mercoledì 28 ottobre 2015

STOP TTIP GORIZIA scrive all'europarlamentare Isabella De Monte

Il coordinamento locale di STOP TTIP ha inviato all'europarlamentare eletta in Friuli Venezia Giulia Isabella De Monte una lettera firmata dai cittadini che condividono la battaglia contro l'Accordo transatlantico Usa - UE di liberalizzazione degli scambi e degli investimenti. Il testo sottoscritto.



All’ europarlamentare
avv. Isabella De Monte
isabella.demonte@europarl.europa.eu


Gorizia, 17 ottobre 2015. COORDINAMENTO STOP TTIP GORIZIA. FACCIA LA COSA GIUSTA: FERMI IL TTIP

Il Trattato transatlantico Usa-Ue di liberalizzazione degli scambi e degli investimenti  è un accordo poco trasparente, che alimenta troppe preoccupazioni circa un drastico e irreversibile abbassamento degli standard di qualità della vita e del processo democratico, in Europa e in Italia come negli Usa.
Il Coordinamento STOP TTIP Gorizia le trasmette l’appello  di cittadini che rappresentano molteplici interessi : la tutela dell’ambiente, la salute, i diritti civili, l’agricoltura, i diritti dei consumatori e la tutela degli standard alimentari e agricoli, il benessere animale, gli standard sociali e del lavoro, i diritti dei lavoratori, i diritti dei migranti, la lotta alla disoccupazione, le istanze dei giovani e delle donne, lo sviluppo, l’accesso pubblico all’informazione e i diritti digitali, i servizi pubblici di base inclusa l’istruzione, l’etica dei sistemi finanziari.
Le chiediamo di agire affinchè il Parlamento Europeo respinga qualunque accordo commerciale o sugli investimenti che non sia al servizio dell’interesse pubblico e che minacci importanti diritti conquistati in un lungo processo di lotta democratica in UE, USA e nel resto del mondo.
La sollecitiamo a fare tutto ciò che è in suo potere per garantire:
TRASPARENZA , relativamente a tutti i documenti relativi ai negoziati TTIP, incluse le bozze dei testi consolidati, devono essere resi pubblici per permettere un dibattito pubblico aperto e un esame critico sul TTIP;
PROCESSO DEMOCRATICO , affinchè  i testi negoziali e il relativo dibattito siano condivisi con il Parlamento Europeo e  i parlamenti nazionali, con le organizzazioni della società civile, i sindacati e i gruppi portatori dei diversi interessi.
NO ALL’ISDS, perché  qualunque disposizione che includa meccanismi di risoluzione di controversie investitore-stato (Investor State Dispute Settlement – ISDS) deve essere tenuta fuori per sempre dai negoziati né possano essere inclusi altri meccanismi (introdotti indirettamente attraverso accordi commerciali preesistenti o successivi) che garantiscano privilegi agli investitori esteri.
NO AD UN CONSIGLIO DI COOPERAZIONE NORMATIVA (regulatory cooperation council), perchè tutti i meccanismi di regolamentazione devono essere interamente nelle mani di organismi e processi controllati democraticamente.
NO ALLA DEREGOLAMENTAZIONE DI STANDARD DI SALVAGUARDIA E AL SERVIZIO DEL PUBBLICO INTERESSE, perché gli standard UE devono essere rispettati , e non “armonizzati” al ribasso al livello del minimo comun denominatore. Essi comprendono gli standard sociali e lavorativi, la tutela dei consumatori e della salute, la cura dell’ambiente inclusa la rigenerazione delle nostre risorse naturali, il benessere animale, gli standard di sicurezza alimentare e le pratiche agricole ambientalmente sostenibili, accesso all’informazione ed etichettatura, cultura e medicina, regolamentazione del mercato finanziario così come la protezione dei dati, la neutralità della rete e altri diritti digitali. Il mutuo riconoscimento non è accettabile quando compromette standard concordati democraticamente o forti salvaguardie. Il principio di precauzione va applicato estesamente.
NO A UN’ULTERIORI DEREGOLAMENTAZIONE E PRIVATIZZAZIONE DEI SERVIZI PUBBLICI. Chiediamo un accesso garantito ad un’istruzione di qualità, assistenza sanitaria e altri servizi pubblici e il diritto a scegliere di promuovere appalti pubblici governativi per beni e servizi che sostengano il lavoro e l’economia locali, le risorse locali, l’imprenditorialità sociale, economie sostenibili, la considerazione per gli aspetti sociali e al servizio del pubblico interesse.

PROMOZIONE DI PRATICHE AGRICOLE  SOSTENIBILI PER L’AMBIENTE e tutela dell’agricoltura locale a conduzione familiare.
TUTELA DA PARTE DELLE AUTORITA’ PUBBLICHE : Le autorità pubbliche devono mantenere il potere politico e le strutture necessarie per proteggere certi settori sensibili e salvaguardare standard importanti per la qualità della vita. Standard lavorativi ed ambientali concordati a livello internazionale devono essere rispettati e fatti applicare, le violazioni sanzionate.
NO A RESTRIZIONI SUGLI STANDARD INTERNAZIONALI ED EUROPEI SUI DIRITTI UMANI. Le poche informazioni comunicate – o fatte trapelare – sui negoziati TTIP fanno fortemente temere che le nostre richieste non si riflettano nell’approccio tenuto dall’UE.
Le  chiediamo di rendere pubblica la sua posizione su tutti questi punti e di tenere informati i cittadini, le associazioni, i sindacati, i comitati locali e i coordinamenti nazionali della Campagna Stop TTIP.
In attesa di un cortese riscontro, distinti saluti



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