sabato 3 gennaio 2015

Gorizia, emergenza profughi: novità in seguito alle azioni dei volontari.

Don Paolo Zuttion incoraggia i  volontari che operano a Gorizia: qualcosa si muove finalmente.


di Martina Luciani

L'incontro dei volontari -  in campo ormai da molto tempo nell'assistenza e nel soccorso dei richiedenti asilo abbandonati nel gelido limbo dei giardini di Gorizia - con il prefetto Zappalorto non è stato inutile. E il servizio della Rai regionale sull'operato del manipolo di cittadini che, in vario modo, si sta sostituendo alla gestione delle responsabilità che leggi e trattati attribuiscono alle istituzioni dello Stato, ha dato un enorme aiuto agli stremati volontari.
" Grazie alla riunione in Prefettura - ci spiega don Paolo Zuttion, direttore della Caritas di Gorizia - e alle iniziative che hanno reso pubblica l'operazione di solidarietà in coro a Gorizia, l'assessore regionale Torrenti ha sollecitato il prefetto, mettendo in evidenza le difficoltà a reggere ancora e ancora una situazione difficilissima. In sostanza, lo stesso prefetto mi ha rassicurato sulla praticabilità di alcune prospettive di sistemazione dei richiedenti asilo in diverse località della provincia, alcune di immediata fattibilità. "
" L'invito del prefetto - aggiunge don Zuttion - è di tenere duro ancora per poco."
Certo: tener duro, queste sono le parole giuste. Perchè il peso anche della sola responsabilità è gravoso, pur tralasciando gli oneri della pratica gestione della somministrazione di cibo, indumenti, del soccorso medico e del reperimento di rifugi e sistemazioni varie.E' gravosa l'ostilità, la diffidenza, il silenzio della politica e delle istituzioni, la strumentalizzazione.
Udine e Trieste hanno aperto per fronteggiare l'emergenza, che sovrappone il grande freddo alla condizione disperata dei profughi senza un posto dove mangiare e dormire, due  palazzetti dello sport. Gorizia, come sappiamo, ha già dato, e quindi si sente esentata. Il problema che ci si ritrovi di fronte, oltre che alla mancata osservanza delle leggi in materia di richiesta d'asilo e di diritti umani, anche ad una vera e propria omissione di soccorso non è ancora stato preso in considerazione.
Don Zuttion ci ripete un concetto, che è di Sant'Agostino: " Amando il prossimo e prendendoti cura di lui tu cammini". Un'idea universale, trasversale. In verità l'unico modo che abbiamo per immaginare il progredire della civiltà umana è quello del "cammino", un viaggio collettivo che drammaticamente  si arresta, costringendo tutti nella più infida delle paludi, ogni qualvolta qualcuno ne resta escluso.

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