Oltre all'indignazione per quanto avvenuto, bisogna attivare le funzioni connesse all'imprescindibile ruolo dell'essere "adulti democratici" e dare un senso a fatti incresciosi, come le affissioni del Blocco Studentesco ai Licei Classico, Scientifico, Sltaper e all'Ipsia: parliamone a scuola. Ce lo ricorda un'insegnante, Anna Di Gianantonio, Forum Gorizia, che scrive così.
" E' evidente che i manifesti devono essere rimossi, meno d'accordo sull'uso delle telecamere per scovare i colpevoli. Che senso ha reprimere? Farli diventare martiri per le proprie idee?
Io credo che il mondo della scuola e della politica si debba interrogare sul fatto che i fondamenti del fascismo, in primis il razzismo che ne costituisce la base teorica, debbano essere analizzati nelle scuole, debbano essere messi a tema, così come deve essere studiato maggiormanete il colonialismo e le sue tragiche conseguenze fuori dai confini dell'Occidente......Un fatto depracabile come i manifesti - conclude il post - può diventare oggetto di discussione. Nelle scuole molto spesso sono gli errori, le situazioni difficili e critiche a far crescere, se non tutti, almeno una buona parte dei giovani."
Tutto l'intervento di Anna Di Gianantonio sul blog del Forum Gorizia.
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