martedì 20 settembre 2016

Snodo ferroviario sul confine tra Gorizia e Nova Gorica: dopo l'articolo de Il Fatto Quotidiano, le precisazioni e gli aggiornamenti di Laura Fasiolo



Il Governo italiano considera strategica la funzionalità del collegamento ferroviario sul confine goriziano. La senatrice Fasiolo ( PD) ha intensificato le sollecitazioni nei confronti del Ministro e della Regione FVG.
Si chiede e precisa: "se per la progettualità sono stati investiti oltre 4 milioni di euro, mi chiedo come non sia stata parallelamente governata e sviluppata la fase del consenso e della collaborazione fattiva con la Slovenia.  Nelle sedi nazionali italiane la ricerca di una soluzione si è sviluppata  e sta procedendo".
La nota che ha inviato a Piazza Traunik.


 "Non sono sorpresa delle dichiarazioni rese al FattoQuotidiano dalla direttrice del Gect, a proposito della realizzazione delle infrastrutture necessarie al completamento e alla piena funzionalità del collegamento ferroviario tra Gorizia e Nova Gorica. Non si tratta di una novità, il problema è aperto, ma viene omesso, come è stato ampiamente pubblicizzato, che sulle opere necessarie allo snodo ferroviario da parte italiana si sta lavorando e che il lavoro condotto sinora, nelle sedi istituzionali, ha permesso di riconoscere a questo progetto strategico l'attenzione a livello nazionale che non aveva mai avuto prima.
Il primo risultato tangibile ottenuto a seguito del mio interessamento con il supporto dei colleghi della Commissione Trasporti, in particolare del senatore Margiotta, è stato l'inserimento del potenziamento del nodo  ferroviario di Gorizia, soprattutto il completamento del raccordo tra la rete ferroviaria italiana e quella slovena; questo punto è contenuto nel parere favorevole approvato dalla Commissione trasporti del Senato sullo "Schema di aggiornamento per l'anno 2015 del contratto di programma 2012-2016, parte investimenti tra il Ministero delle infrastrutture e dei trasporti e la società Rete Ferroviaria Italiana Spa".
In quella sede sono intervenuta per sensibilizzare e informare nei dettagli sulla mancata realizzazione dei collegamenti Est Ovest supportata con un’audizione a cui ha partecipato il responsabile trasporti del Gect ( Gruppo Europeo di Cooperazione Territoriale) , Alessandro Puhali ed  a cui la Direttrice Sodini è stata impossibilitata a partecipare.
Sono di questi giorni i miei incontri con il Ministro Del Rio e non solo, unitamente ad iniziative di interfaccia con la Regione FVG.
Si apre poi, con il retroporto SDAG, uno scenario molto diverso, che dovrebbe portare a un ripensamento complessivo del ruolo e della funzione non solo delle lunette, ma di tutto il complesso del sistema trasportistico e logistico, di stoccaggio, al  completamento del nodo intermodale, la cui realizzazione coinvolge direttamente la Sdag ( Società dell'Autoporto di Gorizia)
 Non è dunque e solo il tema di una o due lunette, è un "sistema " da riconvertire,  di cui le lunette sono un frammento, sfruttando in pieno le potenzialità delle aree retroportuali di Trieste e Monfalcone.
 Se per la progettualità sono stati investiti oltre 4 milioni di euro, mi chiedo come non sia stata parallelamente governata e sviluppata la fase del consenso e della collaborazione fattiva con la Slovenia.  Nelle sedi nazionali italiane la ricerca di una soluzione si è sviluppata  e sta procedendo. Devo purtroppo rilevare che si è perso molto tempo,  si sono levate troppe voci di lamentazione e scarse concrete azioni sinergiche. Siamo qua per fare sinergia tra le istituzioni per realizzare un risultato, quello possibile.

Laura Fasiolo



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