mercoledì 4 giugno 2014

Indennità di fine mandato del sindaco Romoli per i sussidi casa: che fine ha fatto?



La promessa di Romoli in campagna elettorale non è stata mantenuta e i Radicali di Gorizia gliela ricordano con una petizione e in conferenza stampa.

“ E’ triste che i cittadini facciano notare al sindaco che non ha mantenuto la sua promessa.”
Lo spiega Michele Migliori, segretario dei Radicali di Gorizia, che quest’oggi, davanti al Comune ha  illustrato alla stampa le ragioni della petizione di iniziativa popolare per chiedere al Sindaco Ettore Romoli di approvare un provvedimento per destinare la somma della sua indennità di fine mandato a favore degli indigenti della citta' di Gorizia e di destinarla ad incrementare il Programma dei sussidi comunali per la casa.
"Già nel maggio 2012, durante la campagna elettorale - afferma Migliori ( nella foto accanto)- il Sindaco Romoli, uscente e candidato, ha condiviso l'iniziativa politica del Radicale Pietro Pipi, assumendo pubblico impegno di non ritirare l'indennità di fine mandato, volta a favorire il suo reinserimento lavorativo, per via della terribile crisi economica. Tuttavia, una volta eletto, non è giunta nessuna risposta alle numerose richieste rivolte al Signor Sindaco, via posta ordinaria e via posta certificata, circa l'impegno dichiarato e registrato, tra l'altro, in un'intervista a Radio Radicale. Così, da diversi mesi, come radicali, stiamo raccogliendo le duecento firme necessarie affinché si possa presentare una petizione di carattere popolare per chiedere chiarimenti a riguardo.”

E la paziente opera è quasi giunta al termine.
“Certamente – prosegue Migliore -  l’indennità di fine mandato ha senso per una persona che ha un’attività artigianale,  un impresa che tralascia per il periodo del suo mandato e che poi deve  far ripartire. Non ha senso per chi percepisce la pensione da parlamentare."
“ Sappiamo bene – conclude Migliore – che  la cifra non possa, di per sé, risolvere i problemi della casa, ma che possa essere un utile contributo reale, tenendo conto che la convivenza civile abbia bisogno di gesti concreti che attestino la dignita' ed utilita' della politica, il rispetto della parola data e la solidarietà verso i bisognosi".  Un bel gesto,  e se l’hai pure promesso, un gesto dovuto.

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