiente, la salute, i diritti civili, l’agricoltura, i diritti dei consumatori e la tutela degli standard alimentari e agricoli, il benessere animale, gli standard sociali e del lavoro, i diritti dei lavoratori, i diritti dei migranti, la lotta alla disoccupazione, le istanze dei giovani e delle donne, lo sviluppo, l’accesso pubblico all’informazione e i diritti digitali, i servizi pubblici di base inclusa l’istruzione, l’etica dei sistemi finanziari.
Le chiediamo di agire affinchè il Parlamento Europeo respinga qualunque accordo commerciale o sugli investimenti che non sia al servizio dell’interesse pubblico e che minacci importanti diritti conquistati in un lungo processo di lotta democratica in UE, USA e nel resto del mondo.
La sollecitiamo a fare tutto ciò che è in suo potere per garantire:
TRASPARENZA , relativamente a tutti i documenti relativi ai negoziati TTIP, incluse le bozze dei testi consolidati, devono essere resi pubblici per permettere un dibattito pubblico aperto e un esame critico sul TTIP;
PROCESSO DEMOCRATICO , affinchè i testi negoziali e il relativo dibattito siano condivisi con il Parlamento Europeo e i parlamenti nazionali, con le organizzazioni della società civile, i sindacati e i gruppi portatori dei diversi interessi.
NO ALL’ISDS, perché qualunque disposizione che includa meccanismi di risoluzione di controversie investitore-stato (Investor State Dispute Settlement – ISDS) deve essere tenuta fuori per sempre dai negoziati né possano essere inclusi altri meccanismi (introdotti indirettamente attraverso accordi commerciali preesistenti o successivi) che garantiscano privilegi agli investitori esteri.
NO ALLA DEREGOLAMENTAZIONE DI STANDARD DI SALVAGUARDIA E AL SERVIZIO DEL PUBBLICO INTERESSE, perché gli standard UE devono essere rispettati , e non “armonizzati” al ribasso al livello del minimo comun denominatore. Essi comprendono gli standard sociali e lavorativi, la tutela dei consumatori e della salute, la cura dell’ambiente inclusa la rigenerazione delle nostre risorse naturali, il benessere animale, gli standard di sicurezza alimentare e le pratiche agricole ambientalmente sostenibili, accesso all’informazione ed etichettatura, cultura e medicina, regolamentazione del mercato finanziario così come la protezione dei dati, la neutralità della rete e altri diritti digitali. Il mutuo riconoscimento non è accettabile quando compromette standard concordati democraticamente o forti salvaguardie. Il principio di precauzione va applicato estesamente.
NO A UN’ULTERIORI DEREGOLAMENTAZIONE E PRIVATIZZAZIONE DEI SERVIZI PUBBLICI. Chiediamo un accesso garantito ad un’istruzione di qualità, assistenza sanitaria e altri servizi pubblici e il diritto a scegliere di promuovere appalti pubblici governativi per beni e servizi che sostengano il lavoro e l’economia locali, le risorse locali, l’imprenditorialità sociale, economie sostenibili, la considerazione per gli aspetti sociali e al servizio del pubblico interesse.
PROMOZIONE
DI PRATICHE AGRICOLE SOSTENIBILI PER
L’AMBIENTE e tutela dell’agricoltura locale a conduzione familiare.
TUTELA DA
PARTE DELLE AUTORITA’ PUBBLICHE : Le autorità pubbliche devono mantenere il potere
politico e le strutture necessarie per proteggere certi settori sensibili e
salvaguardare standard importanti per la qualità della vita. Standard
lavorativi ed ambientali concordati a livello internazionale devono essere
rispettati e fatti applicare, le violazioni sanzionate.
NO A RESTRIZIONI SUGLI STANDARD INTERNAZIONALI ED EUROPEI SUI DIRITTI UMANI. Le poche informazioni comunicate – o fatte trapelare – sui negoziati TTIP fanno fortemente temere che le nostre richieste non si riflettano nell’approccio tenuto dall’UE.
NO A RESTRIZIONI SUGLI STANDARD INTERNAZIONALI ED EUROPEI SUI DIRITTI UMANI. Le poche informazioni comunicate – o fatte trapelare – sui negoziati TTIP fanno fortemente temere che le nostre richieste non si riflettano nell’approccio tenuto dall’UE.
Le chiediamo di rendere pubblica la sua posizione
su tutti questi punti e di tenere informati i cittadini, le associazioni, i
sindacati, i comitati locali e i coordinamenti nazionali della Campagna Stop
TTIP.
In attesa di
un cortese riscontro, distinti saluti
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