In Friuli Venezia Giulia, iniziative di questo tipo non se ne sono ancora viste ed è un peccato. Perchè proprio in questa regione i danni causati dall'azzardo disponibile oltreconfine sono ormai da anni che si fanno sentire.
Fare fronte comune contro il dilagare della ludopatia e far
tesoro delle buone pratiche messe in campo dai territori, prima che sia troppo
tardi. Con questi obiettivi i sindaci dei Comuni di Vicenza, Bassano del
Grappa, Lonigo, Schio e Thiene hanno sottoscritto una lettera congiunta
nella quale chiedono al presidente del consiglio Matteo Renzi e ai ministri che
il decreto che dovrebbe regolamentare a breve il mondo delle sale giochi tenga
conto dei passi avanti fatti in questi anni dalle amministrazioni locali per
contrastare il devastante fenomeno del gioco d'azzardo patologico.
Non solo: i cinque sindaci hanno annunciato anche
l'imminente emanazione di ordinanze che, alla luce di dati sociosanitari sempre
più allarmanti, regolamenteranno in modo molto restrittivo gli orari di
apertura delle sale giochi del territorio di ciascuno, sulla falsariga di
quella voluta dal Comune di Padova, e peraltro già in vigore a Bassano, e
tuttora operativa senza che il TAR abbia accordato sospensive agli operatori che
l'hanno immediatamente contestata.
“In vista di un decreto che dovrebbe regolamentare in modo
unitario il fenomeno – ha detto il sindaco Achille Variati – ci è sembrato
doveroso che i nostri Comuni, da tempo impegnati in molteplici azioni di
prevenzione coordinate da Caritas Diocesana e attivi sul fronte della tutela
della popolazione più sensibile, ad esempio con i divieti all'apertura di nuove
sale vicino a scuole e luoghi di ritrovo dei giovani, chiedessero pubblicamente
al Governo di tener conto del lavoro fin qui svolto. E ci è sembrato
altrettanto importante condividere contemporaneamente un'ordinanza che
limitasse pesantemente gli orari di apertura delle sale giochi e di utilizzo
delle slot machine, con particolare attenzione alle fasce orarie pomeridiane
tendenzialmente appetibili ai più giovani”.
Le ordinanze fisseranno gli orari di apertura delle sale
giochi e di funzionamento delle slot machine installate in altri esercizi com tabaccherie,
ricevitorie, bar, dalle 10 alle 13 e dalle 17 alle 22 di tutti i giorni. Per i
trasgressori saranno previste sanzioni dai 25 ai 500 euro. In caso di gravità o
recidiva, cioè dopo 2 violazioni in un anno, sarà possibile imporre la
sospensione dell'attività da 1 a 7 giorni.
Alla firma della lettera era presente anche Stefano Osti, di
Caritas Diocesana, che ha ricordato il progetto di prevenzione “Mettiamoci in
gioco per il nostro futuro”, in cui le cinque amministrazioni comunali sono
coinvolte assieme alle Ulss del territorio, cooperative sociali, mondo della
scuola e istituti di credito cooperativo.
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