A Farra d'Isonzo, Borgo Colmello, venerdì prossimo, incontro con l'artista che utilizza per le opere il fieno
di Marilisa Bombi
“Non sono le mie email, i like sulla mia pagina Facebook o
il pasto veloce della pausa pranzo. Sono le foglie che cadono sulle mie spalle,
l’erba sotto i miei piedi, il vento tra gli alberi, l’acqua tra le rocce, la
terra tra le mie dita. Sono le scelte che faccio”, recita la voce narrante del
video dell’ultima campagna che il Wwf sta diffondendo in questi giorni per
sensibilizzare l’opinione pubblica sull’unica vera ricchezza dell’uomo, ovvero
la Natura. Ed è partendo proprio da questo assioma che le opere di Julia Artico
che espone a Borgo Colmello di Farra d’Isonzo sono più che mai attuali. “Fili
che escono dalla terra: legati insieme legano le nostre idee, offrono un corpo
effimero ma consistente al nostro bisogno di toccare il suolo, abbracciare i
sogni possibili”. Così sono state descritte le sculture di fieno che Julia
Artico realizza da sola o con i ragazzi che partecipano ai suoi laboratori e
che espone in giro per il mondo. E mai affermazione fu più vera. Sculture
emozionanti che non sono soltanto belle di per se, ma riescono a trasmettere l’emozione
di un seme che germoglia, cresce filo d’erba, diventa grande e quindi raccolto diviene
fieno. Ma il suo ciclo vitale non è finito perché continua a vivere in ciò rappresentando
un essere comunque vivente. Il che è un sogno per ciascuno di noi. Ecco, è
questo, come fare ad abbracciare i sogni possibili attraverso il contatto con
la natura e la terra che racconterà Julia Artico, venerdì pomeriggio 21 ottobre,
alle 18, nella Sala vetri del museo di documentazione della civiltà contadina
friulana di Borgo Colmello a Farra d’Isonzo, nell'evento organizzato dal Comune
e l'Associazione AssCulta di Tapogliano. Un’occasione da non perdere per chi ha
voglia di ascoltare anche, come in un antico filò, storie e leggende dei boschi
della nostra regione.
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