martedì 10 febbraio 2015

Clausola valutativa su Rilanciaimpresa FVG approvata in consiglio regionale: chissà perchè il centro sinistra non la voleva.



Il Consiglio regionale ha approvato la “clausola valutativa” presentata da M5S. Serracchiani si infuria La nota del Movimento: «È uno strumento fondamentale per effettuare una valutazione seria delle politiche regionali».
 



Grazie a un emendamento presentato dai portavoce del MoVimento 5 Stelle in Consiglio regionale Bianchi, Dal Zovo, Frattolin, Sergo e Ussai e sottoscritto anche da Pustetto di Sel e da Piccin del Gruppo misto, il Consiglio regionale ha finalmente introdotto la “clausola valutativa” sui risultati ottenuti dalle misure contenute nel disegno di legge “RilancimpresaFvg”
«La maggioranza è andata sotto su questo provvedimento che non fa altro che seguire le indicazioni più volte avanzate dalla Corte dei conti - spiegano i portavoce M5S -. La clausola valutativa è uno strumento fondamentale per effettuare una valutazione seria delle politiche regionali e per verificare se e in quale misura l’intervento pubblico ha determinato i cambiamenti previsti. Uno strumento che va visto come un concreto supporto alle scelte future»
«Da adesso in poi il Consiglio regionale dovrà controllare l’attuazione della legge “RilancimpresaFvg” e valutare con attenzione i risultati ottenuti – aggiungono i consiglieri pentastellati -.
La giunta dovrà infatti presentare per il primo biennio di applicazione, una relazione annuale sullo stato degli adempimenti attuativi, sull’andamento degli impieghi finanziari e sul tiraggio degli interventi contributivi, dando conto del primo impatto delle politiche messe in campo ed evidenziando le eventuali criticità emerse».
«L’esecutivo regionale dovrà inoltre presentare una relazione triennale, entro il mese di febbraio dell’anno successivo al triennio di riferimento, che documenta con dati quantitativi e qualitativi i risultati ottenuti in termini di attrazione di nuovi investimenti nel territorio regionale. Dovranno essere specificati anche i risultati ottenuti nel campi dell’innovazione di processo e prodotto, dell’intensità della spesa per ricerca e sviluppo e della specializzazione produttiva da parte delle imprese. Allo stesso tempo dovranno essere specificati i livelli di salvaguardia dei posti di lavoro, di semplificazione delle regole e delle procedure e di certezza e di riduzione delle tempistiche dei procedimenti contributivi».
«Per fortuna la maggioranza di centro sinistra e la giunta Serracchiani, che hanno votato contro l’introduzione della “clausola valutativa”, sono uscite sconfitte da questa battaglia di civiltà. La domanda conclusiva, allora, non può che essere che questa – concludono -: perché questi politici hanno così tanta paura di essere valutati?».

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