mercoledì 19 marzo 2014

In visita al carcere di via Barzellini

Più luci che ombre a Gorizia

Come era stato preannunciato nei giorni scorsi, oggi, mercoledì 19 marzo 2014, una delegazione dell’ associazione radicale “Trasparenza è partecipazione” di Gorizia, ha effettuato una visita ispettiva all’interno della Casa circondariale di via Barzellini. La delegazione, accolta dal Comandante della Polizia penitenziaria Bracaglia, ha avuto modo di visitare l’intera struttura, dalla cucina e lavanderia sino alle celle ed agli spazi preposti alle attività alternative.
“Ringraziando ancora una volta il comandante Bracaglia e tutti gli agenti della Polizia penitenziaria che si occupano del carcere di Gorizia”, ha commentato Michele Migliori, segretario dell’associazione “Trasparenza è partecipazione” – “crediamo che le istituzioni dovrebbero porre maggiore interesse nei confronti delle tematiche legate alla Casa circondariale cittadina”. “Infatti” – prosegue il responsabile dei radicali goriziani – “il numero esiguo di agenti ed i lavori di manutenzione che colpiscono da anni la maggior parte della struttura carceraria, rendono di fatto impossibile la gestione dei detenuti, che comunque rispetto a molte altre realtà italiane risulta positiva”. “Essendo quello isontino un carcere di transizione, basta l’arrivo di 6 o 7 detenuti nell’arco di una giornata a rendere impossibile il collocamento di questi nelle celle, costringendo il personale penitenziario a trovare locali alternativi e non idonei per la loro sistemazione”. In ogni caso il giudizio è stato positivo. "Rimaniamo soddisfatti delle attività organizzate per la popolazione reclusa, la quale ha a disposizione un corso di lingua italiana ed inglese, di educazione civica e di arte. Inoltre ci rassicura la presenza costante di due infermiere, le quali coprono gli orari sia diurni che notturni, e la convenzione con un medico generico ed un odontoiatra, che possono contare su macchinari all’avanguardia e locali all'altezza”. “Tuttavia” – conclude Michele Migliori – “se il provvedimento dell’avenisse finalmente votato dal Parlamento, non riscontreremmo più alcuna problematica di sovraffollamento ed anche presso il carcere di Gorizia riscontreremmo meno negatività”.



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