sabato 10 maggio 2014

La vocazione turistica del comune di Gorizia



..... leggendo il bilancio del Comune.


di Stefano Cosolo
 
A leggere la relazione dei revisori dei conti al rendiconto per l’Esercizio contabile 2013 del Comune di Gorizia salta all’occhio la tabella relativa alle spese in conto capitale. Queste spese, definite anche spese di investimento, contengono tutti quegli interventi deliberati nel corso dell’esercizio (per esempio interventi sul patrimonio, per costruzioni, acquisti, ecc.) che, tra le altre cose, dovrebbero costituire l'utilizzo delle risorse finanziarie derivanti dalle entrate fiscali per implementare il capitale produttivo della comunità, cioè di Gorizia.  Il dato che sbalordisce è lo zero corrispondente alle voci “Cultura e beni culturali”, “Turismo” e “Servizi produttivi”. Curioso anche lo zero alla voce “Giustizia” considerata la nota situazione dell’edificio del Tribunale.  Ma è lo zero investimenti per il turismo che, francamente lascia perplessi in una città che da un lato vive molto pesantemente l'attuale crisi non solo economica ma anche culturale e, dall'altro, ha in sè un patrimonio storico e naturale straordinario per cui  dovrebbe puntare proprio sul turismo per il proprio rilancio e la sua sopravvivenza. E allora ci chiediamo perché non investire sulle risorse naturali, in primis l’Isonzo, risorsa naturalistica e storica eccezionale: esistono dei  progetti per sviluppare dei camminamenti lungo  le sponde del fiume, piste ciclabili, punti di osservazione scientifica, o addirittura per la creazione di un museo storico-naturale? E, ancora, perché non investire sulla riqualificazione delle aree confinarie con progetti urbanistici transfrontalieri? E il museo del complesso Santa Chiara? Perchè non investire  su strutture ricettive come gli ostelli, con annessi pacchetti turistici  a costi ridotti e comprensivi di musei, escursioni organizzate, ecc.?  Insomma al posto dello zero avremmo voluto leggere qualche piccola cifra anche solo per pubblicizzare Gorizia e le sue risorse attraverso manifesti (magari da affiggere in posti come l’aereoporto di Ronchi dei Legionari!), depliant e info point aperti la domenica.

Stefano Cosolo è presidente dell'Associazione "Essere cittadini"

1 commento:

Unknown ha detto...

Sono assolutamente daccordo con quanto da te scritto