mercoledì 11 febbraio 2015

Voglia di trasparenza: quanto costa Iris che, di fatto, non fa più nulla?


Botta e risposta in Consiglio comunale tra il "Gruppo Gorizia è tua" e l'assessore Pettarin a proposito delle società partecipate.


A fine dicembre è stata presentata la sottoindicata interrogazione con oggetto: Trasparenza società partecipate. In sintesi, il gruppo consigliere aveva chiesto in che modo il Comune vigila sulle società partecipate, soprattutto in relazione al fatto che "Esaminando il  sito di Iris srl si deduce che, tale società, dopo aver ceduto i vari rami, sopravvive allo stato attuale solo al fine di gestire le attività residuali.
Non risulta, altresì, che  detta società  abbia  dipendenti. Risulta, pertanto, oltremodo strano che ne sia  indicata una sede, per cui ci si domanda se esista qualcuno che riceva la posta, risponda al telefono o alle mail. Sembra che sia ancora in carica un consiglio d’amministrazione che costa € 73.000 l’anno e un collegio dei revisori di cui non comprende né la composizione né il suo costo per i contribuenti. Sul sito non c’è nessuna informazione, neppure la pagina dedicata all’amministrazione trasparente. Di un membro del CdA manca addirittura il CV.
 E’ lecito chiedersi, dal punto di vista operativo, come agisca e gestisca le attività residuali : in prima persona? delegando compiti, affidando consulenze o incarichi etc.?
Sicuramente migliore, ma, per altro verso, insoddisfacente è la situazione di due altre società partecipate: Isa (Isontina Ambiente) e SDAG.
La prima ha dei costi ridotti per quanto riguarda la presidenza (pari a circa 1/3 di IRIS), ma presenta la peculiarità che alcune persone rivestono al contempo più ruoli: è straordinario  che un componente del collegio sindacale sia anche membro dell’organo di vigilanza e dell’Organismo indipendente di valutazione, assommando così compensi e controllando, di fatto, se stesso!!
Altro aspetto che suscita perplessità è che le consulenze e gli incarichi conferiti da ISA sono numerosi, riguardano tutti i settori, alcuni dei quali non molto specifici e per importi anche molto elevati: viene da chiedersi, politicamente, come mai l’azienda debba rivolgersi a soggetti esterni e non abbia propri dipendenti (tra i 64 in organico) in grado si svolgere tali attività.
Altra anomalia è che spesso tali incarichi siano conferiti a soggetti extra provinciali, se non addirittura extraregionali: forse Isa ritiene che sul nostro territorio non vi siano le competenze necessarie?
Un discorso diverso deve essere fatto per la SDAG:, di cui il nostro Comune è socio unico. Sul sito non è possibile trovare alcuna informazione. La pagina dedicata all’amministrazione trasparente è desolatamente “priva di contenuti”!!!
Si vede che le leggi dello Stato italiano non trovano applicazioni nei confronti di SDAG (forse l’ubicazione a cavallo del confine la rende ente extranazionale?). Dal sito del Comune si ricava l'esistenza del CDA con un costo annuale di  €40.000 l’anno, ma dal 27 maggio 2014, come da delibera Sindacale n. 4, essa risulta  gestita da un Amministratore Unico. Del collegio sindacale nessuna traccia né compenso!

Leggi la risposta  del Comune. 
Insoddisfatto, comunque, della risposta, il consigliere Michele Bressan si è soffermato sulle seguenti questioni, presentando in occasione dell'ultima seduta, un'ulteriore richiesta di chiarimenti:
Si sostiene che IRIS non svolge più attività di pubblica utilità: ma nel sito del Comune  è definita “holding di servizi pubblici locali”.
Ho dei dubbi che sia lecito per Iris considerarsi "sciolta" dall'obbligo della trasparenza come dice, soprattutto considerando che vive di soldi pubblici, mi risulta inoltre che una nostra concittadina si è rivolta, nel mese di settembre, con un quesito proprio su questi temi alla "Commissione per l'accesso ai documenti amministrativi" presso la Presidenza del Consiglio dei Ministri, che per il momento non le ha ancora risposto. In passato l'aveva fatto in forma cartacea e con copia al Comune, smentendo Iris a proposito di una mia affermazione (indagine TIA).
 Ho notato che IRIS ha prontamente applicato quanto da lei dichiarato. Infatti sul sito di Iris è scomparsa la pagina iniziale, che riportava le cariche sociali con i rispettivi compensi, ma senza i curricula.
 Politicamente viene da considerare quanto siano stati ligi. Non voglio pensare che si siano pentiti di essere stati un po’ trasparenti, ma io avevo già stampato la pagina e penso anche altri. 
Nella sua risposta si afferma che Iris avrebbe cominciato a non essere più "di pubblica utilità" dalla cessione del ramo energia - giugno 2011 (" Dall'avvenuta cessione del ramo energia (giugno 2011), Iris ha proseguito la sua attività (ormai non di pubblica utilità) al fine di portare a  termine le operazioni di natura strategica .......   ") pag. 1
Vorrei conoscere con esattezza quando è cominciata la fase di messa in liquidazione ed essere informato sul momento nel quale avrà termine. Un articolo sulla stampa locale parlava di “…messa in liquidazione della società con effetti dal prossimo 31 gennaio…” Si intendeva che quella fosse la  data della liquidazione o sono previste altre scadenze?
Vorrei conoscere i costi complessivi di questa liquidazione: l’ex Commissario governativo alla spending review Cottarelli affermava che la dilatazione del periodo di messa in liquidazione è una delle tecniche più comuni per far lievitare i costi delle partecipate, che ricordo sono coperti da soldi pubblici.
Le rammento che Iris continua a costare ai Goriziani: € 72.400 per tre amministratori, € 49.000 per il collegio sindacale e € 9.000 per l'organo di controllo in carica e nonostante ciò si riserva di ricorrere a consulenti per problemi della più varia natura “: giuridica/legale/fiscale/finanziaria/amministrativa/organizzativa/predisposizione di gare/realizzazione di operazioni straordinarie/gestione consigli di amministrazione e assemblee (!) rapporti con gli uffici preposti in caso di verifiche…” (come si legge a pag. 2 della sua risposta).
Vorrei sapere, inoltre, che cosa significa che Iris opera " ... attraverso un contratto di servizio contabile con Isontina Ambiente per la tenuta della contabilità e ogni aspetto contabile/fiscale di natura ordinaria " poiché Iris e Isontina Ambiente hanno entrambe un organo contabile, che costa rispettivamente € 9.000 e €12.000.
Vorrei conoscere se lei Assessore e il sindaco del Comune di Gorizia, che è proprietario per il 38, 13 % della società,   siete al corrente delle scelte di IRIS e se le condividete.
Per quanto riguarda la SDAG, ho potuto constatare che ci sono stati degli aggiornamenti. Il sito non è tutto “privo di contenuti” (com’era a dicembre 2014) :sono apparsi il CV dell’amministratore unico, copia dell’atto di nomina, le sue indennità, così come quelle del direttore generale e dell’OIV. Mi fa piacere, ma ricordo, come scritto anche sul sito, che la legge è entrata in vigore il 20/04/2013, ma siamo a febbraio del 2015, per cui meglio tardi che mai, e i due anni mancanti?!
Purtroppo rimangono ancora “prive di contenuti” parecchie sezioni (ad esempio quelle di Amministrazione di vertice, le posizioni organizzative). Politicamente mi sorge spontaneo pensare che la pagina "Trasparenza amministrativa" con i soli titoli, cui, poi, guarda caso sono seguiti gli aggiornamenti, sia stato veramente un escamotage per non dire un trucco, forse nella speranza che ci si accontentasse dei titoli!

Con rammarico ho constatato che non è stata data risposta alle domande sulle molte consulenze.
Resta il fatto che non essere trasparenti è mai indice di efficienza e ci sono i costi pagati direttamente dai cittadini: in alcuni settori, per esempio rifiuti, il costo delle eventuali inefficienze è pagato direttamente attraverso tariffe che coprono interamente i costi, come più volte ho denunciato in quest’aula.
Voglio citare, perché si addice agli argomenti che stiamo trattando, un passo del Messaggio al Parlamento del nostro nuovo presidente della Repubblica Sergio Mattarella il giorno del suo giuramento: “…Penso alla Pubblica Amministrazione che possiede competenze di valore ma che deve declinare i principi costituzionali, adeguandosi alle possibilità offerte dalle nuove tecnologie e alle sensibilità dei cittadini, che chiedono partecipazione, trasparenza, semplicità degli adempimenti, coerenza nelle decisioni…”.
Mi domando se il Comune di Gorizia e la sua Giunta si siano adeguati a questa richiesta.
Grazie.
 

 

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