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Ancora molto molto poche le firme depositate all'Ufficio elettorale di Gorizia al disegno di legge di iniziativa popolare sui beni comuni, elaborazione che parte dal lavoro compiuto dalla Commissione Rodotà. Per fortuna, i termini per la chiusura della raccolta firme sono stati prorogati al 10 agosto: quindi, coraggio, riflettete sul tema e se condividete andate a firmare!
di Martina Luciani
Parliamo molto spesso di beni comuni, soprattutto chi ne percepisce d'istinto il valore di qualcosa di immenso e collettivo che stiamo distruggendo senza freni e senza responsabilità: così spesso che ormai non ci peritiamo più di spiegare che cosa siano.
Ridiscutere del tema è pertanto cosa buona e giusta, a partire dalla definizione contenuta nell'art.3 del disegno di legge di iniziativa popolare: sono beni comuni quelli che "esprimono utilità funzionali all’esercizio dei diritti fondamentali nonché al libero sviluppo della persona”, che “devono essere tutelati e salvaguardati dall’ordinamento giuridico anche a beneficio delle generazioni future”. Precisazione ulteriore della norma: l'aria è un bene comune. Anche le sorgenti. Anche le foreste....
Sul disegno di legge specifico, è stato scritto molto, ma evidentemente non a sufficienza per sensibilizzare questa comunità; oppure, quanto basta perchè i goriziani non ritengano la proposta di legge meritevole del sostegno popolare.
Il disegno di legge infatti è stato criticato, da autorevoli giuristi e con dovizia di argomentazioni ( qui un'ampia disamina di Paolo Maddalena per il quale il dl è infarcito di errori, tra cui il considerare lo Stato come una “Persona giuridica pubblica” e non come una “Comunità politica” - cioè una “Repubblica democratica fondata sul lavoro”, nella quale la “sovranità” spetta al Popolo - e non prevedere “partecipazione” popolare alla “gestione” dei beni comuni ). Certamente il testo ha elementi che richiedono discussione e approfondita taratura degli obiettivi e degli strumenti individuati per raggiungerli. Ma se non si comincia, nemmeno in ipotesi si arriva da qualche parte.E poi, se aspettiamo che sul tema si muovano i governi o riescano a farlo i parlamentari, campa cavallo che l'erba cresce.
Suggerisco una lettura on line, ad esempio su https://www.mountainwilderness.it/editoriale/i-beni-comuni-e-la-proposta-di-legge-di-iniziativa-popolarebozza-automatica/ , o su http://www.salviamoilpaesaggio.it/blog/2019/04/ugo-mattei-risponde-ai-nostri-dubbi-collegati-alla-proposta-di-legge-sui-beni-comuni/.
Sul portale di Generazioni Future è illustrata anche la Cooperativa di mutuo soccorso intergenerazionale ad azionariato diffuso “Delfino”, meccanismo di aggregazione sociale che tramite la partecipazione dei cittadini punta a cambiare le sorti della politica e dell’umanità, a partire da quelle nazionali.
L'Ufficio elettorale del Comune di Gorizia è aperto dalle 9.30 alle 12.00 da lunedì a venerdì,
dalle 16.00 alle 17.00 i lunedì e mercoledì.
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