La senatrice Laura Fasiolo, il giorno in cui avrebbe dovuto essere depositata l'annunciata interrogazione, ha ricevuto personalmente la dichiarazione di Eni che vuol fare chiarezza sulle esorbitanti bollette inviate agli utenti goriziani. Ma l'azione ispettiva è solo sospesa, proseguirà se i fatti che seguiranno non confermassero l'impegno assunto.
Una nota di Laura Fasiolo ricapitola la situazione. " Nei giorni scorsi avevo con chiarezza espresso, attraverso mie dichiarazioni rilasciate alla stampa, la mia volontà di interessare con lo strumento dell'interrogazione parlamentare i Ministri dell'Economia e delle Finanze e dello Sviluppo economico circa la necessità di appurare la situazione che si sta verificando a Gorizia e nell'Isontino a seguito dell'invio da parte di ENI di bollette con importi calcolati su consumi stimati e non sui consumi reali degli utenti interessati. A mio avviso siamo di fronte ad una anomalia che non ha riscontro in altre parti d'Italia e che richiede un'azione immediata a tutela dei consumatori."
"Oggi, giorno in cui avrei depositato la mia interrogazione a riguardo prosegue la nota - ho avuto un colloquio con il vice presidente dell'area clienti di Eni, Dott. Roberto Zucca, dal quale ho avuto piena conferma che Eni si rende disponibile ad approfondire e risolvere i casi di fatturazione gas con consumi stimati elevati, ribadendo la volontà di fare chiarezza su quanto da me è stato segnalato."
" Ho accolto con grande soddisfazione il riscontro alla mia azione di richiesta di trasparenza e collaborazione, intendo confermare la mia completa disposizione nei confronti dei cittadini che si ritengono vittima delle bollette pazze di Eni gas e confermo che continuerò a monitorare l'attuazione degli impegni assunti con me da Eni, in nome e per conto dei cittadini di cui sono orgogliosa rappresentate nel Senato della Repubblica. Valuterò, alla prova dei fatti, l'opportunità di riprendere il percorso di una azione ispettiva".
Fa piacere che Eni dimostri buone intenzioni e volontà di efficienza: che finora non abbia brillato in questo senso è provato dal fatto che una significativa quantità di bollette calcolate sulla base di consumi "virtuali" sono state emesse il 9 febbraio mentre la lettura dei contatori è stata effettuata il 2 febbraio. Il tempo per evitare l'addebito di consumi esorbitanti dunque c'era.
"Oggi, giorno in cui avrei depositato la mia interrogazione a riguardo prosegue la nota - ho avuto un colloquio con il vice presidente dell'area clienti di Eni, Dott. Roberto Zucca, dal quale ho avuto piena conferma che Eni si rende disponibile ad approfondire e risolvere i casi di fatturazione gas con consumi stimati elevati, ribadendo la volontà di fare chiarezza su quanto da me è stato segnalato."
" Ho accolto con grande soddisfazione il riscontro alla mia azione di richiesta di trasparenza e collaborazione, intendo confermare la mia completa disposizione nei confronti dei cittadini che si ritengono vittima delle bollette pazze di Eni gas e confermo che continuerò a monitorare l'attuazione degli impegni assunti con me da Eni, in nome e per conto dei cittadini di cui sono orgogliosa rappresentate nel Senato della Repubblica. Valuterò, alla prova dei fatti, l'opportunità di riprendere il percorso di una azione ispettiva".
Fa piacere che Eni dimostri buone intenzioni e volontà di efficienza: che finora non abbia brillato in questo senso è provato dal fatto che una significativa quantità di bollette calcolate sulla base di consumi "virtuali" sono state emesse il 9 febbraio mentre la lettura dei contatori è stata effettuata il 2 febbraio. Il tempo per evitare l'addebito di consumi esorbitanti dunque c'era.
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