Chi vuole mettere il bavaglio alla libertà di stampa?
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"Il
direttore di Repubblica, Ezio Mauro, ha invitato il presidente Renzi ad
adoperarsi per affossare il testo di legge sulla diffamazione
attualmente alla Camera per la terza lettura. Il suo autorevole parere
si aggiunge alle proteste, legittime ed argomentate, già sollevare dalla
Fnsi, dall'Ordine dei giornalisti, dall'Unione dei cronisti e da tutte
le associazioni che hanno a cuore l'articolo 21 della Costituzione". Lo
scrivono in una nota Stefano Corradino e Giuseppe Giulietti, direttore e
portavoce di Articolo21. "La proposta, ulteriormente peggiorata nei
diversi passaggi parlamentari, continua a prevedere multe elevatissime,
modalità di rettifica inapplicabili, impossibili equiparazioni tra media
tradizionali e nuovi media e, soprattutto, non contiene alcun
deterrente per scoraggiare quei 'querelanti temerari’ che ormai usano la
querela come strumento di intimidazione sistematica e preventiva. In
queste condizioni non ha senso procedere alla approvazione del testo, se
non nella direzione di un accoglimento della richiesta, venuta per
altro dalle specifiche istituzioni europee, di procedere alla
abrogazione della pena del carcere". "L'associazione articolo 21,
infine - concludono Corradino e Giulietti - si adopererà per la
convocazione di una grande iniziativa nazionale capace di mettere
insieme quanti, in questi anni, al di là di ogni logica di parte o di
partito, hanno sempre contrastato ogni forma di legge bavaglio, di
qualsiasi natura e colore".
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