martedì 16 giugno 2015

I diritti umani sono un valore imprescindibile anche a Gorizia




Si avvicina la Giornata Mondiale del Rifugiato 2015, con iniziative che andranno sotto il nome di “Altri sguardi” e che si terranno dal 18 al 26 giugno, in Regione ed anche a Gorizia.  Amnesty International sottolinea l’estrema serietà dell’emergenza globale legata ai rifugiati politici



di Tomaso Forzi
Co-fondatore dell'Associazione Gorizia Giovane


È ormai da quasi un anno che leggo, sia sulla pagina facebook del gruppo “SEI DI GORIZIA SE…” che su quelle di altri gruppi relativi a Gorizia (anche loro su facebook), parole dai toni incivili, barbari ed inaccettabili a riguardo dei tanti profughi che approdano in Europa e nella nostra città e che vengono regolarmente e violentemente definiti "invasori", "clandestini", "parassiti", "terroristi" o persino (!) "furbetti minorenni impegnati a concupire pedofili goriziani". Sempre secondo molti concittadini tali profughi sono meritevoli solo della morte, nelle fredde acque del Mediterraneo o durante le estenuanti migliaia di chilometri coperti a piedi per cercare di arrivare in Europa, scappando da fame, guerra e persecuzione.
Come si è tristemente visto negli ultimi giorni, secondo certi politici locali i profughi non sono neanche degni di una coperta per dormire in rifugi di fortuna all'adiaccio, mentre devono aspettare che la pratica per il loro asilo politico venga processata, come chiaramente definito dal diritto italiano ed europeo, nonché dalla Carta dei Diritti dell'Uomo dell'ONU e dall'analoga Carta ratificata dall'Unione Europea.
È ormai da mesi che non reagisco più a tali frequenti uscite razziste, xenofobe e nazionaliste, perché non ne posso più, soprattutto  per il livello così infimo e becero dei commenti e delle relative pseudo-argomentazioni, ma anche perché tali parole offendono vergognosamente la storia di emigrazione (per necessità sicuramente serie, anche se "solo" di natura economica, ma non certo per motivi comparabili a chi fugge da persecuzione o morte sicura, come per esempio accade oggi in Siria, Irak, Afganistan o Nigeria) dalle nostre terre, sia regionali che italiane, nel resto del mondo e quindi si commentano da sole. Interrompo il mio lungo silenzio solo per dire a tutte queste persone che Amnesty  International  ha appena pubblicato un report intitolato "THE GLOBAL REFUGEE CRISIS: A CONSPIRACY OF NEGLECT", scaricabile come PDF dalla pagina di Amnesty. Vi esorto a scaricarlo, a leggerlo con attenzione (si legge velocemente, sono in tutto meno di 40 pagine) e di rifletterci su. E poi magari vergognarvi, perché i diritti umani non dipendono dal colore della pelle, dall'etnia, dalla nazionalità, dalla religione o dal colore politico. Valgono comunque e sempre.

Nota: Questo è un contributo che è stato postato su facebook nel gruppo "SEI DI GORIZIA SE..." durante il tardo pomeriggio del 15.06.2015 e che è stato cancellato dalla moderazione del gruppo a neanche 10 minuti dalla sua pubblicazione.





5 commenti:

Anonimo ha detto...

Per fortuna è stato cancellato! Spero, che se questo tizio sia un attivista di AI venga di corsa radiato dal giro.
Ai non può tollerare persone supponente che si arrogano i, diritto di dire 'leggete e vergognatevi',
di mettersi al centro della attenzione io sono stufo bla bla bla. Ma chi si crede di essere questo qui?
Se è stufo se ne vada a lasci il suo posto ad altri più meritevoli, magari rifugiati.
Io ho ascoltato molto bene le parole del di responsabile AI Italia in una intervista. Non ha certo usato toni supponenti ed ha ricordato che in Libano ci sono ben 4 milioni di profughi ammassati, tra i quali vittime di tortura, vittime di stupri, molti dei quali bambini, e poi vedove con bambini, bambini piccolissimi orfani, e poi disabili e malati terminali.
Le categorie più deboli e disperate. Sono queste le persone in difficoltà, non certo i pakistani sgallettati con braccia, gambe e pancia a posto, che dormono nei prati in attesa del solito dell avvenire.
L intervista continua dicendo che è ora che paesi come Russia, Cina, (aggiungerei il ricchissimo Kazakstan) ed i paesi del golfo persico comincino a cooperare.

Questo è stato detto dal responsabili Italia di AI.
Quindi, rompa il suo prezioso silenzio per fare un tour di quei paesi e si renda utile.

gala ha detto...

Se si vuole citare Amnesty, caro anonimo, magari lo si faccia con cognizione di causa e ci si informi un po' meglio su come vanno le cose del mondo (anche se informarsi non basta: ci vuole, per capire le cose, anche quel sottile substrato di umanità che evidentemente manca a chi pretende di giudicare il prossimo solo perchè disteso su un prato).

Tanto per gradire:


https://www.amnesty.org/en/countries/asia-and-the-pacific/pakistan/

posto tranquillo questo Pakistan eh?

Anonimo ha detto...

Guardi, io vivo in una città di mare che si trova a 30 minuti di aereo da Karachi, dove ho anche viaggiato per lavoro. qui di tutti questi presunti profughi non ce ne sono. Ci sono in compenso circa mezzo milione di pakistani residenti che lavorano.
A Gorizia donne e bambini non ne avete. Qui per fortuna ci sono anche quelli, dato che una parte della popolazione locale e autoctona è di origine Balushi e parte delle famiglie risiede li.
Il Pakistan è una nazione artificiale, costola dell India. Pakistan in lingua farsi e urdu vuol dire terra dei puri, s' intende islamici puri. Ecco il problema.
Lei pensi a quei 4 milioni di disperati, di malati terminali, di bimbi orfani, di vittime di tortura e di stupri di guerra, che sono ammassati in Libano e Giordania, e si attivi con la sua associazione per ospitare qualcuno concretamente a Gorizia.

gala ha detto...

In quale maniera il Suo commento sarebbe pertinente col link che Le ho linkato? (ammesso che abbia fatto lo sforzo di aprirlo)

Anonimo ha detto...

guardi, non siamo mica a scuoletta sa...
Si faccia la sua tesina sul web e resti pure li a fare il pasionario da tastiera.