Una donna è in carcere perchè ha svelato l'assassinio di innocenti. Aiutiamola perchè le siano assicurate condizioni più umane.
di Marilisa Bombi
Tra le centinaia di messaggi via sms, mail, wathapp,
facebook e via dicendo che in questi giorni si stanno accavallando agli auguri
di buone feste, ce n’è stato uno che mi ha commossa ed indotta quindi a
scrivere questo post, mentre attendo che il pane cucini nel forno.
Perché, per quanto mi riguarda, non ho mai ritenuto un
assioma il detto “tra il dire ed il fare c’è di mezzo il mare”. Insomma, se c’è
la possibilità di fare qualcosa di positivo, facciamolo e subito!
Ciò che ho fatto, stamattina, è stato di sottoscrivere la
petizione diretta al presidente Obama a favore di Chelsea Manning. Ma se tutti
sanno che il presidente Obama resterà in carica fino al prossimo 20 gennaio, e
che - grazie ad Oliver Stone - Edward Snowden, per ora vive in Russia, è vivo e sta bene, lo stesso non si
può dire di Chelsea Manning la cui storia non ha ancora avuto l’onore di un
film, così come è stato per Snowden e Assange, che si sono rivelati uomini caparbi
e talmente generosi da mettere a rischio la propria vita in nome della libertà
collettiva. Pochi - molto probabilmente – invece sono coloro i quali sanno chi
sia Chelsea Manning. E ciò è dovuto al fatto che molto spesso le azioni eroiche
vengono giudicate tali soltanto quando l’autonomia di giudizio di ciascuno non
è condizionata dagli interessi esterni. Perché l’azione eroica di Chelsea è
stata nascosta, per quanto possibile, messa a tacere ed anzi ritenuta un
crimine talmente grave da meritare una condanna a 35 anni di carcere. Ma EY
Harburg ha affermato che “Tutti gli eroi di domani sono gli eretici di oggi” e
adattandolo ai giorni nostri, non possiamo che ritenere eretico il critico, il
dissidente, il contestatore di una causa giusta. Quanti anni dovranno comunque
passare perché la denuncia di questo soldato coraggioso sia riconosciuto per
ciò che, difatto, è?
Oggi, Natale 2016, il mio pensiero di pace va a questa donna
coraggiosa e spero veramente che tanti altri firmino la petizione al presidente Obama perchè siano assicurate condizioni più umane per Chelsea, per quanto possa essere considerata tale la condizione
carcerraria. Clicca qui per firmare la petizione.
Grazie a chi lo farà.
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