mercoledì 11 novembre 2015

La proposta di intervento di Medici Senza Frontiere a Gorizia attende ancora risposta. Che si fa, rinunciamo?



Ne avremmo assoluto bisogno, dell'intervento umanitario di Medici Senza Frontiere, pronti ad installare a Gorizia, con tutto il loro apparato logistico ed esperienza professionale, un campo di sostegno al transito dei profughi e per l'accoglienza temporanea di quanti si rivolgono alla Commissione territoriale di Gorizia per l'esame della richiesta d'asilo. Ma le risposte si fanno attendere al di là di ogni ragionevolezza.Vuoi vedere che se vanno?

di Martina Luciani
  Medici Senza Frontiere non resteranno per sempre nel torpido avamposto goriziano, dove l'unica effervescenza è quella prodotta da cavilli giuridici e da rancori  di parte ascrivibili alla peggior politica locale degli ultimi trent'anni. L'organizzazione internazionale, Premio Nobel per la Pace, ha infinite occasioni per operare in altre situazioni analoghe, presumibilmente con ben altra collaborazione da parte degli enti locali.  Stiamo per perdere una grande occasione: per un puntiglio politico che ha un che di senile tant'è autoreferenziale e scollegato dalla realtà, perchè proprio siamo incapaci di vergogna o perchè pensiamo che fra tre mesi andrà meglio? O perchè, visto che siamo tenacemente incapaci e de-costruttivi, non vogliamo stare a guardare quelli che invece capaci sono, eccome?

Nella nota di MSF di questa sera, 11 novembre, si legge: "Nelle ultime settimane, l’organizzazione medico-umanitaria Medici Senza Frontiere (MSF) ha proposto alla prefettura di Gorizia la creazione di un centro temporaneo di prima accoglienza, per garantire un adeguato supporto alle centinaia di richiedenti asilo che si trovano in città e hanno diritto ad un'accoglienza umana e dignitosa. Nonostante l’aumento degli arrivi e la necessità di fornire un rifugio a chi è costretto alla fuga, MSF è ancora in attesa di una risposta positiva per realizzare l’intervento.
La situazione a Gorizia nelle ultime settimane è peggiorata e il bisogno di offrire supporto a chi arriva è cresciuto. Davanti a questa emergenza, alla quale la Caritas sta cercando di dare una risposta nell’area della Madonnina, l’équipe di MSF ha fornito supporto logistico nell’implementazione di alcuni bagni chimici e nella distribuzione di kit di prima necessità, materassi e sacchi a pelo.

 “In queste ultime settimane abbiamo incontrato e proposto alla prefettura di Gorizia un intervento per migliorare l’accoglienza dei richiedenti asilo che dormono all’aperto, senza protezione” spiega il coordinatore di MSF a Gorizia Yannick Julliot. ”Siamo disponibili a supportare le autorità locali per accogliere queste persone con l’umanità e la dignità che meritano."


1 commento:

Anonimo ha detto...

Dove sono quelli della nota charity islamica che hanno visitato Gorizia? Gli adepti della setta islamica alla quale la charity appartiene, dal pakistan riciclano i proventi di traffico di droga e armi, convogliandoli in carità. La mente operativa si trova in Uk, dove il califfo supremo gestisce anche un canale Tv, erano in visita a gorizia no? Non a caso si fa avanti MSF, braccio operativo di intelligence.