sabato 2 luglio 2016

Banche & banditi, ovvero BANKSTERS, di Mario Gregori, un libro per capire cosa si nasconde dentro i mercati finanziari



Mercoledì  6 luglio, alle ore 18.00, nella Sala Consigliare della Provincia in Corso Italia 55, il Comitato di Accoglienza Culturale presenta il volume BANKSTERS di Mario Gregori, docente di materie economiche all’Università di Udine, uscito con i tipi di Mimesis Edizioni.






Il volume ricostruisce, tra le decine di scandali che vedono coinvolto negli ultimi anni il sistema bancario, uno di essi, quello relativo il Libor.  Libor, tasso interbancario di Londra,  è quello che, normalmente, abbiamo dovuto pagare per i nostri prestiti in banca e sul quale siamo stati truffati. Tutti. Capire questa storia vuoi dire capire che i mercati finanziari sono (in questo e altri casi) un inventario completo di quelle situazioni che vengono indicate come i "fallimenti del mercato": illegalità diffusa, uso privato di una funzione sociale, accordi truffaldini, deresponsabilizzazione, assunzione di rischi eccessivi. Uno scenario molto simile al "mondo di mezzo" che avvelena la politica. Ma assomiglia anche ad una fantasiosa sceneggiatura di un Wall Street movie, in cui yuppies d'assalto, spregiudicati CEO e tutto il chorus line, si accordano tra Londra, New York, Tokyo, Utrecht, Sydney, Francoforte, Singapore e Zurigo per truccare la partita. È un grano di rosario di illegalità e truffe perché le grandi banche sono allo stesso tempo too big to fail e too big to jail: troppo grandi per fallire e troppo potenti per essere perseguite.
Il libro di Mario Gregori ci riguarda per tre ragioni.
La prima è che il Libor (o tasso interbancario di Londra) è "il numero più importante della finanza mondiale": attorno ad esso girano operazioni per centinaia di milioni di milioni (si scrive 4 seguito da 00.000.000.000.000 di Euro). Esso tocca direttamente chi  è entrato in banca per un qualsiasi prestito e si è sentito ripetere: "le posso fare il Libor, più ....". La sua manipolazione ha alterato quanto ognuno di noi (e siamo milioni) è andato a pagare per il mutuo per la casa, o il prestito per l'acquisto dell'automobile o per ogni, pur piccola, operazione finanziaria.
La seconda è la facilità con cui tale tasso è stato manipolato: qualche decina di funzionari bancari in giro per il mondo è riuscito ad alterare il suo valore per anni.
La terza sono le sue dimensioni: è che uno scandalo ad impatto mondiale, in una girandola di accordi tra Londra e Tokio, Singapore ed Utrecht, New York e Bruxelles, di un mondo (quale quello della finanza globale) che non dorme mai. E, per tanti aspetti, sembra la sceneggiatura di un film hollywoodiano su Wall Street: yuppies  d'assalto, che vedono e truffano, banchieri senior, che non vedono e lucrano e tutto il coro della finanza globale, in cui molti sanno e tutti capiscono, perchè così va il mondo. Ma non è un racconto, è una realtà che ha fatto dire al Governatore delle banca centrale inglese che "ad essere marcia non è una qualche mela, ma l'intera cesta".

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