lunedì 13 aprile 2015

Una goriziana di talento sulle pagine della rivista nazionale CASA facile: Emanuela Mainardis




Il numero di aprile del periodico Mondadori dedica un bel servizio alla titolare di Alchimia d'interni e al suo talento per la progettazione e l’arredamento di interni.



di Martina Luciani


Emanuela Mainardis  - curiosa, visionaria, coraggiosa – è colei che ci fa sostare, irresistibilmente attratti da mille cose fascinose, davanti alle vetrine  di Alchimia d’interni, il suo negozio di Corso Italia. La sua lunga esperienza di creativa e arredatrice e imprenditrice ( sempre attenta a scovare novità  e a proporre prima ancora che più facilmente assecondare gli orientamenti del gusto e del mercato) hanno avuto in questi giorni un lusinghiero riconoscimento.
Si parla di lei e di Gorizia sulla rivista Mondadori “ CASA  facile”, nel numero di aprile ( particolarmente ricco vista la concomitanza con il Salone del mobile di Milano) che racconta della sua originalissima interpretazione nell’interpretare e arredare un appartamento in una casa d’epoca: dedicato ad un uomo, single, viaggiatore e appassionato di cucina.

Da concittadini ci fa enormemente piacere il suo personale successo, e come sempre in questi casi  permettiamo di sentirci un pochino coinvolti dall’attenzione che è stata riservata alla sua capacità e originalità. Anche perché, di questi tempi, i riflettori nazionali si sono accesi per illuminare aspetti difficili e controversi della vita cittadina, quali le problematiche relative all’immigrazione e ai richiedenti asilo.
“ Una vita da dandy” intitola il pezzo di Grazia Caruso, e sottotitola: “A Gorizia, le stanze di una dimora d’epoca riscrivono i codici dell’home styling. Giocando a citare Magritte e Lord Brummel” ( che sarebbe, per i profani, il più citato, storico e internazionale esempio di dandy ).
Tra le didascalie: “ L’atmosfera che si respira in soggiorno ricorda i vecchi circoli della caccia inglesi…cuoio invecchiato, legno, grandi ritratti. Ma l’estro e l’ironia di Emanuela e del padrone di casa evitano un tragico effetto fotocopia. Qui l’anima c’è, e si avverte.”
Incondizionato  l’applauso per i lampadari bombetta, realizzati dalla stessa Emanuela, alla scelta di riempire le pareti di quadri alternati a cornici vuote, alla grande immagine fotografica di Orkin diventata testiera per il letto, al soffitto mansardato dipinto a larghe strisce bianche e grigie, al vecchio e massiccio tavolo da cucina in legno abbinato alle sedie in alluminio. Tuttavia, da bibliomane quale sono  un appunto ad Emanuela lo devo proprio fare: non esiste libro antico che meriti di essere sacrificato per diventare una base per lampada. Pur con il bellissimo e appropriato paralume di lino. Di editoria contemporanea spazzatura ne esiste tanta, usiamo quella!

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