8 aprile, libreria Voltapagina, alle 21: il gruppo di lettura goriziano si confronta su un titolo della scrittrice Irina Nemirosky.
"Immagina una pagina", questa sera, alle 21, nella libreria Voltapagina invita ad un ballo.
Il libro prescelto per il mensile confronto tra gli appassionati bibliofili del gruppo di lettura è infatti "Il ballo" di Irene ( o meglio Irina) Nemirovsky. Ebrea russa di origini francesi, esiliata da San Pietroburgo, durante la rivoluzione bolscevica, a Parigi, con la sua famiglia, non riuscì, nonostante la fama letteraria e l'ottima posizione sociale e persino la conversione al cattolicesimo, ad ottenere la cittadinanza e nemmeno a scampare la sorte del campo di concentramento. Grandissimo personaggio della letteratura francese e vittima dello sterminio nazista - morì a 39 anni ad Auschwitz, nel 1942 - Nemirosky è stata definita come esempio di "ebreo che odia se stesso", riflessa nei numerosi personaggi ebraici della sua scrittura Ma anche questa definizione, nella sfida intellettuale che ci impone per cercare di comprenderla, è probabilmente insufficiente a farci entrare " into her shoes": i contesti storici, culturali, artistici e politici dell'Europa d'inizio 900 manifestarono nelle esperienze degli individui e delle comunità complessità e contraddizioni inaudite, tali che forse fu inevitabile nascesse la psicoanalisi.
Dal 2005 la Adelphi ha pubblicato una quindicina di suoi titoli, arrivando quasi ad un milione di copie. Alle sue opere - dell'ultima, Suite francese" attendiamo l'adattamento cinematografico - si aggiunge la biografia, recentemente riedita.
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