venerdì 23 maggio 2014

Assetto guerriglia tra vecchie e nuove tasse: gli agguati fiscali che ci tolgono la dignità di cittadini.

Informazioni martellanti e contradditorie sulle nuove scadenze fiscali, in una ridda di cifre e date. Per gestire un bilancio familiare, se pure ancora esiste, ci vogliono doti da equilibrista e nervi d'acciaio. E niente shopping, ovviamente.


di Martina Luciani



Assoluta mancanza di rispetto per i cittadini contribuenti. Che sono solo entità pagatrici, oggetto di manipolazioni e vittime dell’incubo da cui questo paese non riesce a svegliarsi.  Questo è quanto.
Nella ridda di  informazioni relative alle varie imposizioni tributarie, degli affanni  legislativi e amministrativi per tenere a freno il fallimento italiano, nessuno tiene conto di una cosa: che noi, quelli che sborsano, vorremmo saperlo con adeguato anticipo, e con certezza, quanto e quando dovremo pagare. I soldi ci vengono chiesti, ma chi lo fa immagina che ce li abbiamo?
Perché oltre a tappare le falle dello Stato e a mantenere caste e privilegi, dovremmo anche pagare le bollette ( luce, acqua, gas, telefono, televisione), gli affitti,  mettere gli apparecchi ortodontici ai figli, fare la spesa di cibo sano e variato, pagare assicurazioni, comperare  libri scolastici e pagare tasse universitarie,  le tasse di proprietà e RCA sulle automobili , passo carraio, spese di condominio, revisioni  obbligatorie autovetture, controlli caldaie, fare gli indispensabili regali di compleanno e di Natale alle persone più care. Escludo da questo elenco acquisto di indumenti e scarpe, libri, cinema, teatro e ristorante ( vabbè, pizzeria) , visite specialistiche e ticket sanitari, fondi per imprevisti, guasti domestici, e soprattutto vacanze e viaggi di studio.
Chi deve gestire un bilancio familiare è all’esasperazione. Quando invece non è alla disperazione. Giustificato, nell'umile quotidiano di tutti noi, il fatto che sia del tutto residuale l'attenzione per i temi elettorali in vista del 25 maggio, o la partecipazione alle grandi questioni civili e ambientali.
 Trattare i contribuenti a questo modo è incivile e becero. E chi lo fa sta perdendo ogni possibile autorevolezza e credibilità.

Nessun commento: