Gorizia si unisce alla protesta delle autonomie locali e dei comitati per l'acqua bene comune nei confronti della proposta di legge regionale 135, in discussione in consiglio regionale fra oggi e domani. Il silenzio dei media ufficiali è assoluto, l'appello dei sindaci, degli amministratori, dei gruppi di cittadini non rientra nell'elenco degli argomenti del giorno delle grandi redazioni. Passiamo al mailbombing.
di Martina Luciani
Invitiamo i lettori che condividano i propositi espressi dal comunicato stampa di H2GO a farne copia/incolla e ad inviarlo agli indirizzi email dei consiglieri della Regione Friuli Venezia Giulia: Perché noi, i firmatari che al referendum per la gestione dell'acqua hanno votato per il servizio pubblico e sottratto ai meccanismi del profitto, noi ci siamo ancora. Nell'elenco lasciamo gli indirizzi dei consiglieri del M5S, gli unici, a onor del vero, ad essersi opposti nell'iter legislativo regionale, ad aver tentato un dibattito sull'impianto normativo della 135, in modo che verifichino l'adesione dei cittadini a questo appello.
Tutti dunque riceveranno testimonianza e sollecitazione da parte di quanti fanno propria non solo la convinzione che la gestione efficiente del servizio idrico va tenuta fuori dalle logiche accentratrici e di mercato ma anche quella che i territori e le autonomie locali vanno coinvolte nelle azioni di governo e va corretto l' insopportabile stile di governo della "democrazia apparente".
Questo il testo che invitiamo a spedire.
ACQUA BENE PUBBLICO. A GORIZIA LA CAMPAGNA H2GO CONTRO LA
LEGGE REGIONALE 135 E A SOSTEGNO DELLA LEGGE NAZIONALE SULL’ACQUA PUBBLICA.
Con la Campagna H2GO, un gruppo di comitati e associazioni politiche di Gorizia e
provincia si collega all’azione promossa
dal Comitato referendario FVG - Acqua
bene comune, dal Cordicom FVG, dal Forum
per i beni comuni e da sindaci e amministratori della regione ;
prende posizione
sulla proposta di legge n.135 della Regione FVG e sul disegno di legge
nazionale per la ripubblicizzazione dell’acqua, in discussione in commissione
Ambiente a Montecitorio;
riafferma il principio per cui anche Gorizia al referendum
sull’acqua del 2011 ha scelto la gestione pubblica e al di fuori dalle regole
del mercato e della concorrenza.
La legge regionale, che va in consiglio regionale il 16 e 17
marzo, è criticata ed osteggiata relativamente alla partecipazione della
società civile ed alla democratica condivisione;
ai contenuti che falsano i principi espressi dal referendum
sull’acqua del 2011 e configurano un modello organizzativo accentratore ,
irraggiungibile dalle autonomie locali e sottratto al controllo democratico; alla visione tecnica del servizio idrico integrato, che
prescinde dalla considerazione dei bacini idrografici, non dispone di
un’adeguata rilevazione delle risorse idriche e del Ciclo idrico
integrato, formula norme gestionali
senza tener conto delle fisionomie morfologiche dei territori e delle esigenze
delle comunità che vi abitano, non si
fonde con un Piano regionale di tutela delle acque, non regola tutti gli usi
dell’acqua nel loro complesso ( potabile, agricolo, industriale,
idroelettrico).
H2GO chiede AI CONSIGLIERI REGIONALI eletti dai cittadini di
FERMARE LA PROPOSTA DI LEGGE REGIONALE
N. 135.
Chiede inoltre ai partititi politici promotori della legge
di giustificare una iniziativa legislativa incoerente sia rispetto le loro stesse posizioni assunte
in occasione del referendum per l’acqua pubblica sia rispetto la volontà dei
cittadini inequivocabilmente espressa dai
risultati referendari.
Al Comune di Gorizia H2GO
chiede di esprimere e rivendicare nelle sedi opportune la specificità
del bacino idrografico dell’Isonzo e le peculiarità del proprio servizio
idrico, che attinge a pozzi del proprio territorio e che in parte si rifornisce
da sorgenti in territorio sloveno.
In attesa di conoscere i risultati dei lavori consiliari
sulla proposta di legge regionale sul servizio idrico integrato, la Campagna
H2GO preannuncia l’adesione ad
eventuali, già preannunciate, iniziative referendarie che siano proposte in
regione e la realizzazione di iniziative
informative pubbliche sull’iter della proposta di legge nazionale n.2212 per
l’acqua pubblica.
Aderiscono alla Campagna H2GO, che rimane aperta a ulteriori
adesioni, i comitati #nobiomasseGo,
#CampiElettromagnetici-Gorizia#, Comitato Isonzo, l’associazione Essere
Cittadini, il Coordinamento Stop TTIP
Gorizia, il blog Piazza Traunik, il
gruppo locale Go Possibile.
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